Piazza della Loggia a Brescia

Piazza della Loggia a Brescia

Fondata nel XV secolo, Piazza della Loggia è un magnifico esempio di architettura rinascimentale-veneziana, a testimonianza del profondo legame storico tra Brescia e la Serenissima. Sul lato occidentale troneggia il maestoso Palazzo della Loggia, con la sua facciata in pregiato marmo di Botticino (vd. foto). Alla base, tre grandi arcate introducono il portico, sotto il quale trovano posto due eleganti fontane, anch’esse scolpite nello stesso marmo. Oggi il Palazzo è sede della Giunta comunale, ma è visitabile in occasione di eventi e aperture straordinarie, offrendo uno sguardo esclusivo sul cuore amministrativo della città. Sul lato opposto della piazza si erge la Torre dell’Orologio, un altro capolavoro risalente al 1546. Il suo orologio astronomico è famoso soprattutto per i due automi in rame, Tone e Batista, noti ai bresciani come i “macc de le ure” (i “matti delle ore”), che scandiscono il tempo battendo le ore con un martello su una campana in bronzo. Questo spettacolo richiama l’attenzione di passanti e turisti, rendendolo uno degli elementi più iconici della piazza. Ma Piazza della Loggia non è solo bellezza artistica: è anche un luogo di memoria. Sul lato meridionale si trova la stele commemorativa della strage del 28 maggio 1974, tragico episodio del terrorismo neofascista che segnò gli anni di piombo e lasciò una ferita indelebile nella storia di Brescia e d’Italia. Un altro punto di interesse è il Monumento alla Bell’Italia, opera dello scultore Giovanni Battista Lombardi, realizzata nel 1864 e donata alla città dal Re Vittorio Emanuele II. La statua celebra l’unità nazionale, rendendo omaggio alle città che ne furono protagoniste. Oltre al suo straordinario valore storico e culturale, Piazza della Loggia è oggi un vivace luogo di incontro, animato dai numerosi bar, ristoranti e locali che ne costeggiano i portici. E per chi volesse proseguire l’itinerario, a pochi passi si trovano altre due piazze iconiche della città: Piazza Paolo VI e Piazza Vittoria, tappe imperdibili per immergersi nella storia e nella bellezza di Brescia.

Castello di Brescia

Castello di Brescia

Arroccato sul Colle Cidneo, il Castello di Brescia rappresenta un luogo ricco di storia e di stratificazioni culturali. I reperti più antichi rinvenuti sulla sommità risalgono all’età del ferro, ma fu con gli insediamenti celtici dei Liguri e dei Cenomani che la zona acquisì una posizione strategica. Durante il periodo romano, il colle ospitò edifici religiosi e difensivi, successivamente trasformati dai Longobardi in una vera e propria fortificazione. Nel basso Medioevo, il castello si ampliò notevolmente, assumendo la sua forma attuale con l’aggiunta di torri e mura sotto il dominio dei Visconti e, successivamente, dei Veneziani. I Francesi e poi ancora i Veneziani vi lasciarono ulteriori segni, fino al periodo asburgico, quando il castello divenne una base militare. Dopo l’Unità d’Italia, perse progressivamente la sua funzione difensiva. Il castello fu anche protagonista di momenti simbolici della storia cittadina: durante le Dieci Giornate di Brescia (1849), divenne un emblema della resistenza della città agli Austriaci, valendole il titolo di Leonessa d’Italia. Al contrario, tra il 1943 e il 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzato dai repubblichini di Salò e dai nazisti come carcere militare, aggiungendo un capitolo doloroso alla sua lunga storia. Oggi il Castello ospita i Musei del Risorgimento e delle Armi Luigi Marzoli, oltre a spazi dedicati a eventi e mostre temporanee. È una meta molto amata per la sua passeggiata panoramica, che regala viste mozzafiato sulla città, e per i suoi ampi spazi, spesso animati da famiglie, turisti e attività culturali. Da non perdere!

