Toscana

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10 cose da fare e vedere in Toscana e 2 da non fare

La Toscana è una delle regioni italiane più affascinanti, grazie all’immenso patrimonio storico, culturale e naturalistico che la caratterizza. Oltre al capoluogo Firenze, la città dell’arte per antonomasia, presenta nella suddivisione amministrativa nove province: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa e Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, ognuna delle quali scrigno di bellezze.

Contornata dalla catena appenninica, annovera tra le montagne più alte il Monte Prado, il Monte Giovo e il Monte Rondinaio, ma il territorio è in gran parte collinare. I quasi 400 chilometri di coste del territorio della terraferma sono invece principalmente pianeggianti e sabbiose, bagnate a nord dal Mar Ligure e a sud dal Mar Tirreno.

Molte delle spiagge toscane si trovano in Versilia (provincia di Lucca), nel grossetano, nel livornese e nell’Arcipelago Toscano, che è formato da sette isole maggiori (Elba, Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e Gorgona) e da altre minori, tra cui Palmaiola, Cerboli e le Formiche di Grosseto.

È d’obbligo, però, operare una selezione di cose attraenti da fare e vedere in Toscana, che altrimenti risulterebbero tantissime, e mettere al primo posto l’inestimabile capitale artistico-culturale (per poi passare anche a svaghi più “terreni”, che pure rivestono la loro importanza). Vediamo come e perché.

1 Centro storico di Firenze

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Una passeggiata per il centro storico di Firenze, che è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità (e non a caso), dovrebbe avere come prima tappa Piazza del Duomo, perché bisogna innanzitutto visitare la cattedrale metropolitana di Santa Maria del Fiore, il cosiddetto Duomo di Firenze, con la cupola del Brunelleschi che è la più grande, in muratura, del mondo, e il campanile di Giotto. Come se non bastasse, dirimpetto (Piazza San Giovanni) si trova il Battistero di San Giovanni Battista, con le sue tre serie di porte in bronzo. All’interno, entrambi gli edifici traboccano di arte sacra.

La Basilica di Santa Croce, nell’omonima piazza dove vengono ancora svolti (a giugno) incontri di calcio storico fiorentino, è un altro monumento simbolo del Belpaese. La chiesa francescana, di stile gotico, presenta al suo interno opere di Giotto e Cimabue, e le tombe di Michelangelo, Machiavelli, Galileo. Nei paraggi, sono ubicati negozi di tipiche creazioni artigiane in pelle.

Palazzo Vecchio, la costruzione del trecento che ospitò in passato Cosimo I de’ Medici, e che è stata sede del governo all’epoca di Firenze capitale italiana, attualmente è la sede comunale. E nelle sale del museo interno si trovano sculture come il Genio della Vittoria, di Michelangelo Buonarroti, Giuditta e Oloferne, di Donatello, e pitture del Bronzino. Accanto al palazzo, sempre in Piazza della Signoria, altre straordinarie opere scultoree sono visibili nella Loggia della Signoria, come il Perseo con la testa della Medusa, di Benvenuto Cellini e il Ratto delle Sabine del Giambologna. Poco distante, c’è il piazzale della Galleria degli Uffizi, il luogo quasi magico dove è possibile ammirare le collezioni delle opere di Raffaello e Botticelli, e opere di Giotto, Tiziano, Caravaggio, Leonardo Da Vinci. Insomma, quanto basta per restare esterrefatti, ancor prima di vedere il David nel museo michelangiolesco della Galleria dell’Accademia a via Ricasoli.

Nel centro storico c’è questo ed altro ancora di quella che è l’eredità artistica e culturale non solo fiorentina, ma nazionale. Si segnala, inoltre, per gli appassionati, il simpatico mercatino che quotidianamente anima la non lontana Piazza San Lorenzo.

Se poi volete trascorrere più tempo in città, potrebbe tornarvi utile l’articolo che illustra 12 cose da fare e vedere a Firenze.

