La Casa-Grotta di Vico Solitario è il compendio perfetto dello stile di vita dei braccianti e dei pastori che vivevano nei Sassi. Un unico ambiente, solo in parte scavato, abitato da nuclei familiari anche di 10 persone, più naturalmente il mulo e le galline. Il primo serviva a raggiungere i campi; le galline, invece, a fare le uova che, insieme ai legumi, garantivano il giusto apporto proteico a una dieta poverissima di carne, perlomeno rispetto agli standard attuali. Al centro la tavola per mangiare, mentre lateralmente c’era il letto con un grande materasso imbottito di granturco. Poco più in là una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana e un’altra cavità che fungeva da alloggio per il mulo (le galline, invece, stavano sotto il letto). Queste, su per giù, le condizioni di vita di migliaia di materani fino alla fine degli anni ’50 del secolo scorso, quando finalmente ci si rese conto della necessità di affrancare il popolo da un simile contesto. Uno stile di vita di cui, però, mezzo secolo dopo, viene rivalutata la frugalità rispetto alle esagerazioni della moderna civiltà dei consumi. Questo, nella stragragrande maggioranza dei casi, è l’effetto che fa ai turisti la visita di questa abitazione di Sasso Caveoso, poco distante dalla chiesa rupestre di San Pietro. La Casa Grotta è aperta tutto l’anno, comprese le domeniche e i giorni festivi. Orario continuato dalle ore 9:30 fino alle 20.30. Il biglietto costa 3,00 €uro.