Tempio Voltiano
Tempio Voltiano
Partiamo dall’antefatto. Nel 1899 si tenne a Como una grande celebrazione in onore di Alessandro Volta, scienziato italiano e, soprattutto, nativo del capoluogo lariano. La celebrazione, pensata sul modello dell’Esposizione Universale, raccoglieva documenti, modelli e un’infinità di altri reperti riconducibili al geniale inventore della lampadina. Peccato che un incendio, provocato da un mozzicone di sigaretta, distrusse gran parte dell’Esposizione Voltiana, obbligando i soccorsi a cercare di salvare dalla distruzione quanto più materiale possibile. Veniamo così al 1928, anno inaugurale del Tempio Voltiano di Como. Un mausoleo donato alla città dall’industriale Francesco Somaini che scelse come progettista l’architetto Federico Frigerio. Quest’ultimo disegnò un tempio in stile neoclassico, chiaramente ispirato al Pantheon di Roma, con lo scopo appunto di farne un museo civico destinato ad accogliere i modelli originali, le ricostruzioni delle opere scientifiche e altri cimeli dello scienziato comasco. Il tutto con la sollennità del tempio, aspetto che ancora oggi colpisce positivamente i visitatori. Giorni di apertura, orari e modalità di visita al link: http://www.visitcomo.eu/it/scoprire/musei/tempio-voltiano.