La parola che descrive meglio Salisburgo è “equilibrio”. Equilibrio tra la Città Vecchia (Altstadt) e la Città Nuova (Neustadt) sulle due rive del fiume Salzach, ed equilibrio tra natura e cultura. Tutt’attorno, infatti, c’è tantissimo verde, molti laghi e, aspetto da non sottovalutare, un clima più mite rispetto alle località alpine della regione. In città, invece, si rimane ammaliati dall’imponenza dei palazzi, delle chiese e dall’ordine e la pulizia del centro storico. Non è finita qui, perché Salisburgo è la città natale di Wolfgang Amadeus Mozart: dunque, inevitabilmente, l’arte gioca un ruolo fondamentale in ambito turistico. Non solo quella musicale, però: anche architettonicamente la città è un vero e proprio gioiello, al punto da meritare la tutela Unesco a protezione delle magnifiche testimonianze di barocco e rococò. Insomma, Salisburgo è la meta perfetta per un soggiorno all’insegna di benessere e cultura. Di seguito andiamo a scoprire insieme le principali attrazioni cittadine. Buona lettura.
Salisburgo
10 cose da fare e vedere a Salisburgo e 1 da non fare
1 Fortezza Hohensalzburg
Molto spesso la Fortezza Hohensalzburg è la prima cosa che si visita una volta giunti a Salisburgo. Il “merito” è della funivia di Festungsgasse (Festungsbahn) che, dal 1892, facilita il raggiungimento di questo antico complesso fortificato. Si tratta di uno dei simboli più vistosi di quel potere arcivescovile che per secoli ha retto le sorti del territorio e dell’intera area salisburghese. La prima edificazione del castello risale, infatti, al 1077 su mandato dell’arcivescovo Gebhart I von Helffenstein, anche se i lavori terminarono “soltanto” 500 anni dopo su impulso di un altro arcivescovo, Leonhard von Keutschach. Va da sé, in questo lunghissimo arco temporale l’edificio ha subito diversi aggiustamenti, quasi tutti dettati dalla necessità di adeguare le funzioni difensive del maniero ai progressi che man mano si compivano in ambito militare. Detto brevemente della storia, veniamo all’attualità: sono principalmente due i motivi alla base del successo turistico del luogo. Il primo, ovviamente, è il superbo panorama, con vista d’insieme dell’intera Salisburgo, sia la parte vecchia, risalente al medioevo, che la nuova, edificata invece in gran parte nel corso dell’Ottocento. La seconda ragione è la presenza di ben tre musei (Museo della Fortezza, Antico Arsenale e Museo del Reggimento Rainer) e, soprattutto, delle Stanze dei Principi al terzo piano. Visitare questi ambienti è esperienza che non lascia indifferente anche chi è a digiuno di qualsiasi nozione di storia dell’arte. Per maggiori informazioni sulla storia, gli orari e le modalità di visita consultare il sito: www.salzburg-burgen.at. Infine una curiosità: non distante da Festungsgasse c’è il piccolo cimitero di San Pietro (Petersfriedhof) dove sono sepolti molti aristocratici di Salisburgo, tra cui Nannerl Mozart, sorella del più celebre compositore. Se ce n’è modo vale senz’altro la pena fare una visita.
2 Castello Hellbrunn
A separare la Fortezza Hohensalzburg e il Castello Hellbrunn sono soltanto 5 chilometri, tuttavia la “distanza concettuale”, se così si può dire, è molto maggiore. Se Hohensalzburg, infatti, venne concepito con eminente funzione difensiva, Hellbrunn, al contrario, sin dall’inizio fu pensato come luogo di divertimento. A volerne l’edificazione nel 1612 fu il principe – arcivescovo Markus Sittikus che affidò la realizzazione della dimora all’architetto italiano Santino Solari, a cui Salisburgo deve anche l’edificazione del duomo di cui parleremo più diffusamente nel prossimo punto. Da vedere sono soprattutto i giardini e gli innumerevoli giochi d’acqua disseminati lungo il percorso: fontane, zampilli e grotte che, insieme al vicino zoo, distante circa un chilometro, rallegrano notevolmente la visita. Per maggiori informazioni consultare i siti: www.hellbrunn.at e salzburg-zoo.at.
