Situata a nord della Toscana, Lucca è una città a misura d’uomo: si gira agevolmente a piedi, si mangia molto bene, è circondata da tantissimo verde ed è ricca di storia. A tal riguardo, quel che colpisce maggiormente è proprio la stratificazione urbanistica, architettonica e culturale: si va dalle intatte mura rinascimentali – privilegio che Lucca condivide con pochissime altre città in Italia -, alle tracce architettoniche dal XVI al XIX secolo, senza disdegnare audaci incursioni nella contemporaneità che, oltre a non stonare con l’ambiente circostante, hanno il pregio di vivificare l’immagine della città, liberandola dallo stereotipo di “cartolina”. Oltretutto le origini di Lucca non sono medievali. Al contrario, ci sono tracce di insediamenti celto-liguri, etruschi e soprattutto romani. Ne è prova l’asse viario organizzato attorno ai “decumani” di via Fillungo e via San Paolino-Santa Croce, per non parlare della piazza-anfiteatro e del foro, quest’ultimo intitolato (insieme alla chiesa) all’Arcangelo Michele. Di seguito, passiamo in rassegna le principali attrazioni di Lucca, una lista utile per un primo approccio coi luoghi. Buona lettura.
Lucca
10 cose da fare e vedere a Lucca e 1 da non fare
1 Le Mura di Lucca
Senza ombra di dubbio il simbolo della città, le mura di Lucca rappresentano un unicum in Europa: sono, infatti, tra i rarissimi esempi di fortificazione rinascimentale giunta pressoché intatta fino ai giorni nostri. Costruita tra il 1504 e il 1648 questa cinta muraria è lunga oltre 4 chilometri, per 12 metri di altezza e 30 circa di larghezza. Per fortuna dei lucchesi non ha mai dovuto assolvere alla funzione difensiva per la quale fu concepita: nessun attacco esterno ha minato l’integrità territoriale della città che così ha potuto coltivare con successo senso di appartenza e autonomia ben oltre l’epoca medievale. Da altro punto di vista si potrebbe dire, invece, che lo scopo militare ha funzionato fin troppo bene, proprio nella misura in cui è riuscito a scoraggiare le altrui mire espansionistiche Insomma, un caso riuscito di deterrenza che, proprio perché tale, già a partire dal XIX secolo ha suggerito il cambio di destinazione da bastione difensivo a luogo di socialità e intrattenimento. E infatti, venendo all’oggi, le mura di Lucca ospitano eventi e rassegne di tutti i tipi: dalla musica al giardinaggio passando per le rievocazioni storiche. Da vedere!
2 Duomo di San Martino
Tra le tappe imperdibili di una visita a Lucca, il Duomo di San Martino è un bellissimo esempio di architettura romanica rinascimentale. La facciata è asimmetrica, circostanza dovuta alla necessità di adattare l’edificio alla preesistente torre campanaria, tant’è che proprio l’arcata del porticato a ridosso della torre è visibilmente più piccola delle altre due. Tra le opere di maggior rilievo segnaliamo la statua di San Martino che divide il suo mantello con un povero e il labirinto ispirato al mito di Arianna e Teseo situato su una delle pietre del pilastro addossato alla base del campanile. L’interno, a tre navate e a croce latina, colpisce per il suo sviluppo verticale. Anche qui segnaliamo in particolare due opere: il sarcofago di Ilaria Del Carretto, realizzato da Jacopo della Quercia, e La Madonna in trono col Bambino e santi del Ghirlandaio. Per maggiori informazioni sulla Cattedrale e il campanile, dalla cui sommità – dettaglio non secondario -, si scorge una bellissima vista sulla città, rimandiamo al sito: www.museocattedralelucca.it.
3 Chiesa di San Michele
Insieme al Duomo testé descritto, quella di San Michele è l’altra chiesa simbolo di Lucca. Si trova nell’omonima piazza, dove in epoca romana sorgeva l’antico foro, tanto che il nome completo dell’edificio è appunto San Michele in Foro. A onor del vero Piazza San Michele è rimasta centrale nelle dinamiche politiche, economiche e sociali di Lucca ben oltre l’epoca romana; basti considerare che nel periodo comunale vi si riuniva il Consiglio Maggiore, principale organo legislativo cittadino. Tornando alla chiesa, si tratta di un mirabile esempio di architettura gotico-romanica, con una facciata particolarmente alta sormontata da una statua dell’arcangelo Michele nell’atto di sconfiggere il drago. Da vedere!
