Porto (anche Oporto) è la terza città del Portogallo ma non ditelo ai suoi abitanti. Questi ultimi preferiscono l’appellativo di “capitale del nord” (‘a capital do norte, in portoghese) con cui la città è più conosciuta all’interno dei confini nazionali. In effetti, da un punto di vista economico-industriale Porto non ha nulla da invidiare alla capitale Lisbona e, negli ultimi 20 anni, ha cominciato a dire prepotentemente la sua anche in ambito turistico. Merito della tutela UNESCO del 1996 relativa al centro storico della Ribeira e del riconoscimento successivo quale Capitale Europea della Cultura, nel 2001. Ricompense che hanno gratificato un popolo laborioso e fiero, storicamente famoso per l’opposizione vittoriosa ai mori prima e alle truppe napoleoniche poi. Insomma, scegliere di visitare Porto non è affatto una cattiva idea, tanto più che basta un weekend lungo per farne la giusta conoscenza. Di seguito, le principali attrazioni da visitare in città. Sei alla ricerca di un hotel? Clicca qui per consultare la lista di hotel consigliati. Buona lettura.
Porto
11 cose da fare e vedere a Porto e 1 da non fare
1 Ribeira
La conoscenza di Porto non può che cominciare dalla Ribeira, cuore medievale della città, dal 1996 sotto tutela UNESCO. Si tratta di un labirinto di vicoli, perlopiù acciottolati, che conducono sul fiume Douro. È in questa zona che sono concentrate diverse attrazioni cittadine (la Cattedrale, la Chiesa di San Francesco, il Palazzo della Borsa ecc.) e di riflesso molti locali, bar e ristoranti dove si svolge parte della vita mondana cittadina (per il by night segnaliamo le “Galerias”, a circa 500 mt. dalla Torre dos Clerigos vd. punto 6). Da questo punto di vista, Cais de Ribeira, la passeggiata lungofiume, è tappa obbligata, come pure i barcos rabelos (vd. punto 10) e Praca da Ribeira, la piazza omonima circondata da palazzi nobiliari. La visita del quartiere porta via un’intera giornata. Anche due, considerando i punti di interesse a cui abbiamo fatto prima riferimento e che di seguito andiamo a vedere più nel dettaglio.
2 La Cattedrale
Se desiderate ammirare il quartiere della Ribeira dall’alto, bisogna salire sulla collina che ospita la Sé, la Cattedrale di Porto. Ovviamente, oltre che per il panorama, val la pena visitare anche l’edificio, le cui linee architettoniche ripercorrono la storia della città. La facciata romanica in granito; le due torri merlate; il rosone gotico; la pala d’altare barocca nella Cappella del Santissimo Sacramento; il chiostro con le caratteristiche azulejos; la loggia; i cortili e tanto altro ancora. Nella Sé si celebrarono, nel 1387, le nozze tra Joao I e Filippa di Lancaster, un matrimonio politico che sancì l’inizio di una secolare alleanza tra il Portogallo e l’Inghilterra speculare all’altra dell’epoca tra Francia e Castiglia. Il consiglio è quello di visitare la Sé al tramonto, con la luce del crepuscolo che si diffonde in maniera uniforme sulla Ribeira e i vicoli circostanti. Da non perdere!
3 Chiesa di San Francesco
Indubbiamente la chiesa più bella di Porto, nonché una delle più belle del Portogallo. Eppure, la severità della facciata e del rosone in stile gotico suggeriscono altro. Perciò, non bisogna fidarsi delle apparenze ed entrare dentro l’Igreja de São Francisco per ammirare una delle più opulente espressioni del barocco lusitano. Un trionfo di ornamenti dorati che trova il suo culmine nell’albero di São Francisco di Jesse, opera d’arte in legno dorato raffigurante la genealogia di Cristo. Quel che colpisce è il dettaglio degli intarsi con le figure di Gesù, Giuseppe, Maria, Salomone, Re Davide e altri. Molto bella anche la Cappella di San Giovanni Battista in cui invece sono evidenti le tracce dello stile manuelino, il tardo gotico portoghese che ha segnato in profondità l’arte del XVI secolo. Ma non è finita, perché meritano assolutamente una visita anche le Catacombe e il dirimpettaio Museo Ecclesiastico che, oltre a stuole, paramenti e ornamenti vescovili ospita diverse pale d’altare e opere ceramiche riconducibili anche queste al periodo barocco. Da vedere!
