Situata nel nord del Belgio, a circa 40 km da Bruxelles, nella regione delle Fiandre, Anversa è una città che intreccia secoli di storia, innovazione economica e vivacità culturale. Secondo leggenda il suo nome deriva dalla storia del gigante Druon Antigoon e del soldato romano Silvio Brabone. Quest’ultimo dopo aver sconfitto il gigante in combattimento ne gettò la mano nel fiume Schelda: da qui il termine “Handwerpen” che in olandese significa, appunto, “gettare la mano”. Leggende a parte, Anversa è stata un importante centro commerciale grazie alla sua posizione strategica sul fiume Schelda, che la collega al Mare del Nord. Nel XVI secolo, divenne uno dei porti più importanti d’Europa, specializzato nel commercio di tessuti, spezie, vini e metalli preziosi. Tuttavia, la città visse un periodo di declino dopo il 1585, con la chiusura del fiume Schelda durante la Guerra degli Ottant’Anni, che dirottò il commercio verso Amsterdam. La rinascita arrivò con Napoleone che riconobbe l’importanza strategica del porto e ne promosse l’espansione. Oggi, il porto di Anversa è il secondo più grande d’Europa e un pilastro dell’economia belga. Non è finita perché Anversa merita anche sotto il profilo architettonico. Da vedere le piazze storiche, come la Grote Markt, le case delle corporazioni, la Cattedrale di Nostra Signora, la Stazione Centrale, considerata una delle più belle del mondo, e il Museo MAS, che unisce storia e modernità. Alla fama della città contribuiscono pure il Quartiere dei Diamanti, centro globale per la lavorazione e il commercio di pietre preziose e il Quartiere della Moda che negli anni ’80 del secolo scorso ha proiettato Anversa sulla scena creativa internazionale soprattutto grazie al lavoro di un gruppo di stilisti nell’ambiente noti come i “Sei di Anversa” (“Antwerp Six”). In definitiva Anversa è una città cosmopolita, con una composizione etnica assai diversificata: marocchini, ebrei ortodossi, indiani e asiatici arricchiscono il panorama culturale e gastronomico della città. La vita notturna è vivace, con bar e locali che si snodano lungo il fiume e nei quartieri centrali, rendendola una meta attraente per giovani e viaggiatori. Di seguito il nostro elenco di cose da fare e vedere ad Anversa, un primo canovaccio utile per familiarizzare con la città belga. Buona lettura.
Anversa
10 cose da fare e vedere ad Anversa e 1 da non fare
1 Cattedrale di Nostra Signora di Anversa
La Cattedrale di Nostra Signora di Anversa si erge nel cuore della città, a pochi passi dalla Grote Markt. La sua facciata, riccamente decorata con pinnacoli e sculture, riflette la maestria degli artigiani gotici dell’epoca (XIII – XVI secolo). Delle due torri previste, solo la torre principale è stata completata: coi suoi 123 metri, è la più alta del Belgio e tra le prime 20 in Europa, non a caso sotto tutela UNESCO. L’interno, con sette navate ampie e luminose, è illuminato da magnifiche vetrate istoriate. Sulla destra della navata centrale, il celebre pulpito barocco di Michiel van der Voort, sorretto da quattro figure femminili allegoriche che rappresentano i continenti Europa, Asia, Africa e America a simboleggiare l’universalità del messaggio cristiano. L’intero edificio è pervaso dal genio di Peter Paul Rubens (1577-1640), con opere come la “Deposizione dalla Croce” e l’”Innalzamento della Croce”. Un tocco contemporaneo è dato dal dipinto “Paradise” dell’artista Jan Fabre (classe 1958). La cattedrale è un perfetto esempio di gotico brabantino, caratterizzato da slancio verticale, decori raffinati e una grande attenzione per l’equilibrio tra bellezza e funzionalità. Un luogo imperdibile per scoprire la storia dell’arte e dell’architettura della città. Da vedere!