4 Piazza dell’Anfiteatro
Dopo il Foro è la volta dell’Anfiteatro. Del resto, in apertura abbiamo accennato alla forte impronta romana di Lucca che, seppure inevitabilmente compromessa nel corso dei secoli, è ancora ben visibile in molte parti della città. Come appunto in Piazza dell’Anfiteatro, la cui valorizzazione è merito di Lorenzo Nottolini (1787 – 1851), a lungo principale architetto del Ducato di Lucca. All’uomo si deve il completo recupero della forma ellittica della piazza dove un tempo si svolgevano gli eventi ludici destinati ai ceti meno abbienti di Luca, la città romana. Oggi, dal punto di vista turistico, Piazza dell’Anfiteatro è l’attrazione principale della città toscana. Non è più un’arena, non è la sede del mercato (pur essendolo stata per diverso tempo) né la piazza più grande della città (il primato va a Piazza Napoleone), ma l’epicentro della movida cittadina, con una ricca offerta di bar, ristoranti e locali per il divertimento di residenti e turisti.
5 Basilica di San Frediano
“La città delle cento chiese“, questo è l’appellativo con cui Lucca è conosciuta in Toscana, in Italia e nel mondo. Nell’impossibilità di descriverle tutte non si può fare a meno di soffermarsi sulle tre più importanti. Di due – il Duomo e San Michele – abbiamo già detto, manca l’ultima e più austera delle tre: la Basilica di San Frediano. Situata a nord-est della città, vicino alle mura, questa chiesa risale al XIII secolo, anche se la prima edificazione voluta dal principe irlandese, poi eremita, e infine vescovo di Lucca, San Frediano (da cui il nome) risale al VI secolo. All’esterno, l’elemento di maggior spicco è senza dubbio il mosaico raffigurante l’Ascensione di Cristo tra Angeli alla presenza degli Apostoli che orna la parte superiore della facciata. Tra le tante opere d’arte che decorano le 3 navate all’interno (da notare le imponenti colonne che suddividono gli spazi) ne segnaliamo due: il fonte battesimale del XII secolo che si trova subito dopo l’ingresso e la Cappella di Santa Zita, la santa lucchese vissuta nel XIII secolo, citata da Dante nella Divina Commedia, e nominata da PIo XIII nel 1955 “protettrice delle domestiche e di tutte le donne addette alla cura della casa”. Per maggiorI informazioni: www.sanfredianolucca.com.
6 Torre Guinigi
Lucca non è solo la “città delle 100 chiese”, è anche la “città delle 250 torri”. O meglio lo è stata, essendone rimaste pochissime. Anche così però, con un minimo sforzo di immaginazione, si può “vedere” la città medievale con la sua imponente cinta muraria e i suoi centinaia di palazzi fortificati, ricavandone quell’idea di inespugnabilità a cui abbiamo accennato in apertura. Venendo all’oggi, delle poche torri rimaste, soltanto due sono visitabili. Una, in particolar modo, è presto assurta a simbolo di Lucca: ci riferiamo alla Torre Guinigi (dal nome della famiglia che ne era proprietaria) che, coi suoi 45 metri, oltre a occupare lo sky line cittadino, è famosa per un dettaglio assai curioso: la presenza di un piccolo bosco di lecci sulla sua sommità. Per vedere il boschetto della torre e, ancor di più per ammirare lo stupendo panorama che si scorge dalla cima, è necessario salire circa 240 gradini ma, al netto della fatica, ne vale assolutamente la pena. Poco distante, la seconda torre a cui abbiamo accennato: si chiama Torre delle Ore perché alla sommità custodisce un grande orologio meccanico del XVII secolo, perdipiù ancora funzionante. Da vedere!
