Secondo diversi intellettuali ci sarebbe un unico filo conduttore a unire la Russia zarista, comunista e quella attuale, dominata dalla figura di Vladimir Putin. Questo fil rouge sarebbe una mai sopita vocazione imperiale. E in effetti, a dispetto degli stravolgimenti politici che hanno segnato la storia del paese, la Russia resta un’immensa nazione bicontinentale, con un piede in Europa e l’altro in Asia. Questo sentimento di grandezza non è solo politico. Si percepisce nell’architettura civile e religiosa, nelle infrastrutture, nei trasporti e anche in ambito turistico. La capitale Mosca è un compendio perfetto di quanto andiamo dicendo. Basta metter piede nella Piazza Rossa per rendersi conto dell’imponenza di una città viva tutto l’anno e a qualsiasi ora del giorno e della notte. Di seguito proveremo a raccontarne le attrazioni principali. Buona lettura.
Mosca
13 cose da fare e vedere a Mosca e 3 da non fare
1 Cremlino
In apertura abbiamo fatto riferimento alla maestosità di Mosca e all’impossibilità (a meno di non avere molto tempo e denaro a disposizione) di visitare tutti i suoi punti di interesse. Il Cremlino è la prova provata di questa difficoltà. Infatti, le cose da vedere all’interno di questa cittadella fortificata sono talmente tante che probabilmente non basterebbe una settimana per esplorarle tutte. Tre cattedrali (Cattedrale della Dormizione, dell’Arcangelo Michele, dell’Annunciazione); due chiese (Chiesa della Deposizione della Veste; Chiesa dei Dodici Apostoli); una gigantesca Armeria adibita a museo; Palazzo del Senato (residenza del Presidente Russo); Palazzo del Patriarca; Palazzo Poteshny (residenza di Stalin); il Campanile di Ivan Il Grande e tanto, tanto altro ancora. Insomma siamo nel cuore del potere politico e un tempo anche religioso della Russia. Un luogo che architettonicamente non teme confronti. Il riferimento è soprattutto agli edifici religiosi col loro mix riuscitissimo di arte bizantina e arte rinascimentale italiana. Dai pochi cenni fin qui svolti, si capisce che il modo migliore di visitare il Cremlino (Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 1990) è con l’ausilio di una visita guidata. È possibile prenotare direttamente sul sito ufficiale (www.kreml.ru, disponbile la versione in inglese) cui conviene far riferimento pure per gli orari di apertura e per tutti gli approfondimenti storico-culturali del caso.
2 Piazza Rossa
Vale per la Piazza Rossa quanto già detto per il Cremlino. È in questi enormi spazi, infatti, che è condensata tutta la storia russa. Una storia cruenta e gloriosa allo stesso tempo. Perciò già solo camminare per la piazza, visitare il Mausoleo di Lenin e le tombe degli altri leader sovietici inumati lungo il muro del Cremlino (Stalin, Brezhnev ecc.) è un’esperienza assolutamente imperdibile. Da vedere anche la Torre del Salvatore, sotto il cui enorme orologio i moscoviti sono soliti riunirsi per festeggiare il Capodanno, e il GUM, il bellissimo centro commerciale sito sul versante nord-orientale della piazza. La struttura, risalente alla fine del XIX secolo, per molti anni ha ospitato i Grandi Magazzini di Stato e soltanto dal 2005 è stata privatizzata trasformandosi in un tempio dello shopping e dell’intrattenimento. Menzione a parte, infine, per la stupenda Cattedrale di San Basilio, di cui parleremo più dettagliatamente nel prossimo punto.
