Nizza si è sempre distinta per gioia di vivere e multiculturalismo valori fondanti di una città che nella sua storia ne ha passate tante, tornando però ogni volta a splendere più di prima. Perciò, il turismo internazionale è la risorsa principale del territorio, con la “Promenade des Anglais”, luogo ideale per passeggiare, fare jogging e rilassarsi in riva al mare, come suo fiore all’occhiello. Guai però a considerare Nizza solo una località mondana e balneare. La città vecchia, il porto, le chiese, i musei e le colline tutt’attorno restituiscono l’immagine di una città dalla storia millenaria, fieramente consapevole della sua unicità nel panorama francese ed europeo. Di seguito, i nostri consigli per una visita a Nizza. Buona lettura.
Nizza
10 cose da fare e vedere a Nizza e 1 da non fare
1 La città vecchia
Quasi non c’è rivista, sito e blog di viaggio che non consigli di cominciare la visita di Nizza dal suo centro storico. Il perché è presto detto: è nella parte vecchia (Veille ville) della città, infatti, che vive il “genius loci” nizzardo. La prima cosa che balza agli occhi del visitatore attento è la somiglianza con i carrugi di Genova. Vicoli stretti e tortuosi, case colorate e un brulicare di umanità varia sparsa tra negozi tipici, ristoranti, bar, boutique e mercatini comunali. Il più celebre è senza dubbio il mercato dei fiori che si svolge dal martedì alla domenica sul Corso Saleya (il lunedì spetta al mercato dell’antiquariato). Ma non c’è solo questo. Il centro storico di Nizza è un piccolo gioiello barocco, la cui testimonianza più importante è rappresentata dalla Cattedrale di Santa Reparata (Piazza Rossetti) sede del vescovado cittadino e monumento storico di Francia. Quanto al modo di scoprire i luoghi, l’Ufficio del Turismo di Nizza garantisce diverse formule personalizzate. Perciò se in vacanza preferite muovervi con l’ausilio di una guida, anziché autonomamente, potete consultare il sito ufficiale del suddetto ufficio con tutte le escursioni e visite guidate presenti.
2 Promenade des Anglais
Un lungomare di 7 chilometri che collega il porto con l’aeroporto della città, paradiso per i runners e i rollers di tutto il mondo, abituati a divertirsi sul larghissimo marciapiede senza intralciare i numerosi passanti. La Promenade des Anglais è questo e molto altro ancora: è il teatro del carnevale cittadino, celebre per la sua battaglia dei fiori, nonché sede della maggior parte degli alberghi di lusso tra cui spicca l’Hotel Negresco, (per la lista completa degli hotel clicca qui) famoso per la sua cupola svettante. Sempre sulla Promenade si svolgono gare podistiche e ciclistiche di prestigio internazionale: dalla maratona “Nizza-Cannes”, alla mezza maratona di aprile, alla classica “Parigi Nizza” di ciclismo, gara di fama mondiale con oltre 70 edizioni all’attivo. Ma, per quanto la “Prom”, come la chiamano gli abitanti di Nizza, sia uno dei posti in assoluto più indicati per tenersi in forma è anche il suo opposto: uno dei luoghi migliori per oziare comodamente seduti/e sotto i suoi pergolati e sulle leggendarie sedie blu (chaises bleues in francese) disseminate lungo il tragitto.
