MMK – Museum für Moderne Kunst

MMK - Museum für Moderne Kunst

In precedenza abbiamo dato indicazione di visitare almeno lo Städel, soprattutto se il soggiorno è breve. Se invece il tempo a disposizione è un po’ di più, val la pena vedere anche il Museo di Arte Contemporanea (Museum für Moderne Kunst) che gli abitanti di Francoforte hanno affettuosamente ribattezzato “Tortenstück” (trad. “Fetta di torta”) per la sua caratteristica forma triangolare. Inaugurato nel 1991, l’MMK ha impiegato pochissimi anni a ritagliarsi uno spazio importante tra i musei di arte contemporanea a livello europeo, trasformandosi in un punto di riferimento essenziale per la città di Francoforte. 5000 le opere presenti per un arco temporale che va dagli anni ’60 del secolo scorso ai giorni nostri. Ovviamente non mancano mostre temporanee che, oltre a essere ospitate nella struttura principale, vengono sovente presentate in altri due spazi museali (MMK2 e MMK3) resi disponibili dai generosi lasciti delle società finanziarie presenti in città. Quanto all’MMK1 quel che colpisce di più è il rapporto dialettico tra l’opera e lo spazio che la ospita. Non solo, perché oltre che con le opere, le stanze, una quarantina in tutto, sono anche in relazione tra di loro. Contano le proporzioni diverse e i differenti giochi di luce tra un ambiente e l’altro. Insomma il Museum für Moderne Kunst è una bellissima realtà culturale a metà tra architettura e arte, e se ce n’è la possibilità, merita assolutamente una visita.
Per gli orari di apertura vedi le tabelle:

MMK1 / MMK3
Giorni Orari
Lun chiuso
Mar 10:00
18:00
Mer 10:00
20:00
Gio-Dom 10:00
18:00
MMK2
Giorni Orari
Lun chiuso
Mar 11:00
18:00
Mer 11:00
20:00
Gio-Dom 11:00
18:00

Maggiori informazioni sul sito ufficiale: mmk-frankfurt.de (disponibile la versione in inglese).

Museo Städel

Museo Städel

Se il tempo a disposizione è poco e ci si trova nella condizione di dover scegliere quale tra i tanti musei di Francoforte visitare la risposta è senza dubbio lo Städel Museum. Fondato nel 1815 dal banchiere Johan Friedrich Städel, questo museo offre una panoramica completa di 700 anni di storia dell’arte europea. 3000 dipinti, 600 sculture, migliaia di fotografie, disegni e opere grafiche che abbracciano un arco temporale che va dal Medioevo all’arte contemporanea con artisti del calibro di Botticelli, Rembrandt, Verneer, Monet, Beckmann, Renoir, Manet, Picasso ecc. A fianco la permanente, vengono periodicamente organizzate mostre temporanee col meglio dell’arte tedesca ed europea in circolazione. Insomma, lo Städel Museum è davvero una tappa imperdibile di una visita a Francoforte.
Per gli orari di apertura vedi la tabella:

Giorni Orari
Lun chiuso
Mar – Mer 10:00
18:00
Gio – Ven 10:00
21:00
Sab – Dom 10:00
18:00

Per maggiori informazioni sui prezzi e le modalità di visita consultare il sito ufficiale: www.staedelmuseum.de (disponibile versione in inglese).