3 Duomo di Salisburgo
Progettata dall’architetto italiano Santino Solari, la Cattedrale di Salisburgo venne consacrata nel 1628 dal vescovo cittadino Paride Lodron. La chiesa, spettacolare testimonianza del barocco austriaco, venne edificata sui resti di due preesistenti edifici sacri. Il primo edificio addirittura del 774 e una seconda struttura tardo-romanica risalente, invece, al XII secolo. Le tracce di queste due chiese paleocristiane sono oggi visibili nella cripta della Salzburger Dom. Cripta che è solo una delle cose da vedere di questa imponente chiesa nel cuore di Salisburgo, capace di ospitare fino a 10.000 persone. Per cogliere l’importanza storica della cattedrale, nonché l’attaccamento dei salisburghesi verso di essa, basti sapere che subito dopo i bombardamenti che nel 1944 distrussero la cupola e altre parti della struttura ci si adoperò immediatamente per ristrutturare quanto lesionato. L’intervento di recupero richiese 15 anni al termine dei quali, però, la Cattedrale di Salisburgo riottenne quella centralità simbolica e materiale che storicamente l’aveva sempre contraddistinta. Da vedere anche la piazza all’esterno (Domplatz), palcoscenico delle più importanti manifestazioni cittadine: il Festival della Musica e i Mercatini di Natale durante il periodo dell’Avvento. Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale: www.salzburger-dom.at (disponibile la versione in inglese).
4 Residenz Salzburg
Ad appena 100 metri dalla Cattedrale dei Santi Ruperto e Virgilio, Palazzo Residenz è un’altra testimonianza dell’immenso potere spirituale e temporale dei principi-arcivescovi di Salisburgo. Nonostante le prime tracce di questa gigantesca residenza (ca. 180 stanze) risalgano al XIII secolo, l’attuale fisionomia dell’edificio va storicamente collocata ai primi del ‘500 sotto il principe-arcivescovo Wolf Dietrich von Raitenau. Va da sé, questo non significa affatto che nei secoli successivi sia rimasto tutto così com’è. Anzi, ciascun principe-arcivescovo ha lasciato la sua impronta, determinando quella commistione di stili – rinascimentale, barocco e neoclassico – che è la vera cifra dell’edificio e della piazza tutt’attorno (Residenzplatz). Oltre alle sale più famose di quest’immensa dimora nel cuore di Salisburgo (Sala dei Carabinieri, del Consiglio, delle Udienze eccetera) merita una visita la galleria al terzo piano. Nella Residenz Galerie, infatti, c’è un’importante collezione di quadri col meglio dell’arte europea dal XVI al XIX secolo, soprattutto olandese e fiamminga. Non è finita, perché a 500 metri, c’è Neue Residenz, il Nuovo Palazzo Residenziale, con un’importante installazione museale, “Il Mito di Salisburgo“, che celebra la fama culturale e turistica acquisita dalla città dal XIX secolo in avanti. Per maggiori informazioni consultare i siti: residenzgalerie.at e www.salzburgmuseum.at.
5 Chiesa dei Francescani
Se la Cattedrale rappresenta il volto istituzionale della chiesa salisburghese, la Franziskanerkirche, al contrario, incarna il sentimento di fede popolare. Sentimento che, in questo territorio, nel cuore dell’Austria, ha un tratto più austero e contemplativo rispetto ad altre parti d’Europa. Non a caso, quel che più colpisce i visitatori della Chiesa dei Francescani di Salisburgo è il buio della navata, interrotto qua e là dai raggi di luce che passano dalle vetrate laterali. Dal punto di vista architettonico, invece, questa chiesa, che parrebbe essere addirittura più antica del Duomo, rappresenta una miscellanea di stili: insieme al tardo-romanico della navata, infatti, vanno considerate l’impronta gotica del coro e quella barocca dell’altare maggiore; quest’ultimo progettato a inizio ‘700 dall’architetto Johann Bernhard Fischer von Erlach. Brevi cenni, tuttavia sufficienti per capire l’importanza storica della Franziskanerkirche. Una centralità simbolicamente ribadita dall’imponenza della torre campanaria, elemento imprescindibile dello skyline di Salisburgo. Da vedere!
6 Casa Museo di Mozart
Come ricordato in apertura, Salisburgo è la città natale di Mozart. Un’icona globale senza tempo la cui fama non conosce confini e che, con la sua vita e le sue opere, inevitabilmente ha portato alla ribalta anche il luogo natio. Non deve perciò stupire che la casa in cui ha trascorso tutta l’infanzia e parte della giovinezza, al civico 9 di Getreidegasse, sia da moltissimi anni ormai una delle attrazioni principali della città. A spiegarne la popolarità sono soprattutto due fattori: la capacità degli ambienti di restituire la quotidianità dell’uomo oltre che dell’artista e, in secondo luogo, il fatto di trovarsi nel cuore della città vecchia. Getreidegasse, infatti, è una strada ricca di fascino, con molti negozi – dall’artigianato tipico all’alta moda – e un’infinità di dettagli architettonici rilevanti sotto il profilo artistico-culturale. Per maggiori informazioni consultare il sito: mozarteum.at (disponibile la versione in inglese).
