“Praga non molla nessuno di quelli che ha catturato“. A distanza di oltre 40 anni questa frase del professore, scrittore e poeta Angelo Maria Ripellino (1923 -1978) spiega perfettamente la magia della città. Non a caso, il libro in cui è contenuta si chiama “Praga magica”, a segnalare sin dal titolo il grande potere di fascinazione che la capitale della Repubblica Ceca esercita da millenni su chi ci viene a contatto. Non su tutti, però. Soltanto su chi è disposto a visitarla in profondità o, come si diceva una volta, ad approfondirne il “genius loci“. Caffetterie, birrerie, viali, chiese, palazzi e un’infinità di altri monumenti che rischiano appunto di non “mollarvi” più. Oltre alla cultura, però, Praga è una città che offre pure tanto divertimento, ed è questo il motivo per cui è visitata ogni anno da milioni di turisti, perlopiù giovani e giovanissimi. Di seguito, qualche consiglio utile su cosa vedere in città. Buona lettura.
Praga
10 cose da fare e vedere a Praga e 1 da non fare
1 Ponte Carlo
La “quintessenza delle esperienze praghesi“. Così Lonely Planet descrive Ponte Carlo (Karluv Most), il ponte che collega la Città Vecchia (Staré Město) al Piccolo Quartiere (Malá Strana). L’opera fu commissionata nel 1357 dall’Imperatore del Sacro Romano Impero, nonché re di Boemia Carlo IV, e si racconta venne realizzata impastando centinaia di migliaia di tuorli d’uovo assieme all’arenaria per rendere la struttura più forte e in grado di reggere alle piene del fiume Moldava. Leggenda o meno è un fatto che questo ponte ha resistito oltre cinque secoli, non solo ai “capricci” del fiume (le ultime piene nel 2002 e 2013), ma anche al traffico di carrozze, auto, cingolati e mezzi pubblici da cui è stato risparmiato soltanto dopo la seconda guerra mondiale. Alle due estremità sono state erette altrettante torri di guardia, mentre a partire dal XVII secolo ai lati del ponte sono state collocate numerose statue devozionali (la più famosa è quella di San Giovanni Nepomuceno). Il Ponte Carlo è frequentato tutto l’anno da artisti e musicisti di strada, ambulanti e da un flusso ininterrotto di turisti che visitano la città 365 giorni l’anno. Il mattino presto e il tramonto i momenti migliori per scattare foto.
2 Il Castello
La residenza ufficiale del presidente della Repubblica Ceca e, prima ancora, dei principi, dei vescovi e dei re che hanno governato sulla regione. Talvolta, come nel caso di Carlo IV (1346-1378) e Rodolfo II d’Asburgo (1552 -1612), facendone sede del Sacro Romano Impero. In verità, a differenza di quanto evoca il nome, si tratta di un complesso di chiese, torri, cortili e palazzi piuttosto vasto, costruito in oltre 1000 anni di storia. L’edificio più antico è la Chiesa della Vergine Maria commissionata nell’880 dal principe Bořivoj della dinastia dei Přemyslid. Del X secolo, invece, la Basilica di San Giorgio e il Palazzo Reale che nel corso degli anni è stato più volte riedificato con l’inevitabile sovrapposizione di stili (romanico, gotico, rinascimentale). Gli ultimi restauri sono stati effettuati all’indomani del crollo del regime comunista in Cecoslovacchia anche se, va detto, si è riusciti solo in parte a restituire l’antica maestosità a luoghi talmente carichi di storia. In questa cittadella fortificata, infatti, si svolsero fatti cruciali per la storia del territorio, come l’assassinio di San Venceslao per mano del fratello Boleslao, e la rivolta che nel 1618 diede il là alla famosa Guerra dei Trent’anni. Al Castello di Praga si può arrivare sia a piedi che in tram o taxi. Diverse anche le formule per la visita (con relativa variazione del costo d’ingresso – il biglietto standard costa circa € 13.00).
3 Cattedrale di San VIto
Pur facendo parte del Castello di Praga, la Cattedrale di San Vito merita di essere menzionata a parte. Si tratta della cattedrale più imponente di tutta la Repubblica Ceca con una storia plurisecolare alle spalle. Le parti più antiche sono infatti del ‘300; quelle più moderne addirittura di inizio ‘900 (per la precisione 1929). Inevitabile che, nonostante il tentativo di mantenere uno stile il più fedele possibile all’impronta gotica del XIV secolo, la chiesa appaia divisa a metà tra una parte più antica, in cui sono comprese la tomba in argento di San Giovanni Nepomuceno, la Cappella in oro di San Venceslao e una dozzina di altre tombe reali, e una parte più moderna che però non è da meno da un punto di vista artistico. Da vedere, a riguardo, la vetrata raffigurante la benedizione dei Santi Cirillo e Metodio realizzata da Alfons Mucha, pittore vissuto a cavallo tra XIX e XX secolo e in cui onore c’è anche un museo poco distante da Piazza San Venceslao. Da non perdere, inoltre, la Torre del Campanile che si trova al termine di quasi trecento scalini.
