Tra le tappe imperdibili di un soggiorno a Macerata, Palazzo Buonaccorsi ospita i Musei Civici cittadini. In questo settecentesco edificio, a poche centinaia di metri da Piazza della Libertà, c’è un Museo d’Arte Antica, noto anche come Antica Pinacoteca, la cui realizzazione, datata 1860, si deve al mecenatismo del pittore locale Antonio Bonfigli. Ovviamente, dopo l’iniziale lascito di Bonfigli, la collezione è continuata nel corso del Novecento con la raccolta di diverse opere di pittori del Quattrocento e del Cinquecento, tra cui spicca l’artista veneziano, e tuttavia molto attivo nelle Marche, Carlo Crivelli. Nei sotterranei del palazzo, invece, è stata allestita una mostra sui generis dedicata alle carrozze d’epoca. Pure in questo caso, il Museo della Carrozza (vd. foto) si deve alla filantropia di un nobile maceratese, tal Pieralberto Conti (a cui si deve anche la trasformazione in teatro lirico dello Sferisterio, vd. punto 5). Ma non è finita qui perché, a detta di molti, la sezione più interessante dei Musei Civici di Macerata è quella dedicata all’Arte Moderna, nota anche come 900 Buonaccorsi. Una raccolta di opere perlopiù incentrata sulla temperie artistica del futurismo, corrente molto diffusa in Italia (e nella stessa Macerata) tra gli anni ’10 e ’20 del secolo scorso. Insomma, Palazzo Buonaccorsi è meta imprescindibile per chiunque sia realmente interessato ad approfondire il genius loci maceratese e marchigiano. Da vedere!