2 La Grote Markt di Anversa
Cuore pulsante della città, a pochi passi dalla Cattedrale di Nostra Signora e a breve distanza dal fiume Schelda, la Grote Markt (“Mercato Grande”) ha una caratteristica forma triangolare, circondata da edifici storici che raccontano secoli di tradizioni fiamminghe. Al centro spicca la celebre Fontana del Brabo, realizzata nel 1887 dallo scultore belga Jef Lambeaux. La fontana celebra la leggenda di Silvio Brabone, il soldato romano dalle cui gesta deriverebbe – come già accennato in apertura – il nome della città. Uno degli edifici principali della Grote Markt di Anversa è il Municipio (Stadhuis), magnifico esempio di architettura rinascimentale fiammingo-italiana, costruito nel XVI secolo. La sua facciata, ornata da stemmi, statue e bandiere, riflette la ricchezza e l’importanza politica della città durante il periodo d’oro dei commerci. Ad arricchire ulteriormente la piazza ci sono poi le splendide Case delle Corporazioni: anche se si tratta di ricostruzioni del XIX secolo sono coerenti con lo stile originario delle abitazioni medievali, e soprattutto sono anch’esse simbolo della potenza economica delle antiche gilde cittadine (bottai, arcieri, conciatori ecc.). I loro alti frontoni, le dorature e le decorazioni scolpite rappresentano un patrimonio architettonico davvero unico nel suo genere. Durante l’inverno, e in particolare nel periodo natalizio, la Grote Markt di Anversa si trasforma in un luogo magico: la piazza ospita il tradizionale mercatino di Natale, illuminato da migliaia di luci, con bancarelle che offrono artigianato locale, dolciumi e prelibatezze fiamminghe. Un grande albero di Natale e una pista di pattinaggio aggiungono un’atmosfera incantata, rendendo questo luogo un’attrazione imperdibile per residenti e turisti. Da non perdere!
3 Il Castello di Anversa (Het Steen)
Il Castello di Anversa, o Het Steen, è uno dei simboli più affascinanti della città, situato a breve distanza dal centro storico sulla sponda destra del fiume Schelda. La sua posizione strategica lungo il fiume non è casuale: fu scelto per garantire il controllo sui traffici fluviali e difendere Anversa dalle incursioni nemiche. Le origini del castello risalgono al XIII secolo, quando venne costruito come parte delle mura difensive cittadine. L’edificio medievale aveva una struttura più compatta e semplice, ma nel corso del XVI secolo, sotto il regno di Carlo V, venne ampliato e arricchito con elementi rinascimentali, trasformandosi in un edificio più monumentale e decorativo. Questo contrasto tra le epoche è ancora visibile oggi grazie ai materiali utilizzati: le pietre calcaree delle fondamenta medievali si alternano alle pietre arenarie introdotte nei lavori rinascimentali, rivelando le stratificazioni storiche e costruttive del castello. Il castello fu a lungo utilizzato come prigione, una funzione che ricoprì fino al XIX secolo. Durante questa fase, Het Steen divenne un luogo temuto e simbolo di austerità, un passato che contribuisce ancora oggi al suo fascino enigmatico. Nel Novecento, il castello subì ulteriori restauri e venne trasformato nel Museo Nazionale della Navigazione (1952-2008), dedicato al rapporto storico tra Anversa e il fiume Schelda. Recentemente, Het Steen è stato ulteriormente rinnovato e oggi ospita un centro turistico e culturale moderno, che combina mostre interattive, eventi e spazi dedicati alla storia della città. All’ingresso del castello domina la scena la statua di Lanfe Wapper, gigante leggendario del folklore fiammingo (vd. foto). Insomma, Het Steen è una tappa imprescindibile per chiunque voglia scoprire il genius loci di Anversa che passa – come già detto – dal legame profondo col fiume Schelda. Da vedere!
4 La casa di Rubens ad Anversa
La Casa Museo di Rubens (Rubenshuis), situata nel cuore del centro storico di Anversa a soli dieci minuti a piedi dalla Grote Markt, è un luogo che combina arte, storia e architettura. Acquistata nel 1610 dal celebre pittore fiammingo Pieter Paul Rubens, la dimora fu trasformata in una residenza unica, ispirata alle sue esperienze in Italia, dove aveva vissuto a Mantova, Genova e Roma. Rubens ampliò la casa con un tocco “italiano”, ispirandosi ai palazzi nobiliari genovesi, e vi aggiunse un cortile interno, un elegante portico barocco e un padiglione affacciato su un giardino formale. Nel Settecento, la casa subì profonde modifiche strutturali che ne alterarono l’aspetto originale. Tuttavia, un importante restauro conservativo realizzato nel 1937 restituì al complesso parte del suo splendore, con il recupero di elementi chiave come il portico barocco e il padiglione del giardino, riportando in vita l’idea architettonica di Rubens. Oggi, la Casa Museo ospita una preziosa collezione d’arte, che include opere del maestro e dei suoi allievi, offrendo uno sguardo affascinante sulla vita e sulla bottega di Rubens. La sua eredità artistica permea l’intera città di Anversa, visibile anche nei suoi capolavori conservati nella Cattedrale di Nostra Signora e in altri luoghi simbolo. La Casa Museo guarda ora al futuro, con un ambizioso progetto di ristrutturazione e ampliamento che sarà completato entro il 2030. Questo intervento migliorerà l’esperienza dei visitatori, arricchendo gli spazi espositivi e introducendo tecnologie innovative per far rivivere la storia e l’arte del grande maestro fiammingo. Visitare la Casa Museo di Rubens significa immergersi nell’universo creativo e personale di uno dei più grandi artisti del Barocco, in un contesto architettonico unico che celebra il dialogo tra tradizione fiamminga e influenze italiane. Per approfondire: rubenshuis.be.