4 Piazza Venceslao
Partiamo subito col dire che San Venceslao (Vaclavské Namesti) non è una vera e propria piazza. È un lungo viale poco distante dalla “Città Vecchia” famoso per essere il centro del divertimento notturno di Praga. In verità non solo notturno, dal momento che è frequentato in qualsiasi ora della giornata. Anche questa spiegazione risulta però parziale: Piazza San Venceslao, infatti, è molto più del simbolo della movida praghese. Qui hanno avuto luogo diversi passaggi storici significativi della vita della città e della regione: dai moti del 1848, alla dichiarazione d’Indipendenza dall’Impero austro-ungarico nel 1918, fino alle proteste di piazza del 1968 contro l’oppressione sovietica. Proteste culminate, l’anno successivo, nel terribile gesto dello studente di filosofia Jan Palach che, in nome della libertà, si diede fuoco morendo dopo alcuni giorni di agonia. Non è finita perché è sempre in questo viale che Vaclav Havel, protagonista della “Rivoluzione di velluto” che nel 1989 rovesciò il regime, tenne alcuni dei suoi più importanti discorsi che lo portarono in seguito a esser il primo Presidente della Cecoslovacchia post-comunista. Insomma, una piazza “giovane“, concentrato di storia e divertimento, che si raduna ancora oggi nei pressi della statua equestre di San Venceslao. Da vedere!
5 Museo Ebraico
Attraversare le strade strette dell’antico quartiere ebraico, visitare le quattro sinagoghe e il vecchio cimitero dove è sepolto il rabbino Jehuda Löw (secondo la leggenda inventore del soprannaturale Golem), è una delle cose da fare assolutamente una volta a Praga. Il Museo da oltre un secolo – per la precisione, dal 1906 – assolve al compito di tenere viva la memoria su uno dei ghetti più antichi dell’Europa centrale. Memoria che durante la seconda guerra mondiale si è “arricchita”, si fa per dire, della tragedia dell’Olocausto: nella sinagoga Pinkas sono custoditi il Memoriale degli ebrei boemi e moravi uccisi dai nazisti e l’esposizione con i disegni dei bambini rinchiusi nel ghetto di Terezín (campo di concentramento di Theresienstadt) a circa 60 chilometri da Praga. Il portale turistico della città fornisce tutte le informazioni sui diversi orari di apertura e chiusura delle sinagoghe, il cimitero e gli altri edifici che compongono la visita. Per maggiori informazioni clicca qui.
6 Casa danzante
Una delle attrattive principali di Praga è l’architettura. La città, infatti, è un compendio quasi perfetto di oltre nove secoli di evoluzione architettonica: romanico, gotico, liberty, funzionalismo, fino all’ultima tendenza affermatasi alla fine degli anni ’80 del secolo scorso e ribattezzata decostruttivismo. La casa danzante, nel quartiere di Nové Mesto, è l’emblema di questo stile architettonico che alle linee, i piani e gli assi preferisce la sinuosità e la plasticità di forme geometriche irregolari. La casa è stata costruita tra il 1994 e il 1996 grazie all’enorme disponibilità finanziaria della compagnia di assicurazioni olandese Nationale Nederlanden (NIN poi ING) che fin dal 1992 aveva provveduto all’acquisto del terreno ubicato sulle rovine di un palazzo distrutto durante la seconda guerra mondiale. L’idea di realizzare in città un’icona dell’architettura moderna fu avvallata dall’allora presidente Vaclav Havel che “coprì” col suo carisma l’acceso dibattito cittadino. L’edificio – progettato dall’architetto croato Vlado Mulinic in cooperazione col canadese Frank Gehry – rappresenta un uomo (Fred Astair) e una donna (Ginger Rogers) mentre ballano, da cui l’appellativo “Dancing House”. Oltre a diversi uffici, all’interno del palazzo trovano posto un ristorante, una galleria d’arte e un hotel di lusso. Per la lista degli hotel a Praga clicca qui.
