12 cose da fare e vedere a Napoli e 3 da non fare
Napoli
Napoli, la capitale del Sud Italia, la città del Vesuvio, la patria della pizza, la protetta di San Gennaro è … Continua
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Come per il trasbordo alla Grotta Azzurra, appena sbarcati a Marina Grande trovate tutte le informazioni per il giro dell’isola in barca. Le formule sono diverse: dal tour organizzato, pensato prevalentemente per il turista di un giorno, al noleggio (con conducente) di
motoscafo e laser. Ad ogni modo, il giro dell’isola è un “must” per chiunque visiti Capri.
Fare un bagno, poi, in prossimità dei Faraglioni e della Grotta Azzurra è un’esperienza
bellissima. Più che raccontarla, bisogna viverla!
È dalla seconda metà dell’Ottocento che Capri è una località turistica di livello internazionale. Sull’isola accorrevano – e accorrono ancora – da tutto il mondo: dalla Germania e l’Inghilterra soprattutto, ma anche dalla Russia e dagli Stati Uniti. Personaggi famosi, uomini di cultura ma anche tanti giovani nordeuropei che approdavano sull’isola per le virtù benefiche del clima mediterraneo. Ovvio che a un certo punto sia sorta la necessità di garantire degna sepoltura anche a persone di diverso credo religioso (anglicani, ebrei, ortodossi ecc.). Un’esigenza soddisfatta nel 1878, grazie alla sensibilità di Ignazio Cevio, padre del più famoso Edwin che, dopo il lascito paterno, donò alla “causa” altri seicento metri quadri del proprio terreno. Nel cimitero acattolico di Capri sono sepolte oggi 204 persone. Tra queste, lo scrittore inglese Norman Douglas, famoso per “Vento del Sud” (“South Wind” in inglese) romanzo del 1917 che ebbe vasta eco internazionale. Tra l’altro, la trama si svolge a “Nepente”, un’isola immaginaria del Mediterraneo che altro non è che la trasposizione letteraria dell’amata Capri.
Orario di visita 8.00-19.00
Festivi: 7.00-12.00
Ingresso libero
Con i suoi 589 metri sul livello del mare, Monte Solaro è la vetta più alta dell’isola. Il modo più semplice e comodo di arrivarci è la seggiovia che si trova in piazza Vittoria ad Anacapri. Il panorama abbraccia i due golfi di Napoli e Salerno, l’isola d’Ischia e, ça va sans dire, i mitici Faraglioni. Volendo, si può salire anche a piedi (uno dei sentieri parte dal viale di Villa San Michele), opzione che però è più consigliabole per la discesa, senz’altro meno faticosa e alla portata di tutti.
Villa San Michele si trova ad Anacapri, a circa 300 metri sul livello del mare. Opera del medico svedese Axel Munthe, la villa da molti anni è adibita a museo. Museo che ospita moltissimi reperti di età romana (colonne, vasi, marmi ecc.) personalmente scovati da Munthe in giro per l’isola, insieme ad altre opere d’arte appartenute o donate in vita all’uomo.
Per gli orari, i prezzi e le modalità di visita di Villa San Michele clicca qui.
Via Tragara è il naturale proseguimento della passeggiata di via Camerelle. La strada termina con un stupendo belvedere che regala uno degli scorci più belli di Capri. I Faraglioni, a differenza della prospettiva dai Giardini di Augusto, sono così vicini che sembra di poterli toccare. A destra, invece, ci sono le case di Capri abbarbicate sui pendii, il Monte Solaro e la baia di Marina Piccola. Sotto il belvedere Tragara c’è la meravigliosa strada (775 gradini!) che porta all’Arco Naturale e Pizzolungo. Percorrendo il sentiero si scorge, perfettamente inserita nella rigogliosa macchia mediterranea di questo tratto di costa, la villa di Curzio Malaparte, capolavoro dell’architettura razionalista del ‘900.
I Giardini di Augusto sono una tappa irrinunciabile per chiunque voglia uno foto con lo sfondo dei Faraglioni, i famosissimi scogli di Capri. Da aprile ad ottobre la visita costa un euro. Affollati tutto il giorno, è preferibile visitarli al mattino e la sera. C’è minor affluenza e sono i momenti della giornata che regalano le foto migliori. Sotto i Giardini di Augusto c’è la splendida Via Krupp, la strada tutta tornanti “capriccio” dell’industriale tedesco Friedrich Alfred Krupp. Purtroppo, a causa del rischio smottamenti, è quasi sempre chiusa e perciò la si può ammirare solo dai Giardini di Augusto.
Dal Quisisana a via Tragara, Camerelle è la strada dello shopping di Capri. Siamo a livelli altissimi e, va detto, economicamente inaccessibili ai più. Anche solo passeggiare, però, ha il suo perché: l’eleganza, la pulizia e la compostezza di tutte le attività di questa strada non lasciano indifferenti i migliaia di turisti che quotidianamente sbarcano sull’isola.
La chiesa di Santo Stefano è la parrocchia più grande di Capri. Originariamente dedicato a Santa Sofia, l’edificio è stato progettato dall’architetto napoletano Francesco Antonio Picchiatti per recuperare l’antico convento benedettino del ‘500 di cui rimane solo il campanile che affaccia sulla piazzetta. All’interno della chiesa, ex cattedrale, è inoltre custodita la statua di San Costanzo, protettore dell’Isola.
La tappa in Piazzetta è (quasi) un obbligo. Vi consigliamo, però, di non starci molto. Giusto il tempo di un caffè (o un aperitivo), uno sguardo al panorama, qualche fotografia agli scorci tutt’attorno e poi via nei vicoli e le stradine di Capri. Un caffé al tavolo costa circa cinque euro; per un drink, invece, ce ne vogliono circa dieci, euro più euro meno.
Appena sbarcati sul porto di Marina Grande, sono ben visibili le indicazioni per le barche che effettuano il trasbordo alla grotta più famosa del mondo. Le opzioni sono due: una è il giro dell’isola con sosta e visita alla Grotta Azzurra; l’altra è il passaggio diretto. Giunti sul posto (previo pagamento di un altro biglietto) occorre passare sui tradizionali gozzi a remi che accompagnano i turisti nel blu di questo meraviglioso anfratto tutelato dal Ministero dei Beni Culturali.
Capri, la “regina di roccia” di Pablo Neruda, da sempre è associata a un turismo glamour e d’élite. Una fotografia … Continua
Poco distante dalla Chiaolella, al termine della salita di Santa Margherita Vecchia, c’è l’isolotto di Vivara. Una virgola di macchia mediterranea in mezzo al Golfo di Napoli che, dopo essere stata al centro di un lungo e complesso contenzioso, si avvia a essere di nuovo fruibile. Ovviamente, trattandosi di un gioiello naturalistico di inestimabile valore le visite avvengono in gruppi contingentati e secondo precise linee guida consultabili sul sito del comune di Procida (qui).
Procida è ben collegata da un efficiente servizio di minibus che fa base in prossimità della chiesa di San Giovanni Battista. Il consiglio è prendere una delle linee dirette alla Chiaiolella, frazione turistica celebre per la spiaggia, il porticciolo e i ristoranti specializzati nella cucina marinara.
Marina Grande “Sent’Co” come la chiamano i procidani è la prima cartolina che accoglie i turisti appena arrivati sull’isola. Un luogo strategico a cui non manca nulla: spiaggia, bar, ristoranti e lo stazionamento dei pullmann.