4 Palazzo della Borsa
La Sala Araba, realizzata sullo stile del complesso dell’Alhambra di Granada, vale, da sola, la visita guidata (unica modalità di accesso) del Palacio da Bolsa di Porto. Non che le altre non meritino di esser visitate, ma è fuori dubbio che questa sala in stile neomoresco sia il fiore all’occhiello dell’edificio. Il motivo, anche qui come per la precedente Chiesa di San Francesco, è nell’opulenza degli intarsi dorati. Praticamente non c’è superficie di quest’ala del palazzo che sia priva di ornamenti. Va da sè, c’è tanto altro da vedere: dal Patio delle Nazioni, dove una volta operava la borsa cittadina, alla Sala del Tribunale, dove avvengono i cerimoniali per la denominazione “Vintage” ai vini Porto, fino allo studio di Gustave Eiffel progettista del ponte Maria Pia vicino il più famoso Ponte de Dom Luis I (vd. prossimo punto). Insomma, Palacio da Bolsa è tappa irrinunciabile per chiunque sia realmente interessato ad approfondire il genius loci di Porto. O, meglio ancora, ad approfondire la storia economica cittadina, dacché il palazzo venne commissionato alla metà del XIX secolo dalla locale Associazione del Commercio che, per inciso, tuttora tiene le sue assemblee all’interno dell’edificio.
5 Ponte de Dom Luis I
Un “ponte-icona” sia per la bellissima vista della parte vecchia della città che, soprattutto, per la storia che ne rese necessaria la costruzione. Nel 1809, durante l’invasione napoleonica migliaia di persone, nel tentativo di mettersi in salvo, scapparono sulle barche di legno che all’epoca rappresentavano l’unico attraversamento pedonale tra Porto e la città “gemella” di Vila Nova de Gaia sulla sponda opposta del fiume Douro. Come è facilmente intuibile, le imbarcazioni, che venivano utilizzate per il trasporto del vino Porto, non ressero il peso della folla in fuga provocando la morte di molte persone. A distanza di anni da quella tragedia, dopo tutta una serie di altri lavori di consolidamento degli argini del fiume, venne avviata la costruzione del ponte ultimato nel 1886. L’opera porta la firma dell’ingegnere belgaTheophile Seyrig, allievo del più famoso Gustave Eiffel che, come abbiamo visto, durante la sua permanenza in città per la costruzione dell’altro ponte, il Maria Pia, aveva studio nel bellissimo Palacio da Bolsa. Il Ponte de Dom Luis I si sviluppa su due livelli: il piano superiore è riservato a una linea della metropolitana cittadina; quello inferiore, invece, al traffico veicolare con i marciapiedi a lato per consentire il transito dei pedoni. Come ribadito all’inizio, il Ponte de Dom Luis I garantisce una vista eccezionale. Il consiglio, perciò, è di portare con sé la macchina fotografica.
6 Torre dei Chierici
Oltre alla Sé, all’Igreja de São Francisco e a Palacio da Bolsa, tra i simboli architettonici di Porto non va dimenticata la Torre dei Chierici (Torre dos Clérigos, in portoghese). Alta 76 metri questa torre regala una vista meravigliosa della città anche se salire in cima costa un po’ di fatica. Gli scalini da fare sono quasi 250 ma, a meno che non soffriate di vertigini, ne vale assolutamente la pena. La Torre dei Chierici si trova all’estremità occidentale dell’omonima chiesa e come questa fu progettata a metà del ‘700 dall’architetto di origine italiana Niccolò Nasoni. Quest’ultimo, artefice di molte altre opere in città, è sepolto in una nicchia dell’edificio, quasi fosse consapevole del prestigio che la sua opera avrebbe acquisito nel tempo. Da vedere!
7 Stazione di São Bento
Una delle stazioni ferroviarie più belle d’Europa. Il contrasto tra la facciata esterna, più simile a un palazzo governativo che a una stazione, e l’atrio tutto decorato con le caratteristiche azulejos, ha reso da subito questo luogo un’attrazione turistica ben al di là della funzionalità dell’edificio. Le ceramiche che decorano l’atrio raccontano la storia del Portogallo e furono realizzate nel 1930 dall’artista Jorge Colaço. La stazione, invece, risale a qualche anno prima (1903) e porta la firma di José Marques da SIlva, architetto portoghese ma di formazione francese. Da vedere!
