Coi suoi 3500 abitanti, Marina di Camerota è la più popolosa delle tre frazioni in cui è suddiviso il comune di Camerota (le altre due sono Licusati e Lentiscosa). Marina di Camerota, però, non è solo il borgo più abitato; è anche, di gran lunga, la parte di territorio più bella dell’intero Cilento meridionale. A renderla tale la sua costa frastagliata, lungo la quale si susseguono spiagge e insenature da togliere il fiato. La più bella di tutte, quella assolutamente imperdibile, tanto da essere insignita, nel 2014, del titolo di spiaggia più bella d’Italia, è la Baia degli Infreschi. Si tratta di un’area marina protetta la cui linea di costa è tutta un susseguirsi di spiaggette e cale nascoste, raggiungibili sia da mare che da terra. In quest’ultimo caso bisogna camminare lungo il cd. “Sentiero del Mediterraneo“, percorso escursionistico che da Marina di Camerota porta fino a Porto Infreschi. Infine una curiosità: da queste parti i toponimi hanno a che fare con la mitologia greca. Camerota, come Palinuro, non fa eccezione. Il nome deriverebbe, infatti, dal greco Kamarotos che significa “ricurvo”. L’etimo richiama appunto la sinuosità di questo tratto di costa ma – e qui entra in gioco il mito – richiamerebbe anche la sinuosità di una ninfa, Kamaraton, di cui si innamorò perdutamente il nocchiero di Enea, Palinuro (tra l’altro, le due località distano pochi chilometri l’una dall’altra e condividono la spiaggia del Mingardo). Kamaraton però non assecondò mai l’amore di Palinuro che, vedendo frustrati i suoi desideri, decise di togliersi la vita gettandosi dal promontorio poi rinominato appunto Capo Palinuro. Kamaraton, invece, per punizione venne trasformata in collina da Afrodite e costretta così a trovarsi di fronte per l’eternità a quell’amore non corrisposto.