3 Cattedrale di San Basilio
All’estremità meridionale della Piazza Rossa si staglia la Cattedrale di San Basilio. A commissionarne l’edificazione nel 1552 fu lo zar Ivan IV per celebrare la fine vittoriosa dell’assedio di Kazan. Si racconta anche che Ivan Il Terribile (questo il soprannome del sovrano) al termine della costruzione della chiesa fece accecare gli architetti che avevano lavorato alla sua realizzazione per impedire che ne eguagliassero altrove grandezza e ornamenti. Leggende a parte, è un fatto che questa cattedrale scampata nei secoli a guerre, incendi e rivoluzioni sia un simbolo potentissimo, forse l’immagine più famosa della Russia nel mondo. E qui veniamo alla spettacolarità delle sue forme architettoniche. Ben nove cupole, ciascuna in rappresentanza di una diversa cappella, di cui la principale (alta 64 metri) è quella della Chiesa dell’Intercessione della Santa Madre di Dio. In realtà, questo è anche il nome ufficiale della Cattedrale, e se è più conosciuta invece col titolo di San Basilio Il Beato lo si deve all’edificazione successiva di una cappella dedicata al santo. Una figura austera, ai limiti della follia, in grado di catechizzare persino Ivan Il Terribile che pare ne avesse gran timore. Le altre chiese presenti all’interno della Cattedrale sono: la Chiesa dei Santi Cipriano e Giustina, la Chiesa della Santa Trinità e la Chiesa dell’Entrata del Signore a Gerusalemme. Dunque, un edificio maestoso e riccamente decorato sia all’esterno che all’interno. Soprattutto, un edificio tanto spettacolare quanto ingombrante, di cui a un certo punto il regime sovietico pensò addirittura di sbarazzarsi senza, fortunatamente, mai dare seguito al proposito. Dal 1990 la Cattedrale di San Basilio è Patrimonio dell’Umanità UNESCO e il suo percorso di visita è parte integrante del circuito del Museo Storico di Stato. Per maggiori informazioni (in inglese): Cattedrale di San Basilio Il Beato.
4 Teatro Bolshoi
Come trascorrere una serata autenticamente moscovita? Sicuramente il Teatro Bolshoi, uno dei templi più rinomati del balletto classico mondiale, è tra le opzioni migliori. Va detto, però, che acquistare i biglietti per uno spettacolo non è sempre facile, a meno di non prenotare on line dal sito ufficiale della struttura (vd. sotto). In ogni caso, il teatro merita di esser visto anche dall’esterno. Il teatro e la piazza circostante, Teatralya ploschad, in cui spicca la Fontana di Vitaly, la più antica di Mosca. L’ingresso del Boshoi, invece, è riconoscibilissimo per via del colonnato in stile neoclassico sormontato dalla quadriga bronzea di Apollo. Insomma, siamo al cospetto di uno dei luoghi assolutamente imperdibili di Mosca, facilmente raggiungibile sia coi mezzi pubblici (la fermata della metropolitana ha lo stesso nome della piazza) che percorrendo Tverskaya ulitsa, l’arteria principale di Mosca che dal Cremlino porta a Tverskoy, il quartiere più elegante della città. Per conoscere la programmazione del Bolshoi, acquistare on line un biglietto e approfondire la storia del teatro visita il sito: www. bolshoi.ru (disponibile la versione in inglese).
5 Planetarium di Mosca
In apertura abbiamo detto che la maestosità è la vera “cifra” di Mosca e che questo senso di grandezza pervade ogni aspetto sociale, culturale e turistico cittadino. Il Planetarium ne è ulteriore riprova. Siamo a pochi chilometri dal Cremlino, nel quartiere Presnya, zona residenziale in cui si alternano edifici storici e locali alla moda. Ristrutturato nel 2011, il Planetarium costituisce di gran lunga la principale attrattiva didattica della capitale russa. Un museo astronomico adatto a grandi e bambini dove sono disponibili gadget tecnologici di ogni tipo. Per dire: nella Sala Grande delle Stelle è disponibile l’Universarium M9, uno dei dispositivi di proiezione del cielo notturno più avanzati al mondo. Nella Sala Piccola, invece, è possibile assistere comodamente seduti alla Saturn Ride. Ancora: il Museo Urania, lo Sky Park, il Lunarium e ovviamente ristorante e area shopping. Insomma, al Planetarium di Mosca si impara divertendosi ed è sicuramente un’opzione da tenere in considerazione se si viaggia con figli al seguito. Tra l’altro in zona c’è anche lo zoo, pure questo reduce da recenti lavori di ristrutturazione che hanno reso l’ambiente più accogliente sia per i visitatori che, soprattutto, per le specie ospitate. Per maggiori informazioni sul Planetarium di Mosca consultare il sito: www.planetarium-moscow.ru (disponibile la versione in inglese).