8 Avenida dos Aliados
Da vedere è anche Avenida dos Aliados che, al pari della stazione di São Bento, risente dell’influenza architettonica francese di fine ‘800. E proprio la stazione centrale può essere assunta come punto di riferimento iniziale per questa passeggiata alla scoperta del salotto buono di Porto, vero e proprio centro commerciale naturale famoso, tra l’altro, per ospitare il palazzo municipale. Qui, lungo gli ampi vialoni dell’Avenida, ha luogo, il 24 giugno, la Festa di San Giovanni in assoluto la ricorrenza più sentita in città, come sempre qui avvengono i festeggiamenti in occasione delle vittorie calcistiche della squadra di casa. Insomma, dopo Ribeira, Avenida dos Aliados è un’altra tappa imperdibile di una vacanza a Porto. Una tappa che, se si vuol godere a pieno degli innumerevoli dettagli architettonici presenti, porta via circa mezza giornata. Da fare!
9 Porto Tram City Tour
Se Lisbona ha l’Electrico 28, Porto “risponde” con l’Electrico 22, la linea tramviaria che attraversa le strade più caratteristiche del centro storico cittadino. La linea 22 non è l’unica, ce ne sono altre due, la 1 e la 18, che pure sono molto frequentate dai turisti che amano andare alla scoperta della città in tram. La linea 1 è la linea fluviale che dal centro città arriva fino alla foce del Douro nei pressi del Jardim de Passeio Alegre. La 18, invece, attraversa il quartiere di Massarelos, sulla sponda occidentale del fiume e termina in corrispondenza di un’altra area verde pubblica molto importante, Jardim da Cordoaria. A Massarelos, proprio sul lungofiume si trova il Museu do Vinho do Porto, piccolo spazio museale dedicato alla conoscenza del celebre vino liquoroso portoghese. Per il resto, vale quanto già ricordato a proposito di Lisbona: per godersi il giro è preferibile muoversi al mattino presto e scegliere di salire a uno dei due capolinea del tram scelto. Tutte le informazioni su costi, orari e fermate sono reperibili a questo link: http://www.stcp.pt/en/tourism/porto-tram-city-tour.
10 Crociera dei 6 ponti
Tra le cose da fare a Porto va sicuramente annoverata la gita in barca sul Douro. Le formule sono diverse. Una delle più gettonate è la Crociera dei 6 Ponti. E già perché noi finora ne abbiamo citati solo due, il “Luís” e il “Dona Maria”, ma ce ne sono altri quattro da considerare: “Infante”, “S.João”, “Arrábida” e “Freixo”. La crociera dei 6 ponti consente la vista da mare di tutti i punti di interesse fin qui descritti. Ovviamente sono diverse le compagnie che effettuano il giro, mentre la tipologia di imbarcazione, seppur riadattata allo scopo, è sempre la stessa: si viaggia a bordo dei caratteristici “barcos rabelos”, i navigli che un tempo venivano utilizzati per trasportare le botti di Porto verso Vila Nova de Gaia. Per maggiori informazioni sulla Crociera dei 6 ponti si possono consultare i seguenti siti: www.douroacima.pt e www.douroazul.com.
11 Vila Nova de Gaia
Non si può dire di essere stati a Porto senza una visita alla “gemella” Vila Nova de Gaia. Si tratta della seconda città del Portogallo per numero di abitanti dopo Lisbona (Porto, come abbiamo detto in apertura, è la terza) ma quel che rende indispensabile la sua conoscenza è la secolare produzione vinicola. È su questa sponda del fiume Douro, infatti, che si trovano le cantine più pregiate di Porto, il celebre vino liquoroso che si dice sia stato inventato dagli inglesi aggiungendo brandy al vino locale. Partecipare a una visita guidata di una delle cantine di Vila Nova de Gaia è perciò indispensabile per imparare a distinguere le diverse varietà sorte negli anni. Ovviamente di cose da vedere a Vila Nova de Gaia ce ne sono molte di più: segnaliamo, tra le tante, il Mosteiro da Serra do Pilar, monastero del XVII secolo di proprietà dell’esercito (si effettuano visite guidate) e il Jardim do Morro, parco pubblico in collina raggiungibile con la funivia (Teleferico de Gaia), nel frattempo diventata anch’essa un’icona per via del panorama mozzafiato sul fiume e sulla città.
1 Attenzione ai borseggiatori
Porto è una città assolutamente tranquilla. Come in tutte le città, però, specie nei luoghi affollati, c’è la possibilità che vi sia qualche malintenzionato. Occhio perciò a non lasciare oggetti incustoditi, a non camminare con la borsa aperta e a non indossare orologi, collane, orecchini, bracciali vistosi e di valore. Semplici accortenze a cui bisogna aggiungere l’altra di fare attenzione dopo il tramonto ai vicoli attorno la RIbeira e la stazione.