5 Museo Aan de Stroom di Anversa
Il Museo Aan de Stroom (MAS), uno degli edifici più iconici di Anversa, sorge a circa 15 minuti a piedi dal centro città, nel quartiere moderno dell’Eilandje, proprio lungo il fiume Schelda. La sua posizione strategica riflette il legame indissolubile tra Anversa e il suo ruolo storico di città portuale e crocevia culturale. La sua architettura è unica e sorprendente. Progettato dagli architetti dello studio olandese Neutelings Riedijk, l’edificio si sviluppa in 10 piani, caratterizzati da un’alternanza tra pietra arenaria rossa e grandi vetrate ondulate, che creano un gioco di luci e riflessi straordinario. La facciata, visibile da lontano, evoca un movimento verticale che richiama i container del porto, rendendo l’edificio un simbolo perfetto del dinamismo e della modernità della città. All’interno del MAS, il visitatore intraprende un viaggio attraverso “il presente, il passato e il futuro di Anversa nel mondo”, una mission ben espressa anche dalla frase del museo: “Nel MAS conosci Anversa nel mondo e il mondo di Anversa“. L’identità portuale della città è al centro del percorso espositivo, che esplora come Anversa sia stata plasmata dalla navigazione, dal commercio e dagli scambi culturali, ma anche come il suo porto l’abbia resa una protagonista globale. Le collezioni del MAS testimoniano questa profonda connessione. Oggetti come navi storiche, mappe antiche, strumenti di navigazione e opere d’arte narrano le vicende economiche e sociali legate al porto, mostrando come Anversa abbia costruito il suo successo guardando oltre i confini locali. Le esposizioni, sia permanenti che temporanee, intrecciano il passato con prospettive contemporanee, creando un dialogo continuo tra il locale e il globale. Uno dei momenti più emozionanti della visita è la terrazza panoramica, situata all’ultimo piano, che regala una vista mozzafiato sulla città, il porto e il fiume Schelda. Da qui si può ammirare l’armoniosa fusione tra architettura storica e moderna, mentre il flusso delle acque del fiume ricorda costantemente la centralità del porto nella vita della città. Insomma il MAS è un luogo che racconta storie e invita a riflettere sull’identità della città come crocevia di culture e mondi. Imperdibile per chi vuole cogliere l’essenza di questa città vibrante e cosmopolita. Per saperne di più: mas.be.
6 Museo Plantin-Moretus di Anversa
Poco distante dal centro storico di Anversa, il Museo Plantin-Moretus è uno dei luoghi più affascinanti e autentici della storia culturale europea. Questo museo non è solo una celebrazione della tipografia, ma un simbolo dell’importanza di Anversa come capitale culturale nel XVI secolo, quando rivaleggiò con città come Parigi e Venezia nel plasmare il panorama dell’editoria e della diffusione del sapere. Christophe Plantin, stampatore francese trasferitosi ad Anversa, fondò qui nel 1555 la sua officina editoriale, trasformando la città in un polo internazionale della stampa. Il suo lavoro fu proseguito e ampliato dal genero Jan Moretus, che consolidò l’eredità familiare. Per oltre tre secoli, questa casa editrice non solo mantenne le sue radici nello stesso edificio, ma rimase anche legata alla stessa famiglia, un caso unico al mondo. Il complesso casa-laboratorio-museo Plantin-Moretus incarna questo straordinario connubio di tradizione, innovazione e continuità, conservando i luoghi originali dell’attività tipografica, i macchinari – tra cui le due presse da stampa più antiche al mondo – e una collezione di documenti rari. Tra i suoi tesori si trovano la monumentale Bibbia Poliglotta, atlanti, manoscritti e oltre 30.000 volumi che testimoniano la centralità di Anversa nel circuito editoriale europeo. L’edificio stesso, con i suoi eleganti saloni rinascimentali e il cortile fiorito, è parte integrante di questa esperienza. Non sorprende perciò che il Museo Plantin-Moretus sia stato il primo museo al mondo a entrare nel 2005 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Questo riconoscimento sottolinea la sua autenticità, conservata attraverso i secoli grazie a un rispetto meticoloso per i luoghi, gli oggetti e la storia della famiglia. Insomma il Museo Plantin-Moretus racconta una storia di eccellenza, innovazione e passione. Un’esperienza imperdibile per chiunque voglia comprendere il ruolo di Anversa nella storia europea. Per maggiori informazioni: museumplantinmoretus.be.