6 Convento e cimitero di Novodevichy
Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2004, il convento delle “Nuove Vergini” (questo il significato di “Novodevichy”) è un’altra tappa imperdibile di una visita a Mosca. Il nome pare faccia riferimento all’antica pratica dei tartari di vendere le donne russe agli harem musulmani, mentre la sua edificazione fece seguito alla vittoria militare di Smolensk contro i lituani. A volerne la costruzione nel 1524 fu il Gran Principe Basilio III anche se fu Sofia Alekseevna Romanova, sorellastra di Pietro Il Grande, e Reggente di Russia durante la minor età dello zar, a trasformare profondamente i luoghi. L’accesso al convento è dalla Chiesa della Trasfigurazione, esempio di barocco-moscovita di fine ‘600, mentre l’edificio principale del convento è la Cattedrale di Smolensk, riconoscibile a grande distanza per via delle sue cupole dorate. L’altro elemento che domina lo sky line della zona è il campanile costruito a ridosso delle mura orientali del convento. Alto 72 metri segnala a grande distanza ai visitatori la presenza della struttura. Convento, dicevamo, architettonicamente plasmato da Sofia Alekseevna Romanova che, ironia della sorte, venne esiliata al suo interno proprio dal fratello Pietro. Non l’unica donna, in verità. Stessa sorte toccò alla prima moglie dello zar, Edvokiya Lupukhina che, a un certo punto, si alienò talmente il favore del consorte da essere allontanata in una zona ancora più remota della Russia. L’ex zarina dovette attendere la salita al trono del nipote Pietro II per poter far ritorno in città, proprio nelle stanze del complesso conventuale dove aveva già vissuto. Complesso conventuale di cui è parte integrante anche il cimitero monumentale. All’interno sono sepolte diverse personalità di prestigio della storia russa. Tra gli altri, Nikita Krusciov, artefice della denuncia dei crimini staliniani; Raissa Gorbaciov, moglie dell’ultimo Presidente dell’Unione Sovietica; e Boris Eltsin, che invece fu il primo presidente del paese dopo la dissoluzione dell’URSS.
7 Museo delle Belle Arti Pushkin
Il più importante museo di arte straniera di Mosca con una collezione che spazia dall’antichità greco-romana agli artisti europei del XIX e XX secolo, passando per numerosi reperti egizi, italiani e francesi. Da non perdere il tesoro di Priamo, rinvenuto in un bunker a Berlino nel 1945 e al centro di una querelle diplomatica con la Germania. Infatti, quando quest’ultima ne ha chiesto la restituzione la Russia ha obiettato che la permanenza a Mosca del tesoro andava a risarcimento dei danni di guerra provocati dall’invasione nazista. Ma, come accennato, da vedere c’è tanto altro ancora. Per dire, una sala del museo è dedicata a Michelangelo, così come grande risalto è dato alla pittura olandese del XVII secolo, in particolar modo all’arte di Rembrandt. Non è finita perché del Museo Pushkin fanno parte anche la Galleria di Arte Europea e Americana e il Museo delle Collezioni Private. Nella prima c’è il meglio dell’Impressionismo e Postimpressionismo europeo (Manet, Renoir, Monet, Van Gogh, Cezanne ecc.); nella seconda, invece, il meglio dell’arte russa dell’Ottocento e del Novecento.
