Procida è una delle testimonianze più significative di quel modo di costruire sui generis che è l’architettura mediterranea. A meno di un’ora di aliscafo da Napoli l’”isola di Arturo” (qui gli orari traghetti e aliscafi per Procida) è sicuramente meno famosa della vicina Ischia. Il turismo, a Procida, è una scoperta relativamente recente e, soprattutto, non è l’attività economica prevalente. I mestieri del mare (la navigazione e la pesca), insieme al pubblico impiego (dentro e fuori dell’isola) continuano a essere le principali fonti di reddito, anche se le cose stanno cominciando lentamente a cambiare.
Procida
11 cose da fare e vedere a Procida
1 Terra Murata
Il decollo turistico di Procida passa per la valorizzazione di Palazzo D’Avalos, all’interno del borgo di Terra Murata. Qui per molti anni c’è stato un carcere in cui hanno soggiornato ergastolani e delinquenti comuni. Dismesso nel 1988 è stato acquisito al patrimonio comunale soltanto nel 2013 con l’intenzione di farne un polo ricettivo e museale in grado di attrarre investimenti e generare reddito. Per maggiori informazioni (calendario, percorsi, prenotazione ecc.) sulla visita guidata all’ex carcere clicca qui
2 Monastero di Santa Margherita
Il borgo di Terra Murata è tappa obbligata per chiunque visiti Procida. Il panorama, stupendo, con la vista della Corricella è uno dei motivi di maggior fascino. Non l’unico, però.
Da non perdere, il monastero di Santa Margherita, acquisito a patrimonio comunale dal demanio.
3 Santuario Santa Maria delle Grazie
Poco più giù del Monastero di Santa Margherita c’è il Santuario di Santa Maria delle Grazie. Scendendo da Terra Murata una visita a questa bellissima chiesa è sicuramente da fare.
4 La Corricella
Per rendersi conto della fama planetaria ormai raggiunta dalla Corricella basti considerare che nel 2015 la Apple, seguita a stretto giro dalla Microsoft, hanno pubblicizzato i rispettivi prodotti (iphone e tablet) con l’immagine da mare di questo bellissimo borgo. Una pubblicità globale a costo zero che la dice lunga sull’incanto di questa piccola marina, non a caso, scelta da Massimo Troisi e Michael Radford per girare diverse scene de “Il Postino di Neruda”, film-testamento dell’attore napoletano prematuramente scomparso nel 1994.
5 La Processione dei Misteri
Il Venerdì Santo prima di Pasqua, Terra Murata e Piazza dei Martiri, sono palcoscenico di una delle processioni più suggestive di tutto il Mediterraneo.
Stiamo parlando dei “Misteri”, carri allegorici con rappresentazioni del Vecchio e Nuovo Testamento, seguiti dalle statue della Madonna dell’Addolorata e del Cristo Morto. La
partecipazione dei procidani a questa tradizione è massiccia e, quel che più importante, non è circoscritta al solo giorno della festa. La realizzazione dei carri è infatti lunga e laboriosa,
richiede mesi di lavoro senz’altro utili a cementare il senso di comunità che da secoli caratterizza questo fiero popolo di marinai.
6 Chiesa Santa Maria della Pietà e San Giovanni Battista
I procidani, fiero popolo di navigatori, hanno la propria chiesa di riferimento. Stiamo parlando della Chiesa Santa Maria della Pietà e San Giovanni Battista ubicata proprio al centro di Marina Grande, a due passi dal porto di sbarco per traghetti e aliscafi.
7 Marina Grande Sent’ Co
Marina Grande “Sent’Co” come la chiamano i procidani è la prima cartolina che accoglie i turisti appena arrivati sull’isola. Un luogo strategico a cui non manca nulla: spiaggia, bar, ristoranti e lo stazionamento dei pullmann.
8 La Chiaolella
Procida è ben collegata da un efficiente servizio di minibus che fa base in prossimità della chiesa di San Giovanni Battista. Il consiglio è prendere una delle linee dirette alla Chiaiolella, frazione turistica celebre per la spiaggia, il porticciolo e i ristoranti specializzati nella cucina marinara.
9 Vivara
Poco distante dalla Chiaolella, al termine della salita di Santa Margherita Vecchia, c’è l’isolotto di Vivara. Una virgola di macchia mediterranea in mezzo al Golfo di Napoli che, dopo essere stata al centro di un lungo e complesso contenzioso, si avvia a essere di nuovo fruibile. Ovviamente, trattandosi di un gioiello naturalistico di inestimabile valore le visite avvengono in gruppi contingentati e secondo precise linee guida consultabili sul sito del comune di Procida (qui).
10 Procida in kayak
Da qualche anno, grazie all’associazione “ASD Kayak Procida” i turisti hanno la possibilità di girare l’isola in kayak. Una prospettiva insolita (più che “da mare”, “a livello del mare”) per conoscere gli scorci, le cale e le spiagge dell’isola di Arturo. Emozionante l’ingresso nel porto della Corricella, come pure molto bello è il giro attorno l’isolotto di Vivara. Le escursioni vengono effettuate nei mesi estivi, in assoluta sicurezza e non presentano grosse difficoltà. Per maggiori informazioni: www.procidainkayak.it
11 Un weekend a Procida
Procida è un’isola di appena 4 chilometri quadrati che si visita agevolmente nello spazio di un weekend. Soggiorni più lunghi potrebbero risultare noiosi, a meno di estendere il raggio d’azione alle vicine Ischia e Napoli. In tal caso una settimana di vacanza è più che sufficiente.