2 Maremma

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La Maremma toscana è un’area costiera senza eguali, pianeggiante e in parte collinare, che può essere suddivisa in Maremma Livornese (anche detta Pisana), tra Piombino e il fiume Cecina, e Maremma Grossetana, tra il Golfo di Follonica, dove si trovano le stupende spiagge di Cala Martina, Punta Ala, Pratoranieri, Cala Violina, e la foce del Chiarone.

Nella laguna di Orbetello non solo ci sono riserve naturali che proteggono la preziosa flora e fauna locale, ma anche spiagge mozzafiato come quelle della Feniglia e della Giannella. Non lontano è visibile il famoso Monte Argentario, il territorio che comprende Porto Ercole e Porto Santo Stefano, da dove salpano le navi per i passeggeri che intendono raggiungere le isole del Giglio e di Giannutri. Nell’entroterra del promontorio dell’Argentario è molto sviluppata la sentieristica: sono tante le opportunità di passeggiare, anche in bicicletta, spostandosi dalla costa alle zone interne caratterizzate dalla macchia mediterranea.

Più a sud, è da visitare il borgo medievale di Capalbio, che offre, oltre che interessanti edifici storici, una natura incontaminata fatta di mare, laghi e colline.

A Saturnia, grazie alla sorgente termale naturale di acqua a 37,5 gradi centigradi, sorge un grazioso parco termale con cinque piscine, sauna finlandese, argillarium, idromassaggi in cascata e percorsi vascolari.

3 Isola d’Elba

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L’Elba è l’isola più grande dell’Arcipelago Toscano, nonché la terza più grande d’Italia. Siamo in provincia di Livorno, tra il canale di Piombino, il mar Tirreno e il canale di Corsica, ma non sono solo mare e spiagge a rendere irrinunciabile lo sbarco su quest’isola incantevole e comoda da raggiungere.

I traghetti per l’isola d’Elba partono dal porto di Piombino, da Piazzale Premuda, per arrivare a Portoferraio, a Cavo o a Rio Marina grazie alle compagnie di navigazione Toremar, Moby e BluNavy. La durata della corsa è di un’ora al massimo. Dal porto di Rio Marina ci sono inoltre collegamenti marittimi con l’isola di Pianosa.

All’Elba sono da vedere le Fortezze Medicee, che vennero fatte costruire da Cosimo de’ Medici nel 1548, l’area archeologica di Villa romana delle Grotte, i Musei delle residenze napoleoniche (Villa dei Mulini e Villa San Martino), la Villa e la Torre della Linguella, i megaliti monolitici dei Sassi Ritti, il Parco minerario.

Per quanto riguarda le spiagge, c’è solo l’imbarazzo della scelta; ce ne sono infatti davvero tante (più di cento). Imperdibili quelle della Biodola, di sabbia fine e dorata, di Procchio, una delle più grandi, Fetovaia, di candida sabbia fine, Padulella, di ciottoli bianchi, Lacona, baciata dalla natura verdeggiante, Paolina, all’ombra di un bosco, Calanova, tra pini marittimi e sughere. E sono moltissimi altri i litorali elbani dove, oltre che di acque cristalline e sabbia di qualità, è possibile usufruire di comodi servizi balneari e ristorativi in contesti paesaggistici spettacolari facilmente accessibili.

4 Centro storico di Siena

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Anche a Siena il centro storico è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Piazza del Campo è molto interessante, e il 2 luglio e il 16 agosto di ogni anno, quando ha luogo il Palio di Siena, vivere la piazza diventa un’esperienza unica. Ma è per 365 giorni all’anno che si rimarrà piacevolmente impressionati dal colore delle costruzioni (il Palazzo Comunale, con il Museo Civico, e la Torre del Mangia) e dal pavimento in cotto, che danno l’impressione di avvolgere la piazza e gli avventori in un caldo abbraccio. Con un unico biglietto è possibile visitare entrambe le strutture.