3 Villa Massena
Come accennato, la Promenade des Anglais è molto più di un “semplice” lungomare. È un simbolo potente della “Belle Epoque” della Costa Azzurra, con alberghi, ville, boutique e negozi che ancora oggi mantengono in vita lo spirito di quella stagione che rese Nizza meta turistica internazionale. L’Hotel Negresco è la testimonianza più significativa di quell’epoca, tuttavia non l’unica: guai a dimenticare Villa Massena, dal 1921 museo della storia locale. Oltre alla palazzina, realizzata a cavallo tra XIX e XX secolo dagli architetti Hans Georg Tersling e Aaron Messiah, Villa Massena è celebre per il suo bellissimo giardino disegnato dal paesaggista Edouard Andrè. Fu Andrè Massena, figlio del committente Victor Massena, a donare nel 1919 l’immobile e il giardino al comune di Nizza. Da qui la successiva trasformazione in museo. Nel 2008 un’importante campagna di ristrutturazione e restauro ha aggiornato i fasti della struttura che è visitabile tutti i giorni, a eccezione del martedì, dalle 10 alle 18. Per maggiori informazioni su questo e gli altri musei cittadini visita: www.nice.fr/fr/culture/musees-et-galeries. Pagina facebook: Musées de la ville de Nice
4 La Cattedrale di San Nicola
Nel XIX secolo Nizza non era frequentata solo da italiani e inglesi. Anche buona parte della corte dello Zar di Russia sceglieva di svernare in Costa Azzurra approfittando del clima mite e soleggiato della città. Da qui l’idea, nel 1859, di edificare la prima cattedrale russo ortodossa in Europa occidentale. A spingere per la realizzazione della chiesa fu Alexandra Fedorovna, vedova dello Zar Nicola I morto appena quattro anni prima. Ben presto però sopraggiunse la necessità di costruire un luogo di culto più grande per soddisfare il bisogno di preghiera della sempre più numerosa comunità russa in città. Nel 1903, quindi, cominciarono i lavori dell’attuale cattedrale inaugurata nove anni più tardi, nel 1912. La Cattedrale di San Nicola, che stilisticamente ricorda quella di San Basilio a Mosca, da moltissimi anni è uno dei monumenti più visitati della città e dell’intera riviera. Proprio grazie ai cospicui incassi garantiti dall’elevato numero di visitatori, la chiesa ha conservato intatto il suo splendore anche negli anni difficili del blocco sovietico con le frizioni all’interno della chiesa ortodossa da un lato, e il sostanziale disinteresse del governo comunista dall’altro. Con la dissoluzione dell’URSS e la nascita della Federazione Russa le cose sono notevolmente cambiate e la Francia che, pur aveva dichiarato il bene patrimonio storico nazionale, nel 2009 ha restituito la Cattedrale di Nizza alla Federazione Russa.
5 Museo Matisse
Il museo più visitato di Nizza si trova nel quartiere di Cimiez, zona residenziale in collina abbastanza distante dal centro storico cittadino. Le opere di Henri Matisse (1869-1954) sono custodite nella Ville des Arènes, palazzo residenziale della seconda metà del ‘600, dal 1950 proprietà del comune (in precedenza apparteneva a una società immobiliare che a sua volta lo aveva acquistato dalla famiglia Garin de Cocconato). Il museo, inaugurato nel 1963, ospita disegni, sculture, dipinti, fotografie e bozzetti di questo pittore che, insieme a Picasso – a cui era legato da un rapporto complesso fatto di stima e rivalità -, ha scosso in profondità l’arte del XX secolo. Matisse, giunto a Nizza nel 1917 per curare una fastidiosa bronchite, decise di trasferirsi definitivamente in città ammaliato, più che dal clima mite e dall’aria di mare, dalla celebre luce cittadina, da quel momento in poi fonte di ispirazione prevalente per quei contrasti di colore che l’avevano reso famoso nel panorama pittorico mondiale. Il museo, dunque, ricostruisce le diverse fasi artistiche ed esistenziali dell’artista ma, pur non essendo appassionati e/o addetti ai lavori, una visita val ugualmente la pena. L’ingresso costa circa 10 euro, con la possibilità però di acquistare un unico biglietto cumulativo con gli altri musei cittadini. Per maggiori informazioni sulla struttura, la storia e le modalità d’ingresso a Ville des Arènes, visita il sito ufficiale: www.musee-matisse-nice.org.