Paulskirche

Paulskirche

Ci sono edifici che fanno la storia di una città e altri, invece, la storia di un’intera nazione. La chiesa sconsacrata di San Paolo a Francoforte fa parte di questa seconda categoria. Al suo interno, infatti, si riunì per un anno – dal maggio 1848 al maggio 1849 – il primo Parlamento della Germania unita, incaricato di dare una Costituzione liberale al paese. Prima di quest’evento, la chiesa di San Paolo, al centro dell’omonima piazza (Paulsplatz), osservava la liturgia protestante e nel 1852, quattro anni dopo l’esperienza parlamentare, riprese a farlo. La seconda guerra mondiale, però, cambiò nuovamente le cose. Il centro storico di Francoforte ne uscì fortemente danneggiato e quando venne il momento di ristrutturare la Paulskirche venne ritenuto più conveniente farne un monumento alla democrazia sulla scorta delle vicende che l’avevano vista protagonista il secolo precedente. Le discussioni del Parlamento di Francoforte, infatti, riguardarono soprattutto i principi generali e i diritti umani fondamentali di cui avrebbe dovuto dotarsi l’allora nascente Stato tedesco. Dunque, il 1848 fu un anno di forte tensione ideale che si è provato a recuperare facendo della chiesa la sede di eventi culturali di livello internazionale come il premio letterario dedicato a Goethe che viene assegnato ogni tre anni. Orari di apertura tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00. Ingresso libero.

Kaiserdom

Kaiserdom

Pur essendo “solo” una Collegiata, nella considerazione degli abitanti di Francoforte la Chiesa di San Bartolomeo viene considerata alla stregua di una Cattedrale. Il motivo è che all’interno di quest’edificio sacro, poco distante da piazza Römerberg, furono incoronati 10 imperatori germanici del Sacro Romano Impero. La circostanza spiega anche la forma sui generis della chiesa che si presenta con 3 navate molto corte a vantaggio del transetto che invece risulta ampio. Il motivo è facilmente intuibile: il transetto doveva ospitare tutti i rappresentanti ufficiali autorizzati ad assistere alla cerimonia di incoronazione. Per il resto, la Kaiserdom ha mantenuto intatta nei secoli l’originaria impronta gotica. Originaria, poiché nel 1867 un violento incendio devastò gran parte della chiesa che, va detto, venne celermente ristrutturata. Allo stesso modo, i violenti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale compromisero seriamente la struttura ma, pure in questo caso, la ricostruzione fu veloce e, quel che è più importante, in linea con l’impronta gotica iniziale. Insomma, la fedeltà ai simboli cittadini è uno degli aspetti più significativi del genius loci di Francoforte. Un aspetto che oltre a fare la differenza dal punto di vista storico-culturale, è anche alla base delle fortune turistiche della città. Da vedere!
Per maggiori informazioni sulla Kaiserdom visita il sito ufficiale: www.dom-frankfurt.de

Goethehaus

Goethehaus

Tra i tanti “primati” di Francoforte c’è anche quello di essere la città natale di Johann Wolfgang von Goethe, uno dei maggiori esponenti della letteratura mondiale, di gran lunga il più grande scrittore tedesco di tutti i tempi. Goethe nacque alle ore 12 del 28 agosto 1749 al civico 23 di Großer Hirschgraben. Una casa borghese, su tre livelli, in cui lo scrittore visse insieme ai genitori e alla sorella Cornelia. In realtà quella che ammiriamo oggi è una ricostruzione dell’abitazione della famiglia Goethe, poiché la casa originale (che la madre dello scrittore aveva peraltro venduto nel 1795) venne distrutta dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma, come detto a proposito del Römer, gli abitanti di Francoforte hanno un legame speciale coi propri simboli e perciò terminata la guerra si provvide immediatamente a ristrutturare la casa-museo.
Per gli orari di apertura della Goethehaus vedi la tabella.

Giorni Orari
Lun – Sab 10:00
18:00
Dom – Fes 10:00
17:30

Per maggiori informazioni sulla storia, i prezzi e le modalità di visita consultare il sito ufficiale: www.goethehaus-frankfurt.de (disponibile la versione in inglese).

