Novigrad

Novigrad

Una trentina di chilometri più a sud di Piran c’è Novigrad (o Cittanova) località costiera dell’Istria croata. Sono poco più di 4000 i residenti della cittadina che però durante la stagione estiva vede crescere notevolmente il numero di presenze. Merito del turismo che dagli anni ’70 in poi si è progressivamente imposto come attività prevalente scalzando la pesca sin lì principale fonte di reddito. Il passaggio da un’economia di sussistenza e piccolo commercio a un’altra legata ai servizi ha avuto le sue conseguenze dal punto di vista urbanistico. Novigrad, infatti, – ma il discorso può essere esteso a tutta l’Istria costiera – , si presenta con un mix perfettamente riuscito tra architettura antica e infrastrutture turistiche. Chi vuol approfondire la prima non deve far altro che visitare il centro storico della città. Conservata benissimo, la parte vecchia di Novigrad reca molte tracce della secolare dominazione veneziana. Da vedere, il campanile e la Chiesa di San Pelagio. Quest’ultima è una basilica a tre navate in stile romanico e, assieme alle mura medievali, contribuisce moltissimo al fascino della località. Poco distante da Novigrad merita una visita anche Umag (o Umago), mentre se ci si muove in vacanza con figli al seguito vale la pena far tappa al Parco Acquatico Istralandia distante appena 7 chilometri in direzione Verteneglio. Da non perdere!

Piran

Piran

A una cinquantina di chilometri dalle Grotte di San Canziano (meno di 40 da Trieste) c’è Piran, la città più bella della costa slovena. Di Piran (o Pirano) colpisce soprattutto l’aspetto architettonico: vicoli stretti e case abbarbicate le une sulle altre svelano chiaramente la secolare influenza veneziana sul territorio. Da vedere il campanile e la chiesa di San Giorgio. In particolare dalla cima del primo si scorge una vista meravigliosa sul golfo cittadino. Suggestiva anche la piazza intitolata al violinista Giuseppe Tartini, come pure merita una visita la cittadina di Portoroz (Portorose) distante appena 4 chilometri. Sia Piran che Portoroz sono mete particolarmente ricercate, specie durante il periodo estivo. In verità Portoroz lo è anche d’inverno dal momento che vi sono diversi casinò. Da vedere!

Grotte di San Canziano

Grotte di San Canziano

Le Grotte di San Canziano (o Grotte di Škocjan) sono uno dei fiori all’occhiello dell’Istria slovena. Ne abbiamo già parlato nell’articolo su Trieste, suggerendo di visitare questo mondo sotterraneo da anni sotto tutela Unesco. Quello Unesco, tra l’altro, non è l’unico riconoscimento: le Grotte di Škocjan (nella foto, la ressa all’ingresso), infatti, fanno parte del network europeo “Natura 2000” la cui mission è la preservazione di ecosistemi unici ma nondimeno fragili e perciò bisognosi di attenzioni costanti. Per questo motivo, le grotte fanno parte di un Parco Regionale in cui è compreso anche il paese omonimo di Škocjan e le due cittadine di Betanja e Matavun. Per maggiori informazioni sulla storia e gli aspetti naturalistici di questo luogo unico al mondo visita il sito: www.park-skocjanske-jame.si (disponibile la versione in italiano).

Nydri

Nydri

Come detto già in apertura, Nydri è una delle località più note e frequentate di Lefkáda. I chilometri dal capoluogo sono 17, facilmente percorribili lungo la dorsale orientale dell’isola. La località, seppur da anni votata al turismo, reca ancora molte tracce del passato marinaro. Oggi, però, sono soprattutto barche a vela e yacht a fare la spola con l’attrezzato porto cittadino. Porto da cui salpano anche i traghetti alla volta di Itaca e Cefalonia, nonché le escursioni via mare per Meganissi,Sparti e Skorpios, le tre isolette che amministrativamente dipendono da Leucade. Delle tre, Skorpios è la più famosa essendo stata per anni di proprietà dell’armatore greco Aristotele Onassis. Da qualche anno, però, l’isola è passata in mani russe, preservando la sua fama di inaccessibile luogo di élite. Da vedere, poco distante da Nydri, l'”Early Bronze Age Tumuli”, una necropoli dell’età del bronzo con ben 33 tombe. Sempre a Nydri, infine, meritano una visita le cascate in fondo la gola di Dimosari (vedi foto). Da vedere!