Si potrà quindi proseguire verso Piazza del Duomo, dove sono ubicati il Duomo, la Cripta sottostante e la Libreria Piccolomini, affrescata dal Pinturicchio e dai suoi allievi. Il Duomo di Siena (Cattedrale di Santa Maria Assunta), in stile romanico-gotico, di marmo bianco e verde scuro, racchiude al suo interno opere di Donatello, Nicola Pisano, Michelangelo e Pinturicchio. Nella navata destra c’è il Museo dell’Opera del Duomo, dove sono esposte le statue del trecento di Giovanni Pisano, di Donatello e di Jacopo della Quercia, la vetrata dell’abside e la pala della Maestà di Duccio da Boninsegna. A questo punto non si può evitare di salire sul facciatone e sui tetti e godere così, ammirando dall’alto la città, di un eccezionale scorcio panoramico. Anche in questo caso, con un unico biglietto si può accedere a tutte le sedi museali del complesso.

Se volete visitare la città più approfonditamente, può essere utile consultare le informazioni sulle cose da fare a Siena.

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5 Val d’Orcia

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La Val d’Orcia, Parco Artistico Naturale e Culturale attraversato centralmente dal fiume Orcia, è composta principalmente da campagne e praterie, ma non mancano caratteristici borghi, boschi di cipressi e i paesaggi montani offerti dal Monte Amiata.

La valle appenninica è situata in provincia di Siena, e include i comuni di Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia.

E sono proprio questi i posti giusti per assaporare autentiche prelibatezze dell’enogastronomia toscana, come la pasta fatta a mano (i pici sono simili agli spaghetti, ma più larghi), i salumi della razza suina chiamata Cinta senese, il Pecorino di Pienza, il vino DOCG Brunello di Montalcino e quello DOC Orcia.

Nella piazza di Pienza, la “città ideale” del pontefice Pio II progettata con il metodo razionale del Rinascimento, si stagliano la concattedrale di Santa Maria Assunta, il palazzo comunale e i palazzi Borgia e Piccolomini.

In una frazione di Castiglione d’Orcia (Bagni San Filippo) l’acqua termale sulfurea ha creato formazioni calcaree, cascate e piccole vasche nel bel mezzo del bosco, di libero accesso. Bagno Vignoni, invece, è una frazione del comune di San Quirino: la sorgente termale si trova qui al centro del borgo, nella cinquecentesca Piazza delle Sorgenti, dove sgorga in una grande vasca rettangolare.

6 San Gimignano

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San Gimignano si trova in provincia di Siena, su una collina della Val d’Elsa abitata, nei primi secoli Avanti Cristo (molti territori della Toscana lo furono), dagli etruschi, come testimoniato dai reperti archeologici della vicina Necropoli di Cellole.

Nel Medioevo la località si trovava su una delle direttrici della via Francigena, l’antico sistema viario battuto da pellegrini e crociati per raggiungere la Terra Santa. Attualmente, delle numerose torri medievali che hanno dominato il paesaggio delle campagne circostanti, ne restano ben 14: la più antica è Torre Rognosa, la più alta Torre Grossa, dove si può salire per guardare il panorama circostante.

La Basilica collegiata di Santa Maria Assunta, in stile romanico toscano, è ubicata nel centro del borgo. Nel Palazzo Comunale, detto anche Palazzo del Popolo o Palazzo nuovo del Podestà, sono presenti sale afferenti ai Musei Civici, con la Sala del Consiglio e, al piano superiore, una pinacoteca, dove si possono contemplare ragguardevoli opere d’arte di scuola fiorentina e senese.

Nel Museo Archeologico sono esposti reperti artistici di epoca etrusco-romana e medievale. La Spezieria di Santa Fina espone una collezione di vasi e recipienti da farmacia databili tra il XV e il XVIII secolo.

La Chiesa di San Lorenzo al Ponte, a Via del Castello, è in stile romanico e, come il portico adiacente, è stata ampiamente affrescata nel quattrocento. Non distante, a Piazza della Cisterna, ci sono l’Arco dei Becci (antica porta di accesso), palazzi nobiliari, torri.

7 Piazza dei Miracoli a Pisa

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Nella Piazza del Duomo di Pisa, anche detta dei Miracoli, troviamo l’emblematica Torre Pendente, la Cattedrale, il Battistero e il Camposanto. Gabriele D’Annunzio reagì con questa frase quando vide la piazza: “L’Ardea roteò nel cielo di Cristo, sul prato dei Miracoli”, emozionato dallo stile romanico pisano che permea il luogo.