Per gli orari di apertura vedi la tabella.
Edificio Principale | Mar, Mer, Sab e Dom: 11:00-20:00 Gio,Ven: 11:00-21:00 Lun: chiuso |
Galleria di Arte Europea e Americana | Mar, Mer, Sab e Dom: 11:00-20:00 Gio,Ven: 11:00-21:00 Lun: chiuso |
Museo delle Collezioni Private | Mer, Sab, Dom: 12:00-20:00 Gio, Ven: 12:00-21:00 Lun, Mar chiuso |
Maggiori informazioni sul sito ufficiale: www.arts-museum.ru (disponibile la versione in inglese).
8 Cattedrale di Cristo Salvatore
L’identità turistica di Mosca è in larga parte debitrice della sua storia politica e religiosa. La Cattedrale del Cristo Salvatore è l’emblema di questa sovrapposizione. L’ordine di costruire la chiesa venne dato, infatti, il 25 dicembre 1812, esattamente nel giorno in cui gli ultimi soldati di Napoleone abbandonarono, sconfitti, il paese. Fu Alessandro I a volere la costruzione di una Cattedrale in onore di Cristo Salvatore come imperituro simbolo della vittoria contro le truppe francesi. Tuttavia, ci si accorse che il luogo scelto per l’ubicazione del tempio non era adatto e fu perciò necessario individuare un’altra soluzione per dare il là ai lavori. Lavori che cominciarono soltanto nel 1839 e terminarono oltre 40 anni dopo, per la precisione nel 1881. Gli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento furono di intensa attività religiosa. Un’azione pastorale che però subì un’importante battuta d’arresto dopo la Rivoluzione d’Ottobre del 1917. Fu soprattutto Stalin a disporre la progressiva marginalizzazione della chiesa ortodossa russa arrivando addirittura a ordinare la demolizione della cattedrale. Al suo posto sarebbe dovuto sorgere il Palazzo del Soviet sormontato da una gigantesca statua di Lenin. Il progetto non ebbe seguito ma il regime sovietico non rinunciò alla sostituzione della cattedrale. E infatti, al suo posto, Krusciov ordinò la costruzione della più grande piscina coperta del mondo. Dopo la fine dell’URSS si decise di ricostruire la Cattedrale di Cristo Salvatore. Un’operazione costosissima, con inevitabile strascico di polemiche (considerate le condizioni in cui viveva la maggior parte della popolazione), e che però vide ugualmente la luce in una corsa contro il tempo terminata nel 1997, a 850 anni esatti dalla fondazione di Mosca. Pochi cenni, indispensabili però a capire quanto sia stato importante il recupero dell’identità religiosa nella costruzione della nuova Russia.
Per maggiori informazioni sulla storia della Cattedrale consultare il sito: www.xxc.ru (disponibile la versione inglese).
9 Collina dei Passeri
Il belvedere di Vorobyovy Gory è una delle tappe classiche di un tour moscovita. In verità, molto dipende dal tempo a disposizione e dalle condizioni meteo. Se la visita della città non ha tempi contingentati e se è una bella giornata, fare tappa su questa collina è assolutamente consigliato. Dichiarato Riserva Naturale dopo la dissoluzione dell’URSS, il sito è più conosciuto col topos di “Collina dei Passeri”. Durante il regime sovietico, invece, veniva chiamato “Collina di Lenin” in onore dell’artefice della Rivoluzione d’Ottobre. Qui Stalin fece costruire una piattaforma d’osservazione diventata in seguito uno dei principali punti di interesse cittadino. Non solo per i turisti, ma anche per i moscoviti che spesso scelgono questo luogo per le classiche foto ricordo matrimoniali. Il motivo, l’abbiamo detto, è la splendida vista di Mosca. Lo sky line spazia dall’Università Statale Lomonosov (vd. foto), costruita a ridosso della collina, fino al convento di Novodevichy e alla Cattedrale di Cristo Salvatore in precedenza richiamate. Da fare!