6 Museo Marc Chagall
Non solo Matisse. Che Nizza sia una città importante da un punto di vista artistico-culturale lo si evince anche dalla presenza del Museo Chagall, o meglio del Museo nazionale del messaggio biblico di Marc Chagall (1887-1985). Questo pittore, bielorusso di nascita, francese d’adozione ed ebreo d’origine, fin dalla giovane età – trascorsa tra il paese natìo, Vitebsk, e le più importanti San Pietroburgo e Mosca – fu affascinato dai temi biblici al punto da farne per tutta la vita un importante punto di riferimento artistico. Nel 1930 il gallerista francese Ambroise Vollard, col quale Chagall aveva già avuto modo di lavorare nel decennio precedente, commissionò all’artista una serie di tele dedicate al tema biblico. Queste tele, 17 per l’esattezza, nel 1966 furono donate dal poliedrico artista alla Francia; da qui sorse l’esigenza di trovare un luogo adatto a ospitarle. La scelta ricadde su una vecchia villa in rovina di Nizza che, su indicazione dell’allora Ministro della Cultura francese, venne adattata allo scopo. Ai lavori, cominciati nel 1971 e terminati due anni dopo, partecipò attivamente lo stesso Chagall che riuscì a trasferire i suoi “desiderata” all’architetto Andrè Hernant incaricato della ristrutturazione e l’allestimento museale. Oltre ai dipinti raffiguranti i temi dell’Antico testamento, il museo ospita anche altre opere di quest’artista protagonista di una vita avventurosa tra Stati Uniti, Europa e Palestina. Per la piena comprensione del materiale esposto sono disponibili audioguide in diverse lingue. Per maggiori informazioni: it.musees-nationaux-alpesmaritimes.fr. Pagina facebook: Musée national Marc Chagall-(site officiel)
7 Museo Archeologico
Il Museo Archeologico di Nizza sorge in prossimità dei siti di Terra Amata e Cimiez. Nel primo sono state scoperte le più antiche abitazioni della storia dell’umanità, addirittura risalenti a 400.000 anni fa. La campagna di scavi, condotta a metà anni ’60 del secolo scorso, ha portato nel 1971 alla costruzione del polo museale di Terra Amata in cui sono stati repertati e ordinati i numerosi oggetti preistorici rinvenuti. Un’opera di catalogazione fondamentale che, oltre al dato turistico, da non sottovalutare essendo la prima risorsa economica cittadina, ha consentito una serie di studi a latere per provare a ricostruire clima e biodiversità dell’epoca. Il museo di Cimiez, invece, ripercorre i fasti di Cemenelum, capitale delle Alpi Marittime fondata da Augusto nel 14 a. C. Il museo, fino al 1989 ospitato presso VIlla des Arenes (attuale sede del Museo Matisse), raccoglie gioielli, preziosi, utensilerie e corredi funerari di epoca romana. Poco distanti dal museo si trovano anche un anfiteatro e le terme. I due complessi sono aperti tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10 alle 18. Il Museo Archeologico, assieme al Museo Matisse, al Museo Chagall e a numerose altre attrazioni nei dintorni (solo per dirne due: il Museo Picasso di Antibe e il Museo Oceanografico di Monaco) sono visitabili con la French Riviera Pass, la city card dell’Ufficio del Turismo di Nizza. Scopri i dettagli su: it.frenchrivierapass.com
8 Palazzo Lascaris
Tra i tanti palazzi del centro storico di Nizza ce n’è uno in particolare che merita una visita. Stiamo parlando di Palazzo Lascaris, vero e proprio gioiello nascosto nel cuore di Veille Ville, poco distante dalla Cattedrale di Santa Reparata. Appartenuto alla famiglia nobile Ventimiglia-Lascaris, dagli anni ’40 del secolo scorso è proprietà del comune di Nizza che, con non poca fatica e successive campagne di restauro negli anni ’60 e ’70 ha riportato agli antichi fasti una dimora che, senza dubbio, figura tra le testimonianze più significative dell’architettura civile barocca. Questi pochi indizi sono di per sè sufficienti per una visita al palazzo, ma c’è molto altro da vedere. Per esempio, una ricca collezione di strumenti musicali d’epoca, in parte provieniente da Villa Massena; in parte aggiuntasi nel corso degli anni. Al primo piano, invece, c’è la farmacia del grande Victor Hugo trasferita direttamente dalla casa natale di Besançon. Palazzo Lascaris è aperto tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10 alle 18. Il biglietto a tariffa piena costa 6 euro. Le visite guidate individuali si effettuano il venerdì pomeriggio a partire dalle ore 15. Per maggiori info clicca qui.
9 Le tre Corniches
Tre strade più o meno parallele che, a diversa altezza, uniscono Nizza a Mentone, al confine con Ventimiglia. Come è facilmente intuibile la loro particolarità è il paesaggio tutto attorno: mare, ville mozzafiato e paesi ricchi di storia. Una vacanza nella vacanza