Bene o male la storia di Roma la conosciamo tutti, o quantomeno ne abbiamo sentito parlare più volte. Da ultimo, ci ha pensato il regista Paolo Sorrentino con “La Grande Bellezza” a mostrare a tutto il mondo le meraviglie della capitale d’Italia. Roma, la città eterna, è talmente ricca di storia, arte, cultura, tradizioni, gastronomia che a stilare un elenco di cose da fare le si fa inevitabilmente torto. E però, visto che per gli italiani - non solo per loro – visitare Roma almeno una volta nella vita è obbligatorio, qualche suggerimento per non girare a vuoto è senz’altro utile, ancorché non esaustivo.
Roma
11 cose da fare e vedere a Roma e 3 da non fare
1 Colosseo
Prima fermata il Colosseo o, come sarebbe corretto chiamarlo, l’Anfiteatro Flavio (Amphitheatrum Flavium). Si tratta dell’anfiteatro più grande del mondo con una capienza stimata tra i 50.000 e i 75.000 spettatori. La sua costruzione cominciò sotto Vespasiano (Cesare Vespasiano Augusto) nel 72 d.C., anche se fu il figlio Tito a celebrare nell’80, otto anni dopo, e a un anno dalla scomparsa del padre, la fine dei lavori. Anticamente fu usato come arena per gli spettacoli gladiatori e per la rievocazione di eventi mitici legati alla fondazione della città. Dopo il VI secolo, invece, fu utilizzato addirittura come cava, per poi tornare ad essere uno dei monumenti più visitati al mondo. Secondo, pare, solo alla Muraglia Cinese. Per maggiori informazioni su orari, prezzi e modalità di visita: parcocolosseo.it.
2 Foro Romano
Il Foro Romano è stato il centro religioso, commerciale e giudiziario più importante della città. Fu l’Imperatore Augusto a trasformare il Palatino nella sede ufficiale del potere, dando il là alla costruzione di quei palazzi imperiali che furono poi ampliati e ristrutturati da Nerone, Domiziano e gli altri che seguirono. All’oggi è possibile visitare i resti dell’antica piazza del Foro mentre nei giorni feriali, al mattino, è possibile visitare anche l’interno della Curia.
Per maggiori informazioni: parcocolosseo.it
3 Basilica di San Pietro
Il cuore della Chiesa Cattolica, la sede del papa, la più importante delle 5 “Basilicae maiores” (le altre sono San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo e San Lorenzo). Chiaramente andrebbero visitate tutte ma, nell’impossibilità di farlo, San Pietro resta tappa irrinunciabile a prescindere dalla confessione religiosa. La vista dal vivo della cupola michelangiolesca e del colonnato del Bernini che delimita la piazza, sono esperienze che lasciano un segno indelebile. Una traccia di bellezza e maestosità che, a ben vedere, pervade tutto il centro storico della città.
Basilica Papale Vaticana (l’accesso è consentito alle persone con un abbigliamento decoroso consono al luogo sacro)
Invernale (1 ottobre 31 marzo)
>> ore 07.00 18.30
Estivo (1 aprile 30 settembre)
>> ore 07.00 19.00
Cupola
Invernale (1 ottobre 31 marzo)
>> ore 08.00 17.00
Estivo (1 aprile 30 settembre)
>> ore 08.00 19.00
Ascensore fino al terrazzo (si prosegue a piedi per 320 gradini)
Biglietto 10.00 €uro
Salita a piedi (551 gradini)
Biglietto 8.00 €uro
Riduzioni per scuole occorre presentare alla cassa una attestazione dell’Istituto con l’elenco dei partecipanti)
Ridotto 5.00 €uro
4 Fontana di Trevi
La fontana più bella del mondo e, grazie alla leggendaria scena de “La Dolce Vita” con Anita Ekberg, anche la più famosa. In verità, alla notorietà del monumento ha molto contribuito anche Totò con il suo tentativo di vendere la fontana a un ignaro turista italoamericano. La gag, esilarante, fa parte del film “Totòtruffa 62”, poco dopo, quindi, La Dolce Vita di Fellini. Esempi che mostrano le enormi potenzialità del cineturismo anche se, meglio specificare, nella fontana di Trevi è vietatissimo fare il bagno (a eccezione di Anita Ekberg) né, tantomeno, è in vendita (a meno che non sia il principe De Curtis a provarci). Quello che potete fare, e che fanno tutti, è gettare una monetina. Il rituale, chiaramente di buon auspicio, ha anche una finalità sociale: ogni giorno, infatti, addetti del comune raccolgono le monete che vengono poi destinate dall’ente ad attività caritatevoli. La fontana fu realizzata tra il 1730 e il 1740 dall’architetto Nicola Salvi, vincitore di un concorso appositamente indetto da papa Clemente XII. Un’opera d’arte da togliere il fiato, con talmente tanti particolari che è difficile coglierli tutti. Al centro, bellissima, la statua di Oceano a guida di un cocchio a forma di conchiglia trainato da una coppia di cavalli.