10 Parco Gorky
In una città enorme come Mosca non poteva certo mancare un luogo in cui rifugiarsi dal caos metropolitano. Questo luogo è il Gorky Park o meglio, stando al nome ufficiale, retaggio della lunga stagione socialista: “Parco Centrale della Cultura e del Tempo Libero”. Insomma, nel Parco Gorkij di Mosca si fa davvero di tutto: ci si rilassa, per prima cosa, ma chi vuole può praticare ciclismo, pattinaggio, beach volley, ping pong e danza. Questo ovviamente d’estate. D’inverno, invece, gli sport prevalenti diventano pattinaggio su ghiaccio e sci di fondo. Ma non è finita perché oltre alle attività outdoor il parco ospita mostre d’arte, festival culturali, musicali, gastronomici e teatrali. È evidente, perciò, che parliamo di un luogo simbolo della vita moscovita, punto d’aggregazione per turisti e residenti in ogni stagione dell’anno. Da vedere!
11 Galleria Tretyakov
Chi è veramente interessato ad approfondire il genius loci moscovita non può esimersi da una visita alla Galleria Tretyakov. In questo spazio museale, infatti, è ospitata la più grande raccolta di arte russa dal Medioevo alle opere di Chagall e Kandinsky. La galleria è frutto di una donazione dell’imprenditore e filantropo Pavel Tret’jakov che, nel 1892, donò alla città di Mosca la sua collezione privata, oltre alla casa e altre proprietà. Dopo la rivoluzione d’Ottobre la galleria venne nazionalizzata e la collezione ampliata con altre opere espropriate a privati. Oltre alle icone sacre medievali, grande risalto è dato al cosidetto realismo russo. Una tendenza artistica che comincia prima della rivoluzione bolscevica. Già nell’ultimo quarto del XIX secolo diversi artisti, soprattutto pittori, diedero un taglio sociale alle opere rappresentate fondando, da un certo punto in poi, il movimento dei Peredvizhniki. Tra le finalità di quest’avanguardia c’era la diffusione dell’arte oltre i confini di San Pietroburgo e Mosca, le due principali città della nazione. La mission era elevare, attraverso l’arte e l’estetica, la qualità della vita nelle sterminate campagne russe. Principale protagonista di questa corrente fu Vasily Perov cui, non a caso, è dedicata un’intera sala della Galleria Tretyakov.
Galleria Tretyakov che rispetta i seguenti orari di apertura:
Giorni | Orari |
Lun | chiuso |
Mar, Mer, Dom | 10:00 18:00 |
Gio, Ven, Sab | 10:00 21:00 |
Per maggiori informazioni sui prezzi, la storia della galleria e gli innumerevoli artisti ospitati consultare il sito ufficiale: www.tretyakovgallery.ru (disponibile la versione in inglese).
12 Tour della Metropolitana di Mosca
Di cose da fare e vedere in una città come Mosca ce ne sono talmente tante che quelle fin qui elencate sono sufficienti soltanto per un primo approccio coi luoghi. Primo approccio che non può prescindere dalla metropolitana che, oltre a essere di gran lunga il mezzo di trasporto migliore tra quelli a disposizione, è essa stessa un punto di interesse. Le stazioni sono tante e si attestano tutte su livelli di efficienza e decoro piuttosto elevati. Alcune fermate, però, meritano anche dal punto di vista artistico. Marmo, granito, vetrate colorate, dipinti murari, lampadari sgargianti, sculture coi protagonisti della lunga stagione socialista costituiscono la cifra architettonica di stazioni come Mayakovskaya (dove Stalin aveva il proprio rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale); Belorusskaya; Novoslobodskaya; Kievskaya e Komsomolskaya. Quanto ai biglietti magnetici, sono in vendita presso le biglietterie nelle stazioni. Ovviamente per il tour della metropolitana è preferibile acquistare un biglietto multicorsa. Infine nulla vieta di muoversi autonomamente anche se, come tipo di esperienza, forse è meglio affidarsi a un tour organizzato con guida al seguito. Da fare!