Römerberg

Römerberg

Römerberg è la piazza principale di Francoforte, nonché punto di partenza ideale per una visita in città. La piazza è circondata da caratteristici palazzi con travature in legno costruiti tra XV e XVII secolo. Tra questi il più bello e famoso di tutti è senza dubbio Rathaus, il municipio cittadino. Rathaus, o Römer, come viene più comunemente chiamato dagli abitanti di Francoforte che intrattengono con quest’edificio (in realtà il Municipio ha inglobato anche i palazzi adiacenti) un rapporto assai stretto, ben al di là degli aspetti amministrativi. Il motivo è che nella sala principale del palazzo avvenivano i conciliaboli e i banchetti da cui scaturiva la nomina dell’Imperatore del Sacro Romano Impero. Non a caso, la Kaisersaal (trad. “Sala degli Imperatori”) coi ritratti dei 52 imperatori del Sacro Romano Impero è il punto forte della visita del Römer. All’esterno, invece, spicca la Fontana della Giustizia. La scultura – Gerechtigkeitsbrunnen, in tedesco – si trova al centro della piazza e doveva sovrintendere simbolicamente alle attività dei mercanti che di sotto scambiavano le loro merci. Da vedere!

Non limitarsi ai soliti giri

Non limitarsi ai soliti giri

Quelle fin qui elencate sono solo alcune delle principali attrazioni turistiche di Londra. Per intenderci, quelle in cui troverai altri migliaia di turisti come te. Ora il consiglio non è di non visitarle, altrimenti sarebbe paradossale averne scritto. Semplicemente, in vacanza è giusto anche improvvisare: girare in una traversa, entrare in un negozio, dirigersi verso quella piazza mossi nient’altro che dalla curiosità. A Londra bisogna assolutamente fare così. Del resto, è una città con così tanti stimoli che verrà normale seguire anche un po’ l’istinto.

Attenzione ai borseggiatori

Attenzione ai borseggiatori

Valgono le avvertenze “classiche” di tutte le grandi metropoli: non girare con molti contanti; non tenere il portafogli in bella vista; non lasciare la borsa incustodita; evitare di indossare gioielli, collane, orologi, bracciali di grande valore; non girare soli di notte ecc. Per il resto, niente paura: Londra è una città sicura, ovviamente come può esserlo una metropoli di oltre 8 milioni di abitanti.

Non violare le regole di convivenza civile

Non violare le regole di convivenza civile

Occupare le scale mobili sulla sinista, sporcare, parlare ad alta voce, non rispettare la fila, servirsi dei mezzi pubblici senza biglietto… sono tutte cose che i londinesi notano e non apprezzano per niente. Il rispetto delle regole di convivenza civile è fondamentale da queste parti. In realtà lo è dappertutto ma qui, all’occorrenza, sono molto meno indulgenti rispetto ai paesi mediterranei. Avvertiti.

Hyde Park

Hyde Park

Il verde pubblico a Londra è dappertutto. Da un punto di vista storico, il merito è della Casa Reale che ha sempre utilizzato questi enormi spazi verdi non solo come riserva privata di caccia, ma anche per duelli, esecuzioni e gare a cavallo. Una circostanza, questa, che ha costretto gli immobiliaristi a dirigere altrove i propri appetiti consentendo di converso alla città di mantenere un equilibrio tutto sommato accettabile tra espansione urbanistica e aree verdi. I parchi reali di Londra sono 9 (Hyde Park, Kensington Garden, St James’s Park, Regent’s Park, Greenwich Park, Battersea Park, Hampstead Heath, Richmond Park, Kew Gardens) e meritano tutti di esser visitati per la grande versatilità paesaggistico-ambientale. Tuttavia, se i tempi a disposizione sono ristretti, consigliamo la visita di Hyde Park. Per due motivi: la facile accessibilità, sia a piedi che coi mezzi pubblici, e lo Speaker’s Corner, l’angolo del parco destinato ai comizi. Speaker’s Corner si trova nella parte nord-orientale di Hyde Park, poco distante da un’altra grande attrazione cittadina come Marble Arch, l’arco di trionfo di Londra, ed è l’unico spazio in tutta la città in cui è possibile tenere un comizio pubblico senza la preventiva autorizzazione della polizia. Una tradizione assai antica di cui si servirono tra gli altri anche Marx e Lenin. Da fare anche il giro in barca sul Serpentine Lake, il lago a forma di elle che divide Hyde Park dai Giardini di Kensington.
Per maggiori informazioni sul parco visita il sito ufficiale: www.royalparks.org.uk/parks/hyde-park.

