Cattedrale Aleksandr Nevskij

Cattedrale Aleksandr Nevskij

Da non confondere con l’omonima cattedrale di Sofia (Bulgaria) l’Aleksandr Nevskij Katedraal di Tallinn si trova a Toompea, nella parte alta della città. A volerne la costruzione, sul finire del XIX secolo, fu lo zar Alessandro II, desideroso di ribadire in questo modo l’egemonia russa, e quindi cristiana ortodossa, sulla regione baltica. Bisogna considerare, infatti, che sempre sulla collina di Tallinn, poco distante dalla cattedrale ortodossa, si trova il duomo luterano (Toomkirik), testimonianza preziosa della dominazioni che hanno preceduto quella russa sull’Estonia (vd. prossimo punto). Dunque, come spesso accade, è la visita delle chiese a fornire informazioni fondamentali sulle evoluzioni storiche di un territorio. Meglio ancora, poi, se il tutto avviene in un contesto di assoluto pregio qual è senza dubbio la collina di Toompea da cui si gode lo stupendo skyline di Tallinn. Quanto alla Cattedrale Aleksandr Nevskij sono evidenti i rimandi architettonici e decorativi alle più belle chiese moscovite. In particolare, le cupole a cipolla sull’esterno e i mosaici che disegnano l’interno. Da vedere! 

Palazzo Kadriorg

Palazzo Kadriorg

L’Estonia fu uno dei territori contesi della Grande Guerra del Nord, lo scontro per l’egemonia del Baltico che nel primo quarto del XVIII secolo vide fronteggiarsi danesi, sassoni, svedesi e russi. Furono questi ultimi a ottenere la piccola nazione baltica, e questo spiega il riferimento fatto nel precedente punto alla figura di Pietro Il Grande (1672 -1725). Lo zar di Russia non tardò a lasciare la sua impronta. Palazzo Kadriorg, infatti, rappresenta senza dubbio una traccia importante del primo periodo zarista. Si trova nell’omonimo quartiere appena fuori il centro storico e fu concepito come residenza estiva per Caterina, consorte dell’Imperatore di Russia. Tuttavia, l’ultimazione della struttura, progettata dall’architetto veneziano Nicola Michetti, avvenne soltanto nel 1736, undici anni dopo, quindi, la scomparsa di Pietro Il Grande. Oggi, questo palazzo barocco ospita la Collezione d’arte straniera del Museo d’Arte dell’Estonia mentre per visitare la Collezione d’arte estone bisogna spostarsi nel parco circostante dove c’è il KUMU, edificio che espone una permanente col meglio dell’arte locale a partire dal XVIII secolo.

Raeapteek

Raeapteek

In Piazza Raekoja, sul versante opposto rispetto al Municipio, c’è la Raeapteek, la farmacia comunale più antica d’Europa (tra quelle ancora in attività). I primi documenti attestanti la sua apertura risalgono al 1422 e fanno riferimento al suo terzo proprietario, indizio che consente di retrodatare perlomeno di qualche anno l’apertura di quest’antica spezieria. Affianco alla farmacia moderna, a inizio millennio strappata all’abbandono che aveva caratterizzato l’occupazione sovietica (1944-1991), c’è un piccolo museo in cui sono conservati gli antichi composti medici utilizzati durante il Medioevo. Parliamo di succo di mummia, polvere di pipistrello, pozioni ricavate dai serpenti e altri intrugli che oggi ci fanno sorridere ma che nel XIII, XIV e XV secolo erano di uso comune nel nord Europa, e non solo. Una curiosità: la farmacia, per oltre tre secoli, fu gestita da un’unica famiglia, i Buchart. La circostanza, ovviamente, coincise col crescente prestigio sociale di questa famiglia, al punto che uno dei suoi membri, Johann Buchart VI, nel 1725 venne convocato a San Pietroburgo al capezzale dello zar morente Pietro Il Grande. Questa e altre storie accompagnano la visita di questo luogo imperdibile di Tallinn. Da fare! 