7 Castello Mirabell
Al pari di Hohensalzburg e Hellbrunn, Mirabell è un’altra tappa imperdibile di una vacanza a Salisburgo. Un trittico di castelli la cui visita consente di ripercorrere le gesta dei diversi principi-vescovi che per secoli hanno retto le sorti della città. La prima edificazione del Castello Mirabell risale a fine ‘500 per volere dell’allora arcivescovo Wolf Dietrich von Altenau. Il palazzo, costruito aldilà delle mura cittadine, doveva essere la residenza di Salome Alt amante “segreta” dell’uomo. In realtà di segreto la relazione non aveva proprio nulla, dal momento che la coppia ebbe ben 16 figli! Nel corso del ‘600, invece, furono Markus Sittikus von Hohenems e Paride Lodrom a commissionare importanti modifiche alla struttura; tendenza che continuò anche nel XVIII secolo con l’arcivescovo Franz Anton Horrach che impresse una decisa virata barocca all’edificio. Purtroppo, però, delle vestigia barocche è rimasto ben poco. Nel 1818, infatti, un terribile incendio devastò Salisburgo arrecando notevoli danni anche al Castello di Mirabell che, successivamente, venne ricostruito in prevalente stile neoclassico. Ciò detto, il castello e, soprattutto il giardino, meritano senz’altro una visita. Da non perdere!
8 Museum der Moderne
Il museo d’arte moderna di Salisburgo consta di due parti: una è il “Collegium Rupertinum” palazzo barocco dell’ex seminario nel cuore del centro storico; l’altra è l’edificio inaugurato nei primi anni ’00 sul Mönchsberg, collina che “ospita” anche la Fortezza Hohensalzburg (vedi punto 1). Entrambe le sedi ospitano interessanti collezioni tematiche e monografiche col meglio dell’arte austriaca del XX e XXI secolo. L’approccio, però, è tutt’altro che nazionalista. Anzi, negli ultimi anni, di pari passo con la crescita turistica, la vocazione museale è andata sempre più internazionalizzandosi, sì da venire incontro ai gusti e alle preferenze di una platea assai variegata. Per maggiori informazioni sulla storia, gli orari e le modalità di visita consultare il sito: www.museumdermoderne.at (disponibile la versione in inglese).
9 Festival di Salisburgo
Ogni estate – dall’ultima settimana di luglio fino alle fine di agosto -, Salisburgo ospita uno dei festival di musica classica e opera più importanti al mondo. Una tradizione risalente alla fine del XIX secolo che però ha trovato piena contitnuità soltanto dal 1920, subito dopo la Prima Guerra Mondiale. A puntare fortemente sulla manifestazione furono tre eminenti personalità: il regista Max Reinhardt, il drammaturgo Hugo von Hofmannsthal e il compositore Richard Strauss. E, proprio su quest’ultimo oltre, ovviamente, che su Mozart è incentrato parte del programma che ogni anno richiama in città melomani da tutto il mondo. L’aderenza alla tradizione, però, non ha mai impedito ai direttori artistici nel corso degli anni di allargare sguardo e orizzonti all’attualità. L’unico vero vincolo è sempre stato lo standard elevato e la presenza del meglio del palcoscenico mondiale del momento. Assai positivi i risvolti anche in ambito turistico. La concomitanza con l’estate favorisce, infatti, la presenza di un pubblico più eterogeneo rispetto ai soli appassionati. La soluzione più gettonata è l’abbinamento tra un giro diurno nel magnifico scenario dei laghi salisburghesi e un concerto serale di musica classica nel cuore del centro storico della città. Per maggiori informazioni sulla storia, i protagonisti e il programma del Festival di Salisburgo consultare il sito ufficiale: www.salzburgerfestspiele.at.
10 Giro in battello sul fiume Salzach
A sugello di una vacanza a Salisburgo non può mancare un giro in battello sul fiume Salzach. La possibilità di osservare la città da una prospettiva insolita è l’aspetto più intrigante di questo genere di esperienza e, anche a Salisburgo, come del resto avviene in tutte le città in cui è presente questo tipo di attrazione, esistono diverse formule: dal giro classico, a quello serale, al tour fino al Castello di Hellbrunn, magari con ritorno in pullman turistico a due piani. Insomma, noi l’abbiamo detto, ora tocca a te. Buona vacanza!
1 Meglio evitare (se possibile) i primi mesi dell’anno
Vere e proprie controindicazioni per una vacanza a Salisburgo non ce ne sono. A limite, l’unica variabile da tenere in considerazione è il meteo. Non tanto in relazione alla rigidità del clima che, tra l’altro, come ricordato pure in apertura, è meno rigido rispetto al resto della regione, quanto piuttosto alle precipitazioni atmosferiche molto frequenti nei primi tre mesi dell’anno. Si tratta, ovviamente, di un consiglio da prendere con le molle, poiché la pioggia non è poi un grosso ostacolo. Per dire, anche dicembre è un mese piovoso e freddo, ma l’atmosfera natalizia ripaga abbondantemente del disagio. Le cose si mettono decisamente meglio in primavera e in estate, specie ad agosto, il mese che regala le giornate più belle. Non a caso, il Festival di Salisburgo di cui abbiamo parlato in precedenza (vedi punto 9) si svolge proprio in questo mese.