7 Quartiere dei Diamanti di Anversa
Tra Rotterdam e Amburgo, Anversa è il secondo porto d’Europa per importanza e il primo hub mondiale per il commercio dei diamanti, un settore che ha plasmato la città per secoli. Il Diamond District, situato a pochi passi dalla Stazione Centrale (vd. prossimo punto), è il cuore pulsante di questa attività, dove la tradizione artigianale e il commercio internazionale si intrecciano. Proprio qui, tra le strade di Hoveniersstraat, Pelikanstraat e Rijkstraat, si concentrano laboratori, negozi e uffici specializzati. Il commercio di diamanti ha radici profonde ad Anversa, che nel XVI e XVII secolo si affermò come il centro della lavorazione dei diamanti, grazie all’abilità nel tagliare pietre di qualità inferiore e renderle straordinariamente preziose. La città si trovò in competizione con Amsterdam, che, con il suo ruolo crescente nel commercio globale, divenne il centro finanziario per lo scambio delle pietre grezze. Mentre Amsterdam si concentrava sugli affari finanziari, Anversa consolidava il suo primato nell’arte del taglio dei diamanti, mantenendo una posizione dominante che dura ancora oggi. Il Diamond District è anche strettamente legato alla comunità ebraica ortodossa, che ha avuto un ruolo fondamentale nel consolidamento del commercio di diamanti ad Anversa. Questa comunità ha portato avanti una tradizione che oggi continua a prosperare nel quartiere. Un episodio che ha segnato la recente storia del distretto è la celebre rapina del 2003, quando una banda di ladri italiani riuscì a sottrarre diamanti per oltre 100 milioni di euro, in uno dei colpi più audaci mai realizzati. L’evento, che ha avuto ampio risalto mediatico, ha ispirato film e documentari, aggiungendo un tocco di leggenda al quartiere. Per visitare il Diamond District, il momento migliore è durante la settimana, evitando il sabato, quando molti negozi sono chiusi. Durante i giorni feriali, il distretto è animato da una continua attività commerciale, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nell’atmosfera unica di uno dei centri più importanti al mondo per il commercio di diamanti.
8 Stazione Centrale di Anversa
La Stazione Centrale di Anversa (Antwerpen-Centraal), costruita tra il 1895 e il 1905 con il sostegno del re Leopoldo II, noto per la sua passione per la modernizzazione del paese, è un capolavoro architettonico che unisce elementi del Rinascimento, del Barocco e dell’Art Nouveau belga. La maestosa cupola della stazione, progettata dall’architetto Louis Delacenserie, si erge a 75 metri di altezza, offrendo una vista spettacolare sull’intera struttura. La sua imponente presenza è un omaggio all’architettura classica, integrando armoniosamente gli stili storici con le esigenze moderne. Sotto la cupola, la stazione ospita una straordinaria volta in ferro alta 44 metri, progettata dall’ingegnere Clement Van Bogaert. Questa struttura ingegneristica, all’epoca una vera e propria prodezza, è composta da una serie di archi in acciaio che sostengono il tetto in vetro, creando un’atmosfera luminosa e ariosa. Nel corso del XX secolo, la stazione ha subito un importante progetto di ristrutturazione, completato nel 2009, che ha restituito alla struttura il suo splendore originale, pur integrando le necessità moderne. Questo intervento ha permesso di preservare l’integrità storica dell’edificio, garantendo al contempo funzionalità e comfort ai viaggiatori. Nel 2011, la stazione è stata insignita del Premio del patrimonio culturale dell’Unione europea da Europa Nostra, riconoscendo il suo valore architettonico e culturale. Europa Nostra è una federazione che promuove la conservazione del patrimonio culturale in Europa, fungendo da lobby per la protezione e valorizzazione dei beni culturali. All’interno e sulle facciate della stazione, si trovano numerose statue allegoriche che rappresentano diverse città e regioni, simbolizzando l’importanza di Anversa come nodo di collegamento tra diverse culture e territori. Dal 2012, un’illuminazione pubblica speciale valorizza i dettagli architettonici della stazione, creando suggestivi giochi di luce che esaltano la bellezza della struttura, soprattutto di sera. Questa illuminazione mette in risalto le linee eleganti e le decorazioni, offrendo uno spettacolo visivo che incanta residenti e visitatori. Visitare la Stazione Centrale di Anversa significa immergersi in un ambiente che fonde storia, arte e ingegneria, offrendo un’esperienza unica che testimonia la ricchezza culturale e architettonica della città.