Le mura che circondano lo slargo includono, inoltre, la Torre di Santa Maria. Ma è quella che venne progettata come Campanile della Cattedrale a simboleggiare la città. Il campanile indipendente dalla chiesa, alto approssimativamente 58 metri, si è inclinato di 5 gradi rispetto all’asse verticale a causa del terreno cedevole che si trova alla base. Si può entrare e salire i 273 scalini.

Il Duomo di Santa Maria Assunta è una cattedrale medievale costruita in due fasi e caratterizzata dalla dicromia bianco-nera e da altri elementi orientaleggianti. Internamente, si potrà apprezzare la rappresentazione di San Giovanni Evangelista nell’abside di Cimabue e il pulpito di Giovanni Pisano.

Il Battistero è il più grande d’Italia, con una doppia cupola che conferisce alla struttura un’acustica eccezionale. Ai visitatori viene infatti fatta ascoltare qualche nota e il prodigioso riverbero che ne scaturisce. L’imponente cilindro, in marmo bianco e grigio, è circondato da arcate su colonne.

Il Camposanto è un cimitero monumentale, simile ad un chiostro, con terra del monte Golgota in Terrasanta, antichi sarcofagi romani e affreschi medievali. Dal ‘500 sono stati qui sepolti importanti docenti dell’Ateneo Pisano e membri della famiglia dei Medici.

8 Centro storico di Lucca

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Il centro storico di Lucca è interamente cinto da una cerchia muraria cinquecentesca di più di 4 chilometri di lunghezza, ma non è questo l’unico “dettaglio” a renderla una delle principali città d’arte italiane.

Sono infatti presenti in centro chiese medievali e palazzi rinascimentali, la Torre Guinigi con il suo piccolo bosco pensile di lecci sulla sommità e la Cattedrale di San Martino, con la bellissima “Deposizione” di Nicola Pisano nell’architrave dell’ingresso della navata sinistra, la “Madonna in trono col Bambino e santi” del Ghirlandaio e il Monumento funebre a Ilaria del Carretto, l’opera rinascimentale di Jacopo della Quercia.

Da vedere anche l’ellittica Piazza dell’Anfiteatro, la caratteristica Via Fillungo e soprattutto Piazza San Michele, delimitata dalle costruzioni medievali con archi a tutto sesto o a sesto acuto, dove ci sono Palazzo Gigli, Palazzo Pretorio e la chiesa di San Michele in Foro, che sfoggia un’architettura dallo stile sia romanico pisano che gotico.

La basilica di San Frediano, nell’omonima piazza, reca sulla facciata l’incantevole mosaico “Ascensione di Cristo tra angeli alla presenza degli Apostoli”.

Passeggiando sulle antiche mura difensive, oggi diventate percorso pedonale, si potrà avere un privilegiato punto di vista sulla città, tra la vegetazione che lussureggia a più di dieci metri di altezza. Indispensabile bere qualcosa al Caffè delle Mura; edificato nell’ottocento, testimonia il cambio di destinazione d’uso della cinta muraria.

9 Colline del Chianti

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Il Chianti è un vino rosso a denominazione di origine controllata e garantita prodotto nei territori situati tra le province di Firenze, Arezzo, Siena e Pisa, tra le alte colline chiamate Monti del Chianti. Storicamente, l’area che si fregiava del nome era quella dei territori dell’antica Lega Militare Fiorentina del Chianti (Gaiole, Radda e Castellina in Chianti). Attualmente sono stati aggiunti i comuni fiorentini di San Casciano e Tavernelle in Val di Pesa, Greve in Chianti e parte di Barberino in Val d’Elsa, i comuni senesi di Castelnuovo Berardenga e Poggibonsi.

Vigneti, ma anche oliveti e campi di grano, determinano il paesaggio di campagna, insieme a boschetti e ad antichi borghi, caseggiati e castelli. Nei paesi, non mancano cantine, fattorie ed enoteche dove vivere un’indimenticabile esperienza enologica, ma anche gastronomica.