7 I giardini
Non solo architettura. I parchi e i giardini sono un altro punto decisamente a favore di Praga. Spazi verdi pubblici si susseguono in centro e fuori città dando la possibilità a turisti e residenti di poterne usufruire tutto l’anno, anche con la neve. Sono davvero tanti che è difficile ricordarli tutti: Vrtbovská, Ledeburská, Fürstenberská, Kolovratská, Petřín, Kinský sono solo alcuni dei più famosi, senza naturalmente dimenticare i bellissimi giardini del Castello, tutt’attorno la residenza reale. Menzione speciale per il giardino Valdštejnská (Wallenstein) ai piedi dell’omonimo palazzo barocco costruito nel XVII secolo. Qui, specie durante il periodo estivo, si svolgono diversi eventi culturali, soprattutto concerti, quasi sempre a ingresso libero. Perciò approfittatene e portate con voi in viaggio tutto l’indispensabile per un bel pic nic all’aperto. Per una panoramica completa sui giardini di Praga clicca qui
8 La birra
A chi appartiene il record mondiale di consumo di birra pro capite? Se state pensando all’Inghilterra, all’Irlanda o alla Germania (in particolare a Monaco di Baviera, sede dell’Oktoberfest), beh la risposta è sbagliata. Il primato appartiene alla Repubblica Ceca. Le altre nazioni magari ne esportano di più, ma anche questo è un dato in continuo aggiornamento. Non è la sola particolarità. La Repubblica Ceca, infatti, oltre ad avere grossi produttori capaci di competere sul mercato internazionale (Pilsner Urquell su tutti) vanta una moltitudine di birrifici medi e piccoli che agiscono prevalentemente sul mercato interno. Visitare Praga è perciò un’occasione unica per approfondire la “cultura della birra”, badando ovviamente a non alzare troppo il gomito. Insomma, dalla chiara classica, alla birra a doppio malto, alle molteplici aromatizzazioni possibili, Praga è il posto giusto se vi piacciono pub e birrerie.
9 Praga con i bambini
Pur essendo una città monumentale, piena di musei, statue, opere d’arte e palazzi storici, Praga è anche una città per bambini. Innanzitutto per la presenza di molti spazi verdi pubblici dove possono scorazzare e divertirsi in tutta tranquillità, ma poi anche perchè ci sono attrazioni dedicate come il Museo delle Bambole (dall’antichità ai giorni nostri) all’interno del Castello, e soprattutto lo zoo cittadino. Quest’ultimo prontamente ristrutturato e aperto al pubblico dopo i gravi danni causati dall’esondazione del fiume Moldava nel 2002. E, a proposito di Moldava, guai a a dimenticare le escursioni in battello. Diversi i percorsi, alcuni dei quali pensati in abbinamento ad altre attrazioni turistiche per grandi e piccini. Insomma, non bisogna assolutamente aver timore di pianificare un viaggio a Praga con figli al seguito. Le attrazioni non mancano, e una saggia alternanza tra i percorsi preferiti dagli adulti a momenti, invece, dedicati al divertimento dei più piccoli, è il giusto compromesso che renderà l’esperienza praghese assolutamente godibile. Per la versione inglese del sito dello zoo di Praga clicca qui
10 I dintorni
Vale senz’altro la pena visitare anche tutto quello che c’è attorno Praga. Per esempio, il bellissimo santuario di San Giovanni Nepomuceno nella cittadina di Žďár nad Sázavou a circa 100 km dalla capitale. Oppure, Plzeň (o Pilsen, alla tedesca), patria della birra omonima (Pilsner Urquell) che, come già ricordato in precedenza, contribuisce grandemente al primato della Repubblica Ceca per quel che riguarda il consumo annuo di birra pro-capite. Ovviamente la città “trabocca” di pub e birrerie, ma quel che bisogna assolutamente visitare è il bellissimo Museo della Birra che, di fatto, costituisce la prima attrazione turistica della città. Non è finita perché poi c’è il “triangolo delle terme” della Boemia Occidentale. Stiamo parlando di Karlovy Vary, Františkovy lázně e Mariánské lázně, tre città dalla plurisecolare storia termale, meta annuale di turisti provenienti da tutto il mondo per trarre giovamento dai benefici effluvii delle rispettive sorgenti. Ovviamente, questo vero e proprio distretto termale negli anni è migliorato moltissimo in termini di servizi e strutture, diventando un fiore all’occhiello (specie Karlovy Vary) dell’offerta turistica della giovane Repubblica Ceca. Il top!
1 Non indossare oggetti di valore in alcune zone della città (occhio al portafoglio)
“Beware of pickpockets” (Attenzione ai borseggiatori). Ormai quest’avviso è presente in tutte le capitali europee e Praga non fa eccezione. I luoghi dove sono più frequenti i furti sono quelli maggiormente affollati. Due in particolar modo: Ponte Carlo e Piazza San Venceslao. Le accortenze sono quelle “classiche” a cui abbiamo già accennato per altre mete italiane e straniere: non portare con sè molti contanti; non vestire in maniera vistosa (collane, bracciali, orologi ecc.); assicurarsi che le borse siano sempre chiuse ecc. Insomma “piccole” accortenze che servono a evitare “grandi” e spiacevoli contrattempi. Per il resto, Praga è una città sicura, senza grossi pericoli. Godetevela senza preoccupazioni eccessive. Non resterete delusi!