Piazza del Municipio

Piazza del Municipio

Piazza del Municipio non è solo il cuore della Città Bassa (All-linn) e il punto di partenza obbligato di una visita a Tallinn. Per gli estoni, Raekoja Plats è il principale centro di aggregazione della nazione. Del resto, in città vive circa un terzo della popolazione dell’intera Estonia e perciò nella rivendicazione del primato non c’è poi tanta enfasi. Al contrario, l’intero centro storico di Tallinn, di cui questa piazza è parte integrante, dal 1997 è sotto tutela Unesco e tra le motivazioni alla base del prestigioso riconoscimento c’è sia la perfetta conservazione della struttura urbanistica medievale che – soprattutto – il fatto di essere tuttora un luogo vivo dove sono concentrate molte delle attività economiche cittadine. Tra queste, menzione particolare per i mercatini artigianali che a cadenza settimanale si susseguono durante l’anno, in particolare quello natalizio considerato tra i più belli d’Europa. Diverse le cose da vedere, a cominciare, va da sé, dal Municipio (Raekoja), edificio in stile gotico del XIII secolo sormontato da un’imponente torre del ‘600. All’interno si tengono mostre, concerti e ricevimenti e c’è una piattaforma panoramica che regala una magnifica vista sulla piazza e le stradine circostanti. Stradine tra cui spicca Viru, la via dello shopping di Tallinn che si dipana proprio alle spalle del Municipio. Viuzze brulicanti di bar, ristoranti, pub (vd. punto 9) in cui gli abitanti della capitale estone amano trascorrere gran parte del loro tempo libero, per nulla spaventati dalle rigide temperature invernali. Da vedere!    

Non sopravvalutate la vostra preparazione escursionistica

Non sopravvalutate la vostra preparazione escursionistica

È difficile trovare qualche ostacolo, a parte il tempo e la disponibilità economica, a questo itinerario che per lo più attraversa luoghi dove gli animali sono più numerosi degli uomini e la natura è ancora incontaminata. Sicuramente l’errore in cui si potrebbe cadere è non calibrare bene la propria forma fisica e intraprendere escursioni troppo impegnative che possono diventare pericolose, come il celebre West Coast Trail di Vancouver Island, ma anche i vari percorsi montani dei parchi di Banff e Jasper. Questo non significa che dovete rinunciare a esperienze wilderness, poiché i sentieri accessibili a tutti esistono in ogni zona di cui abbiamo scritto in questo articolo. Tra l’altro la grande organizzazione canadese nel gestire la rete parchi del territorio utilizza vari canali di comunicazione per informare i turisti sulla sentieristica e sugli eventuali pericoli legati alla presenza di animali selvatici, tra cui i siti internet che sono particolarmente dettagliati. Sicuramente questo non è un viaggio che si prepara in un week end, avrete tutto il tempo di approfondire le informazioni sulle escursioni più adatte a voi e nel caso allenarvi un po’ per raggiungere un maggior livello fitness da spendere nella natura.

Okanagan Valley

Okanagan Valley

Puntando la prua decisamente a sud, dopo un centinaio di km si entra nella regione dei laghi e dei vini: l’Okanagan Valley che si estende per 180 km lungo il bacino dell’omonimo lago. Qui le atmosfere alpine sono solo un ricordo, trattandosi della zona più soleggiata e calda della British Columbia, dove i vigneti e frutteti, i campi di lavanda, le fattorie e l’abbondanza di aziende vitivinicole suscitano il ricordo di atmosfere toscane e provenzali. Però non siamo in Europa e il paesaggio cambia velocemente. Così, scendendo nella zona più a sud della Okanagan Valley, troviamo la cittadina di Osoyoos chiamata dagli abitanti del luogo chiamata “la punta più settentrionale del deserto di Sonora”. Tra cactus e distese di sabbia, il visitatore piomba in un territorio arido dove i 40° all’ombra, in estate, sono la norma. Ma questa è la ciliegina sulla torta che ci attende alla fine. Il nostro itinerario infatti inizia dal nord, precisamente dalla graziosa città di Vernon, una buona base per godere delle azzurre acque del Kalamalka Lake. Prua indirizzata a sud e dopo poco si giunge nella zona di Lake Country, considerata tra le più esclusive dell’Okanagan, con le sue ville affacciate sul lago, un numero notevole di campi da golf e varie cantine da visitare, dove degustare ottimi vini bianchi. Questa parte settentrionale dell’Okanagan è nota per i vini bianchi, come il Pinot grigio. A sud invece i protagonisti sono i rossi, Merlot in testa. Ancora un po’ di strada e si arriva a Kelowna, il più grande centro urbano della regione. Downtown di Kelowna offre di tutto di più: musei, esperienze culinarie, vita notturna, shopping, una ridente riva lago incorniciata dal verde. Anche se la meta più gettonata della città è West Kelowna, mecca del vino. Qui si concentra la maggior parte della produzione vitivinicole della regione con centinaia di aziende, alcune delle quali di livello mondiale. Se le degustazioni vi hanno lasciato un briciolo di lucidità, un’interessante fattoria da visitare a Kelowna è l’Okanagan Lavender and Herb Farm; il tour comprende la visita dei campi di lavanda e di erbe aromatiche, dei laboratori dove si producono prodotti naturali. Continuando la discesa per la valle di Okanagan, Penticton vale uno stop. Molto più rilassata di Kelowna, questa cittadina ha un pittoresco centro storico e può essere facilmente eletta a buen retiro per ozi lacustri; la città ha varie spiagge sia sul lago Skaha che sul lago Okanagan. Ultima tappa Osoyoos, nell’estremo sud dell’Okanagan, a circa quattro chilometri a nord del confine tra Canada e Stati Uniti. Per un tour nella zona arida, che somiglia a un deserto ma in realtà è più una steppa, bisogna recarsi al Nk’Mip Desert Cultural Center gestito dai nativi della Osoyoos Indian band che si trova sul lato est della città. Ancora da vedere a Osoyoos: il bizzarro Spotted lake. In estate la maggior parte dell’acqua del lago evapora, facendo emergere depositi minerali di vari colori: grossi “pois” appaiono così sul lago, con tonalità cangianti.