Parco Archeologico di Brescia

Parco Archeologico di Brescia

Insieme al complesso museale di Santa Giulia, di cui abbiamo appena parlato, il Parco Archeologico di Brescia Romana è sotto tutela UNESCO dal 2011. Non a caso, nel 2023 è stato inaugurato il Corridoio UNESCO, una passeggiata monumentale di circa un chilometro che collega i due siti, offrendo ai visitatori un percorso pedonale che va – come abbiamo visto -, dall’età romana fino al Rinascimento. Tornando al Parco Archeologico, ci troviamo di fronte a uno dei siti romani più rilevanti e meglio conservati del Nord Italia. Le testimonianze presenti sono straordinarie: primo fra tutti il Capitolium (73 d.C.), dedicato al culto della “Triade Capitolina” – Giove, Giunone e Minerva; il Santuario Repubblicano, formato da quattro ampie aule affiancate, ciascuna con ingresso indipendente; e il Teatro Romano, risalente all’età augustea (fine I secolo a.C. – I secolo d.C.). Un’esperienza imperdibile per gli amanti di storia e archeologia, che permette di immergersi nella grandezza dell’Impero Romano e di esplorare i profondi legami tra passato e presente nella città di Brescia.

Museo di Santa Giulia a Brescia

Museo di Santa Giulia a Brescia

Situato nell’antico complesso monastico longobardo di Brescia, il Museo di Santa Giulia offre un affascinante viaggio attraverso la storia, ospitando migliaia di reperti che abbracciano un arco temporale che va dall’età romana fino al Rinascimento. Questo straordinario sito è parte integrante del patrimonio UNESCO “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”, testimonianza della valenza politica e culturale del complesso. Tra le attrazioni principali spicca la Basilica di San Salvatore (753 d.C.) raro esempio di architettura religiosa longobarda; il Coro delle Monache (XV secolo) destinato alle suore benedettine al fine di cosentirne la partecipazione in clausura (dunque senza essere viste) alle liturgie; e l’Oratorio romanico di Santa Maria in Solario (XII secolo), dove è custodita la celebre Croce del Desiderio, crocifisso in lamina d’oro e gemme, simbolo di fede e regalità. A completare l’esperienza, le Domus dell’Ortaglia, case patrizie romane rinvenute nell’area, con mosaici pavimentali e dettagli decorativi del tutto simili a quelli di Pompei evocanti lo splendore delle abitazioni di epoca imperiale. Insomma, una visita al Museo di Santa Giulia non è solo un’immersione nella storia, ma un’occasione unica per scoprire la ricchezza culturale, artistica e spirituale di Brescia. Da vedere! Per maggiori informazioni: Museo di Santa Giulia.

Occhio alle trappole per turisti

Occhio alle trappole per turisti

Il tema delle “trappole per turisti” è un argomento ricorrente nei nostri articoli, e riguarda quei ristoranti, bar e locali in cui la probabilità di rimanere delusi è più alta, sia per la qualità di cibo e bevande sia per il rapporto qualità-prezzo. Come in molte altre città, anche a Spalato conviene prestare particolare attenzione ai locali situati nel centro storico. Questo non significa, però, doverli evitare a priori. È preferibile invece consultare recensioni aggiornate o, ancora meglio, affidarsi ai consigli di qualcuno del posto, purché privo di interessi personali.

I dintorni di Spalato

I dintorni di Spalato

Nei dintorni di Spalato si trovano località di notevole interesse storico e culturale. A circa 30 minuti si trova Trogir, anticamente nota come Traù e dal 1997 tutelata dall’Unesco per il suo centro storico medievale straordinariamente conservato. Al centro della città si apre Piazza Giovanni Paolo II, dominata dalla splendida Cattedrale di San Lorenzo, capolavoro romanico-gotico. Le strette vie cittadine, costellate di negozi, conducono verso le vicine spiagge, creando un’atmosfera affascinante e rilassante. A circa 15 km da Spalato si erge la Fortezza di Klis, antico avamposto strategico che per secoli ha protetto la regione da numerosi invasori. Oggi la fortezza è famosa anche come set della serie Game of Thrones, attirando numerosi fan da tutto il mondo. Infine, poco fuori Spalato, sorgono i resti dell’antica Salona, città natale dell’imperatore Diocleziano, di cui rimangono importanti testimonianze archeologiche, tra cui templi, mura e un anfiteatro, che riflettono l’importanza e la grandezza di quella che fu la capitale romana della Dalmazia.