5 Pantheon
Dal VII secolo chiesa cattolica col nome di “Santa Maria ad Martyres”, il Pantheon è un edificio di Roma antica, dedicato a tutti gli dèi (Pan tutti Theon divinità). I romani lo chiamano in dialetto “la Ritonna” (“la Rotonda”), in omaggio al nome della piazza in cui sorge. Tra le personalità inumate al Pantheon, i re d’Italia Umberto I, Vittorio Emanuele II e la regina Margherita di Savoia. L’edificio, una delle basiliche minori della città di Roma, è visitabile tutti i giorni (ingresso gratuito), a meno di incappare in un matrimonio o altre celebrazioni ufficiali. Nel qual caso, è vietato l’ingresso ai turisti.
6 Musei Vaticani
Tredici musei (Pio Clementino, Chiaramonti, Gregoriano Etrusco, Gregoriano Egizio, Gregoriano Profano, Pio Cristiano, Missionario Etnologico, Collezione d’Arte Religiosa Moderna, Gallerie Superiori, Biblioteca Vaticana, Pinacoteca, Cappella Sistina) a cui si accede da un confortevole ingresso realizzato nel 2000 in occasione del Giubileo voluto da Papa Giovanni Paolo II. Ingresso che è a sua volta un’opera d’arte, con l’aggiunta di una vastissima gamma di servizi per rendere la visita il più confortevole possibile (controlli di sicurezza, guardaroba, uffici informazioni, visite guidate, biglietterie, cambio valuta, bookshop, nursery, pronto soccorso). Inutile dire che in una giornata non ce la si fa a vedere tutto. Vi consiglio, perciò, di avere almeno un po’ le idee chiare prima di entrare. Discorso a parte, la Cappella Sistina. Qualunque sia il percorso scelto, non può che includere questo tesoro dell’umanità voluto da Sisto IV. E magari, mentre guardate a testa in su gli affreschi di Michelangelo Buonarroti, provate a immaginare l’atmosfera che si respira durante il Conclave per l’elezione del pontefice (dal 1878, infatti, la Cappella Sistina è sede stabile di ogni conclave).
Ingresso:
Viale Vaticano, 00165
Orari di apertura, da lunedì a sabato:
>>entrata ore 9:00 16:00
>>chiusura ore 18:00 (uscita dalle sale mezz’ora prima della chiusura)
Giorno di chiusura, domenica
>>a eccezione dell’ultima di ogni mese (ingresso gratuito 9:00 12:30 Chiusura 14:00),
purché non coincida con la Santa Pasqua, il 29 giugno (SS. Pietro e Paolo), 25 o 26
dicembre (Santo Natale o Santo Stefano)
Altri giorni di chiusura: 1, 6 gennaio; 11, 22 febbraio; 19, 28 marzo; 15 agosto; 1 novembre; 8 dicembre.