Revelstoke

Revelstoke

Guidando per 280 km a ovest si ritorna in British Columbia e si giunge a Revelstoke, sulla riva del fiume Columbia, dove vale la pena fermarsi per ammirare questa località carica di suggestioni storiche. Revelstoke nacque infatti come stazione della ferrovia transcontinentale Canadian Pacific, che per la prima volta collegò il Canada dell’ovest da quello dell’est. Oggi la capitale delle Alpi canadesi è un’importante via d’accesso alle montagne Rocciose, ed è una cittadina turistica molto animata, consacrata agli sport outdoor, in particolar modo sci e salto con sci. La passione per gli sport sulla neve fu introdotta, oltre un secolo fa, dagli immigrati scandinavi. Ben presto Revelstoke divenne la “culla dello sci occidentale” con uno dei primi ski club della Columbia Britannica. Il paese ha anche una lunga tradizione di alpinismo ed escursionismo. Il Mount Revelstoke National Park offre ai visitatori la possibilità di praticare vari sport e dolci passeggiate family friendly tra i magnifici cedri rossi giganti: https://www.pc.gc.ca/en/pn-np/bc/revelstoke/activ/itineraries/forets-forests.

Da vedere a Revelstoke
Il centro storico, che gravita intorno alla Grizzly Plaza, dove in luglio e agosto si tengono eventi e concerti gratuiti. Il Revelstoke Railway Museum per ammirare le antiche locomotive a vapore perfettamente restaurate, protagoniste dell’importante storia ferroviaria della città: https://www.railwaymuseum.com. La Diga di Revelstoke, una delle dighe più grandi della British Columbia, imponente opera di ingegneria idraulica: https://www.bchydro.com/community/recreation_areas/visitor-centres/revelstoke-visitor-centre.html.

Banff

Banff

Primo parco nazionale del Canada, Banff fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO ed è uno dei più visitati del paese. Le ragioni della sua celebrità sono tante e tutte solidissime, soprattutto sul piano della bellezza, che è davvero notevole. Fiumi impetuosi, cime innevate, prati alpini, ghiacciai, una ricca fauna selvatica e strade panoramiche sono la scena in cui si viene catapultati giungendo qui, nel cuore delle Montagne Rocciose dell’Alberta. Il Parco conta oltre tre milioni di visitatori all’anno, che si concentrano soprattutto nei mesi estivi, quando alberghi, residence e campeggi sono presi d’assalto. La cittadina più grande del parco porta il suo stesso nome, “Banff”, e assorbe la maggior parte delle strutture alberghiere della zona, insieme a ristoranti, pub, supermarket e locali notturni. In alternativa c’è il villaggio di Lake Louise, un antico insediamento rurale che nel tempo si è trasformato in località turistica internazionale, soprattutto per la presenza di importanti impianti sciistici. Il posto più esclusivo dove soggiornare nel paese è sicuramente lo storico Chateau Lake Louise, un lussuoso hotel ospitato in un gigantesco edificio in stile vittoriano affacciato sul lago. Il territorio del parco nazionale si presta alle più diverse attività sportive: climbing, equitazione, mountain bike, rafting. È anche una destinazione popolare per gli escursionisti, poiché offre un ventaglio molto variegato di sentieri: 1600 km di percorsi che vanno dalle facili passeggiate a bassa quota, lungo le passerelle, a escursioni molto più impegnative che portano ad alcuni dei migliori passi alpini delle Montagne Rocciose. Le guide e le mappe topografiche sono disponibili presso il Banff Visitor Centre, 224 Banff Avenue e nei punti vendita al dettaglio nella città di Banff. Molte delle escursioni più famose del parco sono facilmente accessibili dalla città di Banff e dal villaggio di Lake Louise. Tra quelle più belle di impegno medio segnaliamo il sentiero che da Lake Louise porta al Plan de Six Glaciers. Dopo 5,5 km di cammino si arriva a una pittoresca Tea House che serve tè, caffè, focaccine, zuppe e panini. Continuando per circa 1 km e mezzo si giunge allo spettacolare Abbots Pass Viewpoint con vista sui ghiacciai. Il percorso è più impegnativo, in quanto costeggia una morena glaciale. Il sentiero termina sul fianco di un ghiaione da cui si possono ammirare i ghiacciai e l’Abbots Pass, il passo che separa la British Columbia e l’Alberta. Guardando con attenzione si riesce a scorgere un rifugio alpino, costruito nel 1922, tuttora funzionante. Accedere all’Abbots Pass da questo punto è un’impresa sconsigliata anche agli alpinisti esperti. Non è un caso il percorso si chiama The Death Trap.