London Eye

London Eye

A meno che non soffriate di vertigini, il giro sulla London Eye, fino a qualche anno fa la ruota panoramica più grande del mondo (superata da quella di Las Vegas), è una delle cose assolutamente da fare una volta a Londra. Inizialmente (2000) la struttura aveva un permesso temporaneo di cinque anni dopodiché avrebbe dovuto traslocare altrove. E invece il successo riscosso ha fatto sì che il permesso divenisse permanente con grande soddisfazione dei turisti, che specie sul far della sera amano salire a bordo di una delle capsule (max. 25 persone) della ruota. London Eye è aperta tutti i giorni eccetto il 25 dicembre e le due settimane di manutenzione ordinaria, generalmente nel mese di gennaio. In ogni caso, sia per l’acquisto del ticket che per gli orari di apertura (che variano a seconda del periodo dell’anno) consultare il sito: www.londoneye.com.

Torre di Londra

Torre di Londra

Residenza reale, prigione, zecca di Stato, cassaforte dei gioielli della Corona, arsenale: in quasi mille anni di storia, la Torre di Londra ha avuto diverse funzioni ma un unico denominatore: l’inespugnabilità. Per questo motivo è una tappa obbligata di una visita a Londra, poiché rappresenta un compendio perfetto della sua storia. Tra le mura di questa fortezza sul Tamigi sono state imprigionate Anna Bolena, Maria Stuarda, Lady Jane Grey e i due figli adolescenti di Enrico IV, questi ultimi addirittura rinchiusi per mano dello zio Riccardo III. Dunque storie di congiure, intrighi di potere, vendette trasversali che nella maggior parte dei casi hanno segnato la storia d’Europa nei secoli a venire. A condurvi alla scoperta della Torre di Londra e i suoi segreti sono i Yeoman Warders, il distaccamento delle Guardie Reali Inglesi che ancora oggi vestono le uniformi della dinastia Tudor. Yeoman Warders, conosciuti anche come Beefeater (trad. “Mangiatori di manzo”), probabilmente a mo’ di sfottò per il fatto di esser considerati i guardiani del buffet del sovrano. Le guardie, con le loro uniformi del XVI secolo, non sono l’unico elemento folcloristico della visita. Anche i corvi imperiali che volano nel perimetro della fortezza hanno il loro fascino storico. Si racconta, infatti, che Carlo II d’Inghilterra fosse convinto che la scomparsa dei volatili avrebbe rappresentato un presagio di sventura per la Casa Reale. Fu disposto perciò di tarparne le ali in modo da impedire il volo per lunghi tragitti. Una pratica che va avanti ancora oggi con tanto di addestratore (Ravenmaster), acquartierato presso la Wakefield Tower, una delle 20 torri della fortezza. La più importante, sia sotto il profilo storico che turistico, resta però la White Tower, la cui edificazione risale al 1066 per mano di Guglielmo Il Conquistatore.
Per gli orari di apertura della London Tower vedi la tabella:

Giorni Orari
Mar – Sab 09:00
16:30
Dom – Lun 10:00
16:30

Per maggiori informazioni sulla storia, i prezzi e le modalità di visita consultare il sito ufficiale: www.hrp.org.uk

Tower Bridge

Tower Bridge

Un’altra tappa imperdibile di una vacanza a Londra è sicuramente Tower Bridge, il ponte levatoio che dal 1886 unisce la sponda nord e la sponda sud del Tamigi. Per 90 anni, fino al 1976, ad alzare il ponte ha provveduto un ingegnoso motore a vapore oggi esposto presso la Tower Bridge Exhibition, lo spazio museale che raccoglie la storia della struttura e da cui si scorge una magnifica vista del fiume, della città, del ponte e delle sue due torri. Vista che – come già ricordato a proposito della London Eye – sul far della sera diventa addirittura maestosa regalando suggestioni che meritano di essere immortalate. Tower Bridge Exhibition è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:30 da Aprile a Settembre e dalle 09:30 alle 17:00 da Ottobre a Marzo. Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale: www.towerbridge.org.uk (disponibile la versione in italiano).