Festival del Folclore

Festival del Folclore

Oltre a essere una rinomata località balneare, Leucade è stata tra le prime isole greche a puntare sugli eventi di qualità come volano per lo sviluppo. Uno in particolare è quello che ha dato fama e visiibilità al territorio: stiamo parlando del rinomatissimo Festival del Folclore che, dal 1962, si svolge ogni anno l’ultima settimana di agosto (da domenica a domenica). Vi partecipano gruppi folcloristici provenienti da ogni angolo del globo. Per una settimana sfilano per le strade di Leucade gruppi vietnamiti, compagini africane, europee e ovviamente, provenienti da altre parti della Grecia. Canti, balli e musica a volontà per esaltare il valore unificante dell’arte che, per definizione, non conosce confini e si esprime con un linguaggio universale. Insomma, un festival della fratellanza e della solidarietà che reca beneficio anche dal punto di vista turistico, richiamando sull’isola una miriadi di turisti, anche questi provenienti da ogni parte del mondo. Da vedere!

Ligia

Ligia

In apertura abbiamo fatto riferimento alla possibilità, per chi decide di regalarsi una vacanza a Leucade, di soggiornare (relativamente) lontano dai centri più turistici senza per questo privarsi del bagno di folla serale. Ligia è uno dei posti migliori sull’isola per abbinare relax e divertimento. La distanza da Leucade città è di appena 4 chilometri; circa 10, invece, da Nidri (vedi punto 9). Soprattutto, Ligia è tutt’ora uno dei centri ittici più importanti della Grecia occidentale. Il suo porto, diversamente dagli altri sull’isola, continua a essere frequentato soprattutto da pescatori locali che, in verità, affollano anche i bar e le taverne a ridosso della banchina. Insomma, Ligia è l’emblema di quella parte di Leucade che continua a vivere secondo tradizione, senza rinnegare però la modernità turistica. Da vedere!

Sivóta

Sivóta

Una delle località più belle di Lefkáda e probabilmente dell’intero arcipelago delle Ionie. Un’insenatura stretta, cinta da due lunghe strisce di terra, che danno all’ospite l’impressione di trovarsi in un laghetto, anziché in mare. A terra, ai piedi del porticciolo, frequentato soprattutto da velisti, negozi, bar e ristoranti allietano le giornate (e le serate) di chi capita da queste parti. La cucina, ovviamente, è soprattutto a base di pesce, in omaggio alla tradizione marinara della gente del posto che, prima di scoprire il turismo, viveva (ma in molti casi vive ancora) dei proventi della pesca. C’è anche una piccola spiaggia di ciottoli per rilassarsi e fare un bagno nelle meravigliose acque dell’isola. Da non perdere!

Porto Katsiki

Porto Katsiki

Sono in molti a ritenere Porto Katskiki addirittura la spiaggia più bella d’Europa. Quel che è certo, vale da sola il viaggio a Leucade. Parliamo di una località in grado di emozionare come poche altre al mondo. Una spiaggia di sabbia bianca finissima, riparata da una falesia a picco sul mare e, per di più, baciata dal sole fino a tarda sera grazie alla felice esposizione a ovest. Le acque, manco a dirlo, sono cristalline, a completamento di uno scenario che non ha nulla in meno alle più celebrate Spiaggia del Relitto a Zacinto e Myrtos sull’isola di Cefalonia. Insomma, un luogo da favola circondato da altri luoghi da favola. Un po’ più a nord, infatti, c’è la spiaggia di Egrimnoi (vedi immagine di copertina), altro luogo da sogno, mentre proseguendo verso sud si incontra il faro di Capo Lefkada, dal cui dirupo, secondo il racconto mitico, si sarebbe suicidata la poetessa Saffo. Da vedere!

Karia

Karia

Karia è il paese più grande di Leucade. Sono circa 1000 gli abitanti che vivono in questo borgo dell’entroterra famoso per la tradizione del ricamo a mano. A tutt’oggi i pizzi e i merletti ricamati da mani esperte del luogo vengono venduti in tutti i bazar dell’isola. Molto bello il centro del paese con bar, taverne e caffetterie un po’ dappertutto. Tavolini e sedie, invece, sono rigorosamente all’ombra di grandi platani che svettano maestosi sulla piazza. Insomma, Karia regala atmosfere tipicamente greche che non conoscono l’usura del tempo. Da vedere!