Icefields Parkway

Icefields Parkway

Una splendida traversata di 287 km su una delle strade più fotografate del Canada, la Highway 93, battezzata Icefields Parkway, vi porterà nel cuore del parco naturale di Banff. Considerare la Highway 93 solo un collegamento viario sarebbe del tutto riduttivo. La Icefields Parkway è infatti ampiamente riconosciuta come una delle strade più panoramiche al mondo, con oltre 100 ghiacciai visibili, laghi turchesi, cascate impetuose. Molti quindi scelgono di fermarsi almeno un giorno nei vari alloggi e campeggi lungo la strada sia per ammirare le stelle di una delle riserve Dark-Sky più grandi del pianeta, sia per visitare il ghiacciaio Athabasca (vedo foto). Il Columbia Icefield Glacier Discovery Center, il punto di partenza per i tour al ghiacciaio, si trova infatti a metà strada sulla Icefields Parkway a circa 1 ora a sud di Jasper e 2,5 ore a nord di Banff. Si viaggia su un gigantesco Ice Explorer; dopo la visita con spiegazioni del ghiacciaio si riparte per uno Skywalk panoramico. In alta stagione è bene prenotare il tour con un buon anticipo.

Jasper

Jasper

375 km vi condurranno a Jasper, nella regione dell’Alberta, uno dei parchi più belli del Canada occidentale, che fa parte dell’UNESCO World Heritage Site. Con i suoi 11.228 chilometri quadrati, il Jasper National Park è anche il più grande parco del Canada nelle Montagne Rocciose e la seconda più grande Dark Sky Preserve al mondo. La città di Jasper si trova nel cuore dell’omonimo Parco Nazionale ed è magnificamente circondata dalle sue imponenti montagne con le cime innevate tutto l’anno, tra cui spicca Mt. Edith Cavell. È il luogo più confortevole dove soggiornare: offre pub, ristoranti, supermercati e negozi di ogni genere, e un discreto numero di alberghi e residence, ovviamente da prenotare in largo anticipo. In alternativa nel parco ci sono una decina di campeggi aperti da maggio a settembre/ottobre. Ciò che rende particolarmente amato Jasper è la sua tranquillità rispetto ad altri più affollati parchi nazionali delle Montagne rocciose, come Banff; è apprezzato anche per i sentieri spettacolari che passano tra ghiacciai, i laghi cristallini, le fragorose cascate, i profondi canyon e la foresta sempreverde e la facilità con cui si avvistano animali selvatici. Per informazioni sul parco: https://www.jasper.travel/discover-jasper/jasper-national-park. Da non perdere: le Athabasca falls, una serie di cascate assai pittoresche che si possono comodamente ammirare su diverse piattaforme di osservazione. Horseshoe Lake (vedi foto), tra i laghi più profondi di Jasper, calamita per i tuffatori. Maligne lake, circondato da vette rocciose che si specchiano nelle sue acque azzurre. Miette Hosprings, calde piscine termali, circondate dal paesaggio montano (info ticket e orari qui). Per raggiungere senza sforzo un plateau montano da cui ammirare una vista mozzafiato prendete la Jasper Tramway, a circa 7 km a sud della cittadina di Jasper. Una volta arrivati all’ultima stazione potete imboccare un sentiero di 1,5 km che porta alla vetta della Whistlers Mountain da cui ammirare un paesaggio ancora più lenticolare.