Per maggiori informazioni: m.museivaticani.va
7 Campidoglio – Musei Capitolini
Fin dall’antichità, fulcro delle attività politiche di Roma, il Monte Capitolino, questo il vero nome del Campidoglio è uno dei 7 colli che formano la città (Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale, Viminale). Salendo dalla sottostante Piazza d’Arcocoeli lo stupore cede progressivamente il passo alla meraviglia. Prima la “Cordonata”, strada in pendio simile a una scala progettata dal grande Michelangelo Buonarroti su mandato di Papa Paolo III; poi la piazza con i “gemelli” Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo; infine il Palazzo Senatorio che, oltre a essere, insieme ai due su citati, sede dei Musei Capitolini, ospita gli uffici del Sindaco e l’aula consiliare del comune di Roma. Un consiglio: il panorama dalla torre campanaria di Palazzo Senatorio. Indescrivibile.
Per maggiori informazioni su orari, prezzi e modalità di visita: www.museicapitolini.org.
8 Piazza di Spagna
Non si può tener fuori Piazza di Spagna da un qualsiasi itinerario turistico di Roma. Così chiamata per via della presenza, sul lato meridionale, dell’Ambasciata spagnola presso la Santa Sede, Piazza di Spagna è il centro della vita culturale e turistica di Roma. L’eleganza, da sempre, è la sua cifra: dalle facciate color ocra dei palazzi, passando per le scale di Trinità dei Monti, fino alla “Barcaccia”, la fontana scolpita da Pietro Bernini. Insomma, Piazza di Spagna, ai piedi della collina del Pincio, è un luogo magico, non a caso scelto dai migliori marchi di moda che tutt’attorno hanno aperto i rispettivi negozi.
9 Cinecittà
Roma è anche soprattutto cinema. L’abbiamo visto con “La Grande Bellezza” film premio Oscar di Paolo Sorrentino; l’abbiamo visto in tantissime altre occasioni grazie, in particolar modo, a un regista come Federico Fellini. Non è un caso, perciò, che una delle mostre permanenti allestite a Cinecittà sia proprio dedicata al regista riminese autore de “La Dolce vita”, “I Vitelloni”, “Amarcord” e altre indimenticabili pellicole. Non è necessario essere esperti o appassionati di cinema per visitare i set, le mostre e gli spazi aperti di quest’enorme “fabbrica dei sogni” patrimonio di inestimabile valore della cultura italiana.
11 Bocca della Verità
Centinaia, talvolta migliaia, di persone in fila ogni giorno per farsi fotografare con la mano nella Bocca della Verità a lato della chiesa di Santa Maria in Cosmedin, nell’omonima piazza (Piazza della Bocca della Verità). La tradizione ha origini medievali quando era prassi condurre gli indagati al cospetto di questa grossa pietra, una testa di fauno urlante, e fargli introdurre la mano nella bocca. Se innocente, non succedeva nulla; al contrario, se l’indagato era ritenuto colpevole, un’altra mano, ben nascosta dietro la pietra, provvedeva a tagliare di netto quella del reo. Su questa sanguinosa consuetudine si è costruito il mito della bocca della verità che poi altro non è che un chiusino (si avete letto bene!) di una cloaca dell’Antica Roma. Forse, varrebbe la pena visitare la chiesa e lasciar perdere la Bocca della Verità, fatto sta che i più fanno l’opposto. Decidete voi.
1 Vestirsi in maniera consona per visitare chiese e musei
La Basilica di San Pietro, ma anche tutte le altre chiese, non sono luoghi in cui si può entrare scollati, in canottiera o con un paio di short. Il fatto che in estate a Roma faccia caldo non è una motivazione valida. Avvertiti.
2 Non fare il bagno nelle fontane
Purtroppo succede e non è mai un bel vedere. Anche qui. Il caldo estivo non può essere il pretesto per contravvenire a un’elementare regola di civiltà, senza contare che è una delle cose che più fa arrabbiare i vigili urbani in servizio. Roma merita rispetto.