7 Palazzo Mansi
Dopo chiese e torri è la volta dei musei. Uno, in particolare: Palazzo Mansi. Venduto allo Stato nel 1963 e adibito a Museo Nazionale nel 1977, questo palazzo nobiliare del ‘600 ospita al primo piano una Pinacoteca formata da 83 dipinti tutti realizzati tra XVI e XVIII secolo. Di questi, il più famoso è il Ritratto di giovinetto del Pontormo raffigurante il giovane Alessandro De’ Medici. Non solo Pontormo. Sono presenti quadri del Tintoretto, di Beccafumi, Salvator Rosa, Luca Giordano, come pure dipinti di scuola francese e fiamminga. Insomma, una finestra culturalmente rilevante sull’arte che impreziosice ancor di più la visita di Lucca. Per maggiori informazioni consultare il sito: www.luccamuseinazionali.it.
8 Puccini Museum
Tra le tappe obbligate di una visita a Lucca c’è sicuramente la casa natale di Giacomo Puccini. Si trova all’interno delle Mura, in Corte San Lorenzo, e dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso è stata adibita a museo con l’esposizione di cimeli, spartiti, ricordi personali e altro del grande compositore toscano. Oltre al valore testimoniale dell’esposizione c’è quello affettivo: Puccini, infatti, fu sempre molto affezionato alla casa di Lucca, al punto da riacquistarla non appena ne ebbe la possiiblità, dopo che alla morte della madre, a malincuore, insieme ai fratelli, era stato costretto alla vendita. Dunque un legame viscerale verso l’abitazione in cui aveva trascorso infanzia e prima giovinezza e dove, aspetto più importante, aveva assimilato i primi rudimenti musicali che in seguito l’avrebbero portato al successo. Per maggiori informazioni www.puccinimuseum.org.
9 Eventi a Lucca
In apertura abbiamo fatto genericamente cenno ad audaci incursioni nella contemporaneità: ci riferiamo in particolare alla scena artistico-culturale di Lucca che, a dispetto delle ridotte dimensioni, è palcoscenico di diversi festival internazionali. Due su tutti gli altri: il Lucca Comics & Games, a cavallo dei mesi di ottobre e novembre, e il Lucca Summer Festival, nel mese di luglio. Due eventi che garantiscono alla città un notevole afflusso di visitatori: nel primo caso, si tratta di un festival per appassionati di fumetti, giochi, videogiochi, fantascienza, da tempo primo in Europa nel suo genere; nel secondo, invece, di un festival col meglio della musica rock e pop contemporanea. Dalla fine degli anni ’90 sono passati da Lucca artisti del calibro di Bob Dylan, Elton John, David Bowie, fino all’evento clou del concerto dei Rolling Stones del 2017 (vd. foto) che eccezionalmente si svolse nel mese di settembre. Menzione a parte, infine, per il Lucca Classic Music Festival nei mesi di aprile e maggio, e il Lucca Film Festival, tra settembre e ottobre. Insomma, una città di provincia ma con una vita culturale di livello europeo. Da non perdere!
10 I dintorni di Lucca
Viareggio e Forte dei Marmi: bastano queste due località, entrambe in provincia di Lucca, per capire che i “dintorni” meritano quanto la città. Ovviamente c’è molto altro da vedere: dalla Piana di Lucca, in particolare il comune di Altopascio, snodo fondamentale della via Francigena; a Barga, piccolo comune della Valle del Serchio, qualche anno fa ai primi posti nella speciale classifica dei borghi più belli d’Italia (vd.foto). Non è finita perché ci sono la Versilia che certo non finisce con Forte dei Marmi, e i comuni della Garfagnana. Tutto a meno di un’ora d’auto dalla città. Provare per credere!
1 Venire una settimana
Una vacanza a Lucca non presenta controindicazioni. L’unica, ma si tratta di trovare il pelo nell’uovo, ha a che fare con la durata del soggiorno. Si può decidere di visitarla in un giorno, magari nell’ambito di un tour più esteso della Toscana; oppure si può decidere di farne la base esclusiva della propria vacanza. In quest’ultimo caso un weekend o un ponte durante l’anno sono più che sufficienti.