Prince George

Prince George

In quattro ore e mezza di auto, di cui l’ultimo tratto di circa 100 km passa in una strana foresta di alberi morti, uccisi dai coleotteri, si raggiunge Prince George, uno dei centri urbani più grandi della British Columbia settentrionale. In passato è stato il nucleo dei nativi Lheidli T’enneh, letteralmente popolo della confluenza dei due fiumi, così chiamato poiché qui si uniscono il Nechako River e il Fraser River. Prince George non ha un centro storico particolarmente bello, però molto vivace con negozi di ogni genere, ristoranti e hotel. Il luogo si presta agli sport outdoor tra cui spiccano le attività fluviali dalla pesca al rafting, ma ci sono anche altre occasioni di svago come: il villaggio dei nativi americani di Ksan e il Lheidli T’enneh Memorial Park, un parco cittadino con area giochi per bambini. Da non perdere il Chun T’oh Whudujut Provincial Park, immerso nel territorio dei nativi Lheidli T’enneh; il parco protegge una parte di una rara foresta pluviale temperata, dove vivono giganteschi cedri rossi. Ci sono tre sentieri: l’Universal Access Trail, di circa 450 metri, adatto a tutti e privo di barriere architettoniche. L’Ancient Forest Boardwalk Trail lungo 2,3 km e il Driscoll Ridge Trail, un percorso ad anello lungo 15,5 km, consigliato ad escursionisti più esperti. Maggiori info: https://bcparks.ca/explore/parkpgs/ancient-forest.

Inside Passage

Inside Passage

Una delle avventure più emozionanti che possono essere vissute in questa zona del Canada è la crociera che collega Port Hardy, a nord dell’isola di Vancouver a Prince Rupert, una cittadina sulla costa a confine tra British Columbia e Alaska. Si percorre un tratto del mitico Inside Passage, una delle rotte più leggendarie di tutto il Nord America; il percorso integrale parte da Seattle e finisce nel cuore dell’Alaska. Possibile solo da maggio a settembre, a causa dei ghiacci, la navigazione copre 500 km e dura circa 16 ore; le partenze avvengono ogni 2 giorni e vanno prenotate con largo anticipo. Il costo non è per niente low, ma chi ha la possibilità di spesa non deve lasciarsi sfuggire questa mini crociera. La nave procede tra fiordi e migliaia di piccole isole, che caratterizzano la costa frastagliata del Canada occidentale e riparano la terraferma dalle intemperie dell’Oceano Pacifico. Non dimenticate il binocolo perché durante la navigazione è facile avvistare orche, balene e delfini e con un po’ di fortuna anche qualche orso sulle isole. Non è necessario stare tutto il tempo sul ponte al freddo per vedere le creature marine, perchè è il comandante stesso dagli altoparlanti ad avvisare i turisti in presenza di animali. Per prenotare o per maggiori informazioni: https://www.bcferries.com.

Smithers

Smithers

Guidando 350 km verso est si giunge a Smithers, una caratteristica cittadina di montagna, dal sapore alpino, che si staglia sullo sfondo della cima ghiacciata della maestosa Hudson Bay Mountain ed è circondata dalle catene montuose di Babine e Telkwa. Oltre allo splendido centro storico, Smithers offre numerose opportunità agli appassionati di mountain bike, rafting e arrampicata ed è la base di partenza per memorabili trekking nel vicino Babine Mountains Provincial Park, tra laghi alimentati dai ghiacciai, cime aspre, vasti prati subalpini, capre di montagna, alci, marmotte e molte specie di uccelli. Oltre a queste innocue bestiole, il parco è abitato anche da grizzly, quindi, se è la prima volta che visitate i parchi canadesi, informatevi sulle indicazioni da seguire per evitare spiacevoli incontri. Tutti gli uffici visitatori dei parchi nazionali nord-americani forniscono brochure dettagliate sull’argomento. Sul sito dell’ente parco di Babine Mountains troverete utili schede dei sentieri con le distanze: https://bcparks.ca/explore/parkpgs/babine_mtn/hiking.html. Un altro parco da non perdere a Smithers è il Driftwood Canyon Provincial Park, che vanta uno dei giacimenti fossili più significativi del paese: https://bcparks.ca/explore/parkpgs/driftwood_cyn. Se capitate a fine agosto in città, potrete assistere al Bulkley Valley Exhibition, un festival per un tuffo nella vita dei cow boy tra rodei, musica, giostre e giochi: http://bvfair.ca.