9 Quartiere della Moda di Anversa
Partendo dalla Stazione Centrale di Anversa, celebre “Cattedrale delle stazioni”, si raggiunge in pochi minuti il cuore del Quartiere della Moda, un’area vibrante che si snoda lungo vie come Nationalestraat, Kammenstraat e Schuttershofstraat. Questo quartiere è diventato un simbolo della creatività e dell’eleganza internazionale, grazie al contributo dei celebri “Sei di Anversa”, già citati in apertura, che hanno trasformato la città in un epicentro della moda globale. Qui si intrecciano storia e avanguardia, lusso e accessibilità. Tra boutique di alta moda, atelier di stilisti emergenti e negozi di pret-à-porter, il Fashion District offre un’esperienza adatta a ogni tipo di visitatore. Non è solo un luogo per chi cerca il lusso: accanto ai grandi marchi internazionali, si trovano concept store e spazi creativi che abbracciano una vasta gamma di stili e fasce di prezzo, rendendo il quartiere inclusivo e variegato. Passeggiare nel Quartiere della Moda non significa soltanto fare shopping, ma immergersi in un’atmosfera unica, dove design e cultura si incontrano. La vicinanza al Quartiere dei Diamanti crea un’affascinante continuità tra l’artigianato della tradizione e l’innovazione della moda contemporanea, due volti della stessa città ricca di storia e stile. Insomma, il Fashion District di Anversa è il cuore creativo della città, perfetto per appassionati di moda e curiosi. Qui passato e futuro si incontrano, raccontando il motivo per cui Anversa è un riferimento nel mondo del design. Da vedere!
10 Lo Zoo di Anversa
Lo Zoo di Anversa (Zoo Antwerpen), fondato nel 1843, è una delle strutture più antiche d’Europa e ha da sempre giocato un ruolo importante nella storia della città. La sua origine è legata in parte al periodo coloniale belga, che ha favorito l’importazione di animali esotici. La posizione dello zoo, a pochi passi dalla Stazione Centrale, lo rende facilmente accessibile per i turisti e perfetto per una visita che unisce il fascino naturalistico alla modernità urbana. La struttura si estende su una superficie di 10 ettari e ospita una vasta gamma di specie provenienti da tutto il mondo. Tra le sue aree, si possono ammirare giaguari, tigri, gorilla, giraffe, elefanti, orsi polari e una vasta varietà di uccelli esotici. Lo zoo è anche impegnato nella conservazione delle specie a rischio, attraverso il suo Centro per la Ricerca e la Conservazione (CRC), che si occupa di progetti legati alla protezione degli animali e alla gestione degli allevamenti, oltre a fornire informazioni pratiche per la gestione degli zoo a livello internazionale. Visitarlo è un’ottima esperienza turistica per famiglie, offrendo una pausa piacevole e istruttiva, soprattutto dopo la visita dei numerosi musei e dei quartieri storici della città. Per chi cerca una leggera distrazione immersa nella natura, lo Zoo di Anversa rappresenta un’opportunità ideale per trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta e scoprire il mondo animale in modo coinvolgente. Per saperne di più: zooantwerpen.be.
1 Occhio alle trappole per turisti
Il tema delle “trappole per turisti” è un argomento ricorrente nei nostri articoli e riguarda quei ristoranti, bar, locali e negozi situati nelle zone più frequentate dai visitatori, spesso caratterizzati da prezzi elevati rispetto alla qualità offerta. Anche ad Anversa, come in molte altre città, è importante prestare attenzione ai locali del centro, ma questo non significa doverli escludere a priori. Al contrario, il modo migliore per godersi un’esperienza autentica è consultare recensioni aggiornate e affidabili o, meglio ancora, seguire i consigli di chi vive in città, purché imparziali e non condizionati da interessi personali.