Museo del Trono di Spade di Spalato

Museo del Trono di Spade di Spalato

Per comprendere appieno l’impatto turistico di Game of Thrones (GOT), basta considerare un dato significativo: i luoghi scelti come set per la serie hanno registrato un aumento di visitatori, o meglio di “cineviaggiatori“, fino al 40%. Parliamo di Paesi come Spagna, Marocco, Islanda, Irlanda e Croazia. In quest’ultima, Dubrovnik e Spalato sono le città che hanno tratto maggior vantaggio da questa affluenza accresciuta. A Spalato, il Museo del Trono di Spade sorge a pochi passi dal Palazzo di Diocleziano, quindi nel cuore del centro storico. Il museo, con i suoi 300 mq, è suddiviso in sale tematiche che ospitano riproduzioni fedeli di elmi, spade, costumi e altri oggetti di scena indossati dagli attori o integrati nelle scenografie della serie. Un’esperienza davvero imperdibile per gli appassionati!

Grotta Azzurra di Busi

Grotta Azzurra di Busi

Distante circa 70 km da Spalato, nell’arcipelago di Vis, la Grotta Azzurra (Modra špilja) di Biševo (Busi) è una delle meraviglie naturali più affascinanti della Croazia. Scoperta nel 1884, è divenuta rapidamente una rinomata meta turistica grazie ai suoi straordinari effetti di luce, simili a quelli della celebre Grotta Azzurra di Capri. C’è addirittura chi sostiene che il turismo sulle coste della Dalmazia sia coinciso fondamentalmente con la sua scoperta. Quanto al colore blu intenso delle acque è dovuto alla luce solare che entra da un’apertura sottomarina e si riflette sul fondale sabbioso, creando un suggestivo effetto di rifrazione che tinge l’ambiente di azzurro e argento. L’isola di Biševo, tutelata dall’UNESCO, ospita anche un’altra grotta famosa: la Grotta della Foca Monaca (Medvidina špilja), antica dimora della foca monaca mediterranea, una specie oggi rara e protetta. A completare il fascino dell’isola sono le sue spiagge incontaminate, perfette per chi desidera esplorare un ambiente naturale ancora selvaggio. Accessibile solo via mare, la Grotta Azzurra ha due ingressi – uno naturale e uno artificiale – e può essere visitata esclusivamente a bordo di piccole imbarcazioni autorizzate, con accessi regolamentati per preservare la delicatezza dell’ecosistema locale.

Le spiagge di Spalato

Le spiagge di Spalato

Oltre alle già menzionate Kašjuni e Bene (vd. punto 5), meritano attenzione anche le spiagge di Kaštelet e Bačvice. Come le prime due, anche Kaštelet è raggiungibile dal monte Marjan, mentre Bačvice, ampia e a pochi passi dal centro, è senza dubbio la spiaggia più famosa e frequentata di Spalato. Non a caso viene spesso paragonata alla celebre Copacabana di Rio de Janeiro, e non solo per la sua importanza storica, ma anche per il ruolo centrale che lo sport riveste qui. A Bačvice si praticano beach soccer, beach volley e, soprattutto, picigin, un gioco tradizionale che si svolge sulla riva – dove il fondale è sabbioso e poco profondo – con una pallina di gomma, scambiata tra i giocatori con colpi di mano. Altre spiagge degne di nota sono Ovcice, Firule e Znjan, che offrono un ambiente più rilassato e tranquillo, senza rinunciare ai comfort tipici di una località balneare. In breve, pur non essendo immediatamente riconosciuta come meta balneare, Spalato vanta una grande varietà di spiagge, sia di sabbia sia di ciottoli, e soprattutto un mare cristallino. Tutto da scoprire!

I mercati di Spalato

I mercati di Spalato

Per immergersi pienamente nella cultura locale e cogliere l’essenza dello stile di vita spalatino, una visita ai due principali mercati cittadini è imprescindibile: quello del pesce e quello di frutta e verdura. Il primo, noto come Peškarija, si trova a pochi passi dal centro, in via Marmont, così chiamata in onore dell’ex governatore della Dalmazia, il generale August Marmont, che agli inizi dell’Ottocento, durante il periodo napoleonico, promosse numerose opere pubbliche in questa zona. Alla Peškarija, l’offerta è straordinariamente ricca: dentici, spigole, orate, aragoste, molluschi… una varietà che riflette la forte identità mediterranea di Spalato, almeno sul piano gastronomico. Anche l’architettura della Peškarija merita attenzione: l’edificio, infatti, risale agli inizi del Novecento ed è un esempio di stile secessionista, movimento artistico nato in Austria e Germania in opposizione al classicismo. Il mercato di frutta e verdura, o Pazar, si trova invece appena fuori le mura del Palazzo di Diocleziano, lungo la strada che conduce alla stazione ferroviaria e al terminal dei bus. Qui, oltre a frutta e verdura di stagione, si trovano spezie, formaggi, miele e fiori, un vero punto di riferimento per i cittadini di Spalato e un luogo imperdibile per i visitatori interessati ad approfondire il genius loci della città. Spalato, infatti, è un crocevia unico di influenze mediterranee, slave e austro-ungariche, che si intrecciano armoniosamente in un unico contesto culturale.