Prince Rupert

Prince Rupert

Prince Rupert, il porto di sbarco della mini crociera Inside Passage, è una città costiera interessante dove fermarsi. Vale la pena lo stop di almeno un paio di giorni per visitare la cittadina e immergersi nella sua particolare atmosfera di luogo di frontiera portuale, perennemente avvolto dalle nebbie della foresta pluviale che lo circonda. Le case colorate e il centro animato da turisti non riescono a rendere Prince Rupert il solito paesino costiero tutto sole e allegria. Siamo a un soffio dall’Alaska e l’appeal del luogo, con 220 giorni di pioggia l’anno, è squisitamente “iperboreo”, per amateur. Il Visitor Center che si trova presso il Port Interpretive Center, nello storico quartiere dello shopping di Cow Bay, offre informazioni utili sulle attrazioni della città e gli eventi, che in estate sono numerosi. Tra le attività praticabili sul territorio spiccano quelle naturalistiche e sportive: si va dalle battute di pesca al salmone ai tour per osservare la grande fauna selvatica. Diverse agenzie offrono escursioni giornaliere nella spettacolare area protetta del Khutzeymateen Grizzly Sanctuary (maggiori info qui). Con un po’ di fortuna potrete avvistare il raro orso kermode (Ursus americanus kermodei) che vive solo lungo le coste settentrionali della Columbia Britannica. Gli esemplari kermode hanno la pelliccia bianca, color crema, per cui vengono chiamati anche “orso spirito” dai nativi dell’area. Invece per un’immersione della cultura delle tribù dei nativi americani della Columbia Britannica bisogna visitare il Museum Of Northern British Columbia. Conosciuto a livello internazionale per la sua collezione eccezionale e la qualità delle sue mostre, il museo è ospitato in una magnifica longhouse tribale che domina il porto.

Port Hardy

Port Hardy

Port Hardy si trova all’estremità settentrionale dell’isola di Vancouver ed è la porta di accesso per lo spettacolare Inside Passage, quindi è spesso raggiunto solo per imbarcarsi sui traghetti della Bc Ferries. Sarebbe però un peccato non fermarsi qui almeno un giorno. Port Hardy può essere vissuta nel relax di una passeggiata sul lungomare o sulla grande spiaggia di Storey, mangiando dell’ottimo pesce appena pescato, fermandosi a curiosare nei negozietti locali di artigianato, dove è possibile vedere anche gli artisti all’opera. Inoltre il territorio che la circonda è considerato tra i più incontaminati della Vancouver Island, la sua natura selvaggia lancia un richiamo irresistibile agli escursionisti che hanno a disposizione itinerari giornalieri di ogni livello, ma anche escursioni impegnative di più giorni. Gli spiriti più avventurosi non rimarranno delusi dalla sfida offerta dal North Coast Trail; qui si cammina su terreni battuti dal vento, aspri promontori, lungo l’antica foresta pluviale fino alle spiagge più remote dell’isola. L’intero Trail è lungo 58 chilometri ed è stato percorso solo da 6.031 persone da quando è stato aperto nel 2008. Per coprirlo tutto occorrono dai quattro ai sette giorni di cammino; lungo la strada ci sono 7 campeggi. North Coast Trail fa parte di Cape Scott Provincial Park. Fondato nel 1973, prende il nome dal sito di un faro che ha guidato i marinai dal 1960. Il parco si estende da Shushartie Bay a est, poi a ovest intorno a Cape Scott e a sud fino a San Josef Bay. Copre un territorio costiero di oltre 115 chilometri fatto di promontori rocciosi, saline, e 30 km di spiagge remote di sabbia bianca finissima. La più grande di queste spiagge, Nels Bight, si estende per più di 2.400 metri di lunghezza e 210 metri di larghezza con la bassa marea ed è una delle destinazioni di campeggio più popolari del parco. Altre spiagge interessanti sono: San Josef Bay, Guise Bay, Experiment Bight, Lowrie Bay e Nissen Bight. I visitatori di Cape Scott Provincial Park possono scegliere tra un’escursione veloce, facendo un giro, tante foto e via, o un’escursione “zaino in spalla e scarpe solide”, senza paura di macinare km su km per esplorare le spiagge sabbiose, le foreste pluviali, le particolari paludi, muskeg, di questo parco super wilderness: https://bcparks.ca/explore/parkpgs/cape_scott.