13 I dintorni di Mosca
In una vacanza a Mosca (purché, ovviamente, più lunga di un weekend) sta bene dedicare una giornata anche alla classica gita fuori porta. Le scelte a disposizione sono davvero innumerevoli. Tra le tante segnaliamo le due più popolari. La prima, il Monastero della Trinità di San Sergio (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), si trova a circa 80 km da Mosca; la seconda è la cittadina di Suzdal e di chilometri dalla capitale russa ne dista più di 200. Parliamo, in entrambi i casi, di luoghi magnifici. Il Monastero della Trinità di San Sergio (vd. foto) è il centro della spiritualità ortodossa russa. Un luogo circondato da un’aura mistica cui è bene adeguarsi con comportamenti e abbigliamento consoni. Suzdal, invece, è il cuore del cosidetto Anello d’Oro, itinerario di grande interesse turistico che tocca una serie di città di medie e piccole dimensioni a nord di Mosca. L’attrattività di Suzdal è dovuta alla sua architettura medievale. Anche qui alcuni edifici sono sotto tutela UNESCO, per non dire del Cremlino ancora più vecchio di quello moscovita. Considerata la distanza da Mosca e la quantità di cose da vedere è meglio pernottare in loco almeno una notte.
1 Attenzione ai borseggiatori
Valgono per Mosca le stesse precauzioni di qualsiasi altra metropoli mondiale: non girare con molti contanti; non lasciare incustodita la borsa nei luoghi affollati; evitare di portare il portafogli nel taschino posteriore del pantalone; non addentrarsi troppo nelle periferie specie di notte ecc. Per il resto, però, Mosca non solo è una città sicura ma, da qualche anno a questa parte, ha moltiplicato gli sforzi per venire incontro alle esigenze dei turisti. A tal scopo è stata istituita la Polizia Turistica cui è possibile rivolgersi in inglese per farsi aiutare nelle più disparate situazioni: dalla segnaletica stradale, alla storia della città. Quindi, niente paura. Mosca è una città sicura e tutta da scoprire!
2 Evitare di sorridere agli sconosciuti
I moscoviti, ma il discorso può essere esteso ai russi in genere, sono persone molto socievoli in privato (l’ospitalità russa è proverbiale) ma riservati in pubblico. È buona norma perciò evitare eccessiva socievolezza con gli sconosciuti. Esibire comportamenti informali al supermercato, in un ristorante e in qualsiasi altra situazione pubblica ai moscoviti non piace particolarmente. Guai però a confondere quest’atteggiamento con sentimenti di pregiudizio e chiusura. Solo, per entrare in confidenza con qualcuno/a bisogna prima conoscerlo.
3 Occhio al cambio euro rublo in aeroporto
Per gli europei il cambio euro rublo è favorevole. Questo non significa, però, soprassedere sulle commissioni. Per esempio, cambiare euro in un aeroporto russo è più sconveniente che farlo in banca. Certo, in questo caso bisogna mettere in preventivo la fila allo sportello ma, con un po’ di intelligenza, è un’operazione che si può evitare di dover ripetere con frequenza. Basta organizzarsi con una quantità di rubli sufficienti ad affrontare le piccole spese (bibite, souvenir, sfizi vari) mentre per tutto il resto (ristoranti, locali, spese più impegnative) affidarsi alla carta di credito (circuiti Visa e Mastercard). Per fugare qualsiasi ulteriore incertezza, è buona norma chiedere alla reception dell’albergo presso cui si soggiorna a quale banca conviene rivolgersi per il cambio.