
Rathaus
Rathaus
““Libertatem quam peperere maiores digne studeat servare posteritas”. Questa scritta in latino all’ingresso del Municipio (Rathaus) di Amburgo – che tradotta significa più o meno “i posteri abbiano cura di conservare degnamente la libertà che gli antenati partorirono” – spiega meglio di tante parole lo spirito della città. Sia dal punto di vista storico, richiamando la grandeur cittadina ai tempi della Lega anseatica; sia con riferimento al presente con l’invito a manutenere quanto realizzato nel corso dei secoli. Un impegno tenuto in gran conto dagli abitanti di Amburgo, tant’è vero che proprio il Municipio è stato ricostruito due volte a costo di enormi sacrifici: una prima volta sul finire dell’Ottocento (1886-1897) per rimediare ai danni provocati da un incendio divampato anni prima (1842); la seconda, dopo i bombardamenti inglesi del 1943 di cui parleremo un po’ più approfonditamente nel prossimo punto. La facciata, imponente, è lunga ben 111 metri ed è sormontata da una torre che di metri, invece, ne misura 112, mentre sono 436 gli scalini per salire in cima. All’interno le stanze sono 647, solo una parte delle quali visitabili nell’ambito dei tour in tedesco, francese e inglese effettuati giornalmente. Anche solo l’esterno, però, coi 20 imperatori tedeschi raffigurati sulla facciata, il mosaico della dea Hannona sopra il balcone centrale e la già richiamata torre, valgono senza dubbio la visita. Da non perdere!