Kalamitsi

Kalamitsi

Meno di dieci chilometri a sud di Agios Nikitas, Kalamitsi è quello che si dice un villaggio dalla doppia anima o, meglio ancora, dall’identità sospesa. Da un lato, infatti, ci sono le tradizioni rurali che ancora scandiscono la quotidianità degli abitanti; dall’altro, invece, fa capolino la modernità turistica con una scelta di pensioni e camere in affitto che si va facendo sempre più ampia. Per il momento, però, a prevalere sono ancora le immagini di una volta: mulini a vento, chiese e soprattutto galline, capre e asini che razzolano liberamente nei poderi e negli orti domestici. Menzione particolare per Kavalikefta, la bellissima spiaggia del paese. Sabbia bianchissima, mare cristallino e, quel che è più importante, spazio per tutti. Da non perdere!

Agios Nikitas

Agios Nikitas

A circa 10 chilometri da Leucade città, Agios Nikitas (o Aghios Nikitas) è l’unico villaggio del versante occidentale a essersi sviluppato lungo la costa. Nient’altro che una strada pedonale che termina a mare in corrispondenza di una piccola spiaggia (l’auto bisogna lasciarla all’ingresso del paese). Ai lati della strada principale si trovano negozi, bar e ristoranti in cui fermarsi a fare acquisti o a mangiare qualcosa di tipico. Insomma un centro balneare che dalla sua ha la facile accessibilità (sia che si venga da nord che da sud) e la vicinanza con alcune delle spiagge più belle di Leucade. Qui segnaliamo solo Kathisma (vedi foto) particolarmente famosa tra i giovani sia per la possibilità di praticare sport acquatici che per la presenza di locali che offrono intrattenimento da discoteca direttamente in riva al mare. Va da sé che queste località fanno registrare il pienone nei mesi estivi, mentre negli altri periodi dell’anno mostrano un’immagine decisamente più rilassata.

Monastero di Faneromenis

Monastero di Faneromenis

A circa tre chilometri dal capoluogo, in direzione del villaggio di Agios Nikitas (vd. prossimo punto), il Monastero di Faneromenis è tra le tappe imperdibili di una vacanza a Leucade. Non solo perché è il centro religioso più importante dell’isola, meta di pellegrinaggi e visite in ogni periodo dell’anno (ovviamente, molte di più durante la stagione estiva), ma anche per la vista meravigliosa che regala sulla città e la vicina laguna. Fondato nel XVII secolo sulle rovine di un tempio dedicato ad Artemide, il monastero nei secoli ha subito diversi interventi di restauro, di cui uno particolarmente significativo a seguito di un incendio nella seconda metà dell’Ottocento. All’interno ospita un Museo Ecclesiastico con icone sacre e antichi testi manoscritti. Da vedere!

Castello di Agia Mavra

Castello di Agia Mavra

Nei pressi del ponte che collega Leucade alla terraferma ci sono le rovine del Castello di Agia Mavra, la fortezza con funzioni di avvistamento e difesa che, per circa quattrocento anni, dal XIII al XVII secolo, ha protetto l’isola dalle incursioni da mare, specie quelle turche assai frequenti a cavallo tra ‘400 e ‘500. L’edificazione del Castello risale alla fine del ‘200 e, ovviamente, nel corso dei secoli, ha subito diversi rimaneggiamenti finendo per diventare un rudere. Un rudere che però continua ad attrarre molti visitatori giustamente ammaliati dalla vista delle mura perimetrali esterne, tutt’ora in ottimo stato rispetto al poco rimasto all’interno. Insomma, il Castello di Agia Mavra è un pezzo di storia di Lefkáda e, come tale, merita senz’altro una visita.

Leucade città

Leucade città

Leucade città (o Lefkáda) quasi sempre è la prima tappa di una vacanza sull’isola omonima. I motivi sono diversi e complementari tra loro: è il centro abitato più vicino alla terraferma, cui è collegato tramite un ponte; è il centro economico, commerciale e amministrativo più importante dell’isola; infine è uno dei porti turistici più attrezzati delle Ionie, con una capienza che supera i 600 posti barca. A tutto ciò bisogna aggiungere caffè, bar, ristoranti e locali notturni in cui si concentra una parte significativa della movida isolana. Ma c’è dell’altro. Leucade, infatti, merita pure dal punto di vista ambientale. Da vedere, la laguna a nord della città, luogo ideale per gli amanti del birdwatching. Non a caso, quest’area è inserita nel progetto comunitario “Natura 2000” che ha il compito di tutelare questo speciale habitat marino in cui transitano diverse specie di volatili (folaghe, aironi, cormorani, anatre ecc.) durante le rispettive migrazioni. Merita una visita pure Gyra, località vicinissima alla città, famosa per la sua spiaggia bianchissima.