Cattedrale di St. Paul

Cattedrale di St. Paul

Tra le tappe obbligate di una vacanza a Londra va sicuramente annoverata anche la Cattedrale di St. Paul, capolavoro dell’architetto Christopher Wren che alla sua realizzazione dedicò oltre 40 anni della propria vita, dal 1666 al 1708. Wren è sepolto nella Cattedrale insieme a personalità del calibro di Winston Churchill, Lawrence d’Arabia, Orazio Nelson e il Duca di Wellington, quest’ultimo artefice della vittoria contro Napoleone a Waterloo. Solo che, a differenza di queste grandi figure, la tomba di Wren è più piccola. La modestia, però, non c’entra niente. Wren riteneva, non senza ragione, che il suo monumento funebre coincidesse con l’intera chiesa. Chiesa in cui a spiccare per imponenza è soprattutto la cupola, che poi è anche il pezzo forte della visita. Per raggiungere la sommità della Cattedrale di St. Paul bisogna prima percorrere i 259 scalini della “Whispering Gallery“; poi altri 119 della “Stone Gallery”; e infine i 150 scalini della “Gold Gallery”. Tre gallerie, una più bella dell’altra, anche se il particolare turisticamente più sfizioso, e che immancabilmente attrae la curiosità dei visitatori, si trova nella “”Whispering Gallery” (trad. “Galleria dei sospiri”), così chiamata perché basta sospirare qualcosa contro la parete per sentirne l’eco a più di 30 metri di distanza. Per maggiori informazioni sugli orari di apertura, i prezzi e le modalità di visita consultare il sito ufficiale: www.stpauls.co.uk.

British Museum

British Museum

Con oltre 5 milioni di visitatori l’anno il British Museum è di gran lunga la principale meta turistica di Londra. La storia di questo museo risale alla metà del ‘700 quando il medico naturalista Sir Hans Sloane cedette alla corona britannica, in cambio di 20000 sterline, la sua collezione di vegetali e altri reperti. Nacque così nel 1759 il British Museum che nel corso del XIX e XX secolo è andato sempre più ampliandosi fino a raggiungere dimensioni tali (oltre 4 km di gallerie) da richiedere almeno mezza giornata per una visita appena esaustiva. Reperti celtici, egizi, greci, romani, sezioni etnografiche dedicate all’Asia e all’Africa, milioni di stampe e disegni antichi: una ricchezza che indubbiamente è stato possibile accumulare anche in virtù del passato coloniale britannico. Ne è testimonianza il contenzioso con la Grecia sui marmi trafugati a inizio ‘800 sul Partenone di Atene da Lord Elgin (Thomas Bruce, conte di Elgin) forte di un controverso accordo con l’Impero Ottomano. Assolutamente da vedere la Great Court, sala centrale del museo costruita dove un tempo si trovava la Biblioteca Reale. Progettata nel 2000 dall’archistar Norman Foster, la Great Court è la più grande piazza coperta di tutta Europa e, ça va sans dire, a spiccare di più è proprio la cupola formata da più di 1500 pannelli di vetro ognuno di forma diversa. Dettaglio affatto secondario, la Great Court ospita lo scrittoio sul quale Karl Marx lavorò al monumentale “Das Kapital”, saggio che più di ogni altro ha cambiato il corso della storia nel XX secolo.
Per gli orari di apertura (GRATIS) del British Museum vedi la tabella:

Giorni Orari
Lun – Gio 10:00
17:30
Ven 10:00
20:30
Sab – Dom 10:00
17:30

Maggiori informazioni sul sito ufficiale: www.britishmuseum.org.