Parco Marjan a Spalato

Parco Marjan a Spalato

Il Parco Marjan è il cuore verde di Spalato, una vera oasi naturale situata a ovest del centro storico, affacciata sul mare Adriatico e facilmente raggiungibile. Fondato nel 1852 su iniziativa degli abitanti di Spalato, questo spazio naturale nacque come polmone verde dedicato soprattutto alla comunità locale e, naturalmente, aperto anche ai visitatori. Gli accessi principali al parco sono ben collegati alle vie del centro e si possono raggiungere con una breve passeggiata dal celebre Palazzo di Diocleziano. Da qui, una rete di sentieri parte in diverse direzioni, snodandosi attraverso il bosco e offrendo percorsi per tutte le età e abilità fisiche. Pini marittimi, ulivi e cipressi arricchiscono il parco con una biodiversità straordinaria: è un rifugio naturale per la fauna locale e un’oasi per chi cerca un contatto autentico con la natura. Marjan è anche un paradiso per gli amanti dello sport all’aperto: i suoi sentieri sono ideali per jogging, running, ciclismo e trekking, con percorsi adatti sia ai principianti che agli atleti più esperti. Tra i tesori del parco spiccano le chiese medievali di San Nicola e San Girolamo, piccoli capolavori di architettura romanica incastonati nel verde. Costruiti in pietra bianca locale e decorati con motivi semplici ma eleganti, questi edifici rappresentano un raro esempio di architettura religiosa e testimoniano il profondo legame spirituale della regione. Uno degli aspetti più spettacolari del Parco Marjan sono i suoi punti panoramici, che regalano viste mozzafiato su Spalato, sull’Adriatico e sulle isole di Brač, Hvar e Šolta. Salendo fino alla celebre terrazza panoramica in cima alla collina, uno dei luoghi più fotografati della città, si può ammirare una veduta completa del centro storico e del lungomare. Altri punti di osservazione, più tranquilli ma altrettanto affascinanti, si trovano lungo i diversi percorsi del parco. Il Marjan offre anche un accesso privilegiato ad alcune delle spiagge più belle della città, come Kašjuni e Bene, facilmente raggiungibili dai sentieri del parco. Con le loro acque cristalline e tranquille, queste spiagge sono perfette per una nuotata rigenerante o per esplorare i fondali facendo snorkeling. In sintesi, il Parco Marjan è molto più di un semplice parco urbano: è un luogo dove natura, storia e attività all’aria aperta si fondono, offrendo ai visitatori un’esperienza unica nel cuore di Spalato. Da non perdere!

Museo Archeologico di Spalato

Museo Archeologico di Spalato

Nella primavera del 1818, l’imperatore austriaco Francesco I e la consorte Carolina Augusta visitarono la Croazia, entrata a far parte dell’impero austro-ungarico dopo il Congresso di Vienna e la caduta del dominio napoleonico in Europa. Durante il loro viaggio, i sovrani rimasero profondamente colpiti dal Palazzo di Diocleziano a Spalato, in particolare dal Peristilio, la storica piazza del complesso, oltre che dai preziosi reperti conservati nel Palazzo Arcivescovile e dai resti archeologici della vicina Salona. Fu questa visita a ispirare, due anni dopo, la fondazione del Museo Archeologico di Spalato. Il decreto istitutivo del museo, emanato nel 1820 dal Regno di Dalmazia con sede a Zara, rifletteva l’autonomia concessa alla Dalmazia, pur rimanendo parte dell’Impero. Oggi, il Museo Archeologico di Spalato, il più antico della Croazia, ha evoluto notevolmente i propri spazi e collezioni, ospitando reperti e manufatti che spaziano dalla Preistoria all’Alto Medioevo, con un ricco focus sulle vestigia greche e romane. Con un unico biglietto d’ingresso, oltre alla visita al museo è possibile esplorare anche gli scavi archeologici di Salona e dell’isola di Lissa, rendendo l’esperienza un imperdibile viaggio nella storia antica della regione. Da non perdere!

