La storia di Bologna, per secoli, ha ricalcato più o meno fedelmente le alterne vicende dello Stato Pontificio. Non stupisce, perciò, che sia una città con un importante numero di chiese. Oltre a quella, già citata, della Madonna di San Luca, e alla Basilica di San Petronio, merita senz’altro una visita anche la Cattedrale Metropolitana di San Pietro, il duomo cittadino. La prima edificazione va collocata tra X e XI secolo anche se la chiesa attuale ha cominciato a prender forma agli inizi del ‘600 con i lavori dell’architetto Floriano Ambrosini. A seguire, hanno contribuito alla radicale ristrutturazione dell’edificio altri due architetti – Alfonso Torreggiani e Cosimo Morelli, i loro nomi – finendo col cancellare quasi tutte le forme gotico-romane preesistenti a favore del più in voga gusto barocco dell’epoca. La parte inferiore della facciata è suddivisa in cinque lesene corinzie. Quelle più esterne, chiuse, sono in corrispondenza delle due navate laterali; le tre centrali, invece, ciascuna con un proprio ingresso, danno sulla navata principale. Il portale centrale, più grande dei due che gli stanno accanto, è sormontato da un frontone recante lo stemma di Benedetto XIV, omaggio al papa che aveva commissionato proprio al Torreggiani il disegno della nuova facciata. Sopra, nella parte alta, c’è un grande finestrone. Ai lati, due sculture raffiguranti San Pietro (a sinistra) e San Paolo (a destra). Assolutamente da vedere anche la torre campanaria (la seconda per altezza, dopo Torre Asinelli). All’interno, una campana di 33 quintali, la più grossa tra quelle suonabili “alla bolognese“, cioè con rotazione completa della stessa. Numerose anche le opere d’arte: tele, decorazioni, arredi e apparati sacri, custoditi perlopiù nelle sale del Tesoro della Cattedrale in fondo la navata di sinistra.
Orari:
>> lunedì – venerdì 7.00 – 19.00
>> sabato 7.00 – 23.00
>> domenica e festivi 8.00 – 19.00