Per fare una degustazione, si può scegliere di andare alla Cantina Viticcio, a Greve in Chianti, in via San Cresci, dove vengono organizzati, su prenotazione, veri e propri tour enologici, dai vigneti alla cantina. L’Enoteca Ricasoli, a Brolio, oltre ai vini propone miele, marmellate e olio extravergine di oliva DOP.

Vengono inoltre organizzate gite giornaliere a San Gimignano, Monteriggioni, Montalcino partendo da Siena o da Firenze, con pranzo e degustazioni presso un’azienda vinicola.

La Casa Chianti Classico, a Radda, nel convento settecentesco di Santa Maria al Prato, propone esperienze enogastronomiche e relative alla cultura del territorio, come anche Torre a Cona, azienda vitivinicola situata a sud-est di Firenze. Sulle colline di Vinci, la città di Leonardo, la fattoria Dianella vi aprirà, sempre su prenotazione, le porte della cantina ma anche del wine resort. Strada del Vino Terre di Arezzo, invece, è un’associazione che organizza annualmente un percorso che attraversa tutto il territorio viticolo dei colli aretini.

10 Montecatini Terme

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Nel comune di Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, nell’area chiamata Valdinievole, c’è il celebre centro termale, con diverse stazioni dove si può beneficiare delle fonti, dalle quali sgorga acqua batteriologicamente pura e ricca di sali minerali, denominate Leopoldina, Tettuccio, Regina e Rinfresco, ognuna delle quali con specifiche proprietà.

Vengono effettuate terapie idropiniche, balneoterapia, fangoterapia e tanti altri trattamenti di cura, prevenzione, benessere. Le Terme di Montecatini rappresentano un unicum nel panorama internazionale, inserite in un contesto cittadino caratterizzato da parchi fioriti e ville, opere d’arte, palazzi in stile liberty e neo-gotico, che fanno da cornice agli stabilimenti.

Le Terme Tettuccio presentano un’architettura molto scenografica, che richiama le antiche terme romane, mentre quella delle Terme Excelsior è ispirata al Rinascimento fiorentino. Lo stabilimento La Fortuna è ubicato in un giardino all’inglese. Le Terme Leopoldine si trovano in un edificio in stile neoclassico. Ci sono poi le Terme Nuove Redi, quelle Regina, Rinfresco, Tamerici e Torretta, per un totale di nove complessi.

Nel Parco Termale ed in altre aree contigue è vietato circolare con veicoli a motore, ma in periferia sono presenti parcheggi dai quali si può arrivare in centro con un servizio navetta di taxi a costo fisso e con autobus di linea.

1 Ammirare una copia del David

Nel 1873 il David di Michelangelo venne spostato dalla loggia di Palazzo Vecchio alla Galleria dell’Accademia, dove si trova ancora oggi. L’esposizione agli agenti atmosferici stava infatti danneggiando la scultura, che nel 1910 è stata sostituita con una copia realizzata da Luigi Arrighetti.

Anche a Piazzale Michelangelo, che pure è un bel luogo da visitare e da cui godere di una vista panoramica sulla città e sull’Arno, è ben visibile, sul piedistallo al centro dello slargo, una copia del David.

Se avete letto fin qui, avrete già capito cosa non fare: scambiare le copie del capolavoro del maestro del Rinascimento, specialmente quella presente in Piazza della Signoria, per l’originale!

2 Andare in giro per Firenze e Chianti senza prenotare

Un’altra cosa da non fare in Toscana è andare in giro per i musei di Firenze, o anche per le aziende vitivinicole e le enoteche del Chianti (che non sono sempre aperte), senza aver prenotato. Soprattutto nel primo caso, si rischia di perdere tanto tempo prezioso, data la notevole affluenza turistica quotidiana concentrata in spazi ristretti.

Si può saltare la fila semplicemente comprando il biglietto online sul sito ufficiale della biglietteria dei Musei Statali Fiorentini.

Pagando (anche i diritti di prenotazione) via web, infatti, si potrà riservare l’entrata scegliendo il giorno e l’orario di ingresso, evitando di doversi mettere in coda al botteghino e aspettare interminabili ore prima di potersi trovare al cospetto di tanta, ambita, bellezza.

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