Riva, il lungomare di Spalato

Riva, il lungomare di Spalato

La processione di San Doimo (7 maggio) è solo uno dei tanti eventi che animano la Riva, l’iconico lungomare di Spalato, vero cuore pulsante della città. Qui si celebrano anche le vittorie dell’Hajduk, la squadra di calcio locale amata dagli spalatini, e si tengono manifestazioni ed eventi politici di rilevanza sia municipale sia nazionale. La Riva non è solo un simbolo di identità e tradizione, ma anche un centro vitale di attività commerciali e sociali: il lungomare è costellato da una serie di bar e ristoranti dove ci si può fermare per un caffè, pranzare, gustare un aperitivo al tramonto o cenare con vista sul mare. Oltre alle sue vivaci attività, la Riva affascina anche per la sua estetica. Costeggiata da alte palme che donano freschezza e un’atmosfera quasi tropicale, è un esempio perfetto di equilibrio tra storia e modernità. Nonostante le ristrutturazioni e gli aggiornamenti inevitabili nel tempo, il lungomare ha mantenuto gran parte del disegno originale risalente agli inizi dell’800, durante l’occupazione napoleonica. Insomma, un luogo da non perdere per chi visita Spalato, dove ogni dettaglio racconta una storia e ogni angolo è perfetto per una passeggiata indimenticabile.

Cattedrale di San Doimo a Spalato

Cattedrale di San Doimo a Spalato

L’aspetto più affascinante della Cattedrale di Spalato è la sua dimensione di “nemesi storica“. L’edificio sorge infatti dove un tempo si trovava il mausoleo dell’imperatore Diocleziano, uno dei più feroci persecutori dei cristiani. In quest’ottica, rappresenta un contrappasso evidente tra il patrimonio pagano dell’antichità – visibile, ad esempio, nei ritratti ancora presenti di Diocleziano e della moglie Prisca – e l’eredità del Medioevo cristiano. La cattedrale offre innumerevoli punti di interesse. Tra questi, i due altari principali che custodiscono le reliquie dei martiri San Doimo e Sant’Anastasio; i battenti della chiesa, decorati con scene del Vangelo; la maestosa cupola; la torre campanaria alta 57 metri, da cui si può ammirare uno splendido skyline di Spalato, e il vicino Tempio di Giove celebre per il portale d’ingresso e il soffitto a volta. Immancabile, inoltre, la tradizionale processione di San Doimo, patrono della città, che attira fedeli da ogni angolo di Spalato e dei dintorni. Da non perdere!

Palazzo di Diocleziano a Spalato

Palazzo di Diocleziano a Spalato

Costruito tra il 295 e il 305 d.C., il Palazzo di Diocleziano a Spalato rappresenta una straordinaria fusione tra una villa imperiale e un accampamento militare romano (castrum). Dopo aver abdicato, l’imperatore Diocleziano scelse di ritirarsi in questa maestosa residenza, principalmente per due motivi: la vicinanza alla sua terra natale, Salona, e la presenza di benefiche sorgenti termali nella zona. Il complesso è organizzato con rigore urbanistico lungo due assi principali: il cardo, disposto in direzione nord-sud, e il decumano, orientato est-ovest. La struttura era suddivisa in aree funzionali: la parte meridionale, più elegante, era destinata agli appartamenti dell’imperatore, mentre la sezione settentrionale ospitava i militari e la coorte imperiale. L’accesso al palazzo avveniva attraverso quattro porte principali, ciascuna con un nome simbolico: Porta Aurea a nord, Porta Argentea a est, Porta Ferrea a ovest e Porta Bronzea a sud. Alle porte si aggiungevano torri difensive, quadrate e angolari, che rafforzavano la struttura per fini militari. Nel corso dei secoli, il palazzo ha subito riusi e modifiche, che, se da un lato hanno alterato la planimetria originaria, dall’altro ne hanno pur sempre garantito la conservazione. Si tratta senza dubbio di un capolavoro dell’architettura tardo-imperiale, in cui si fondono elementi conservatori della tradizione romana e influenze orientali. Grazie alla sua duplice funzione, difensiva e abitativa, il palazzo può essere considerato un precursore dei castelli medievali. Tra i monumenti attualmente ospitati al suo interno – va ricordato che il Palazzo di Diocleziano è una vera e propria città nella città (nella foto il Peristilio) – emerge la Cattedrale di San Doimo, della quale parleremo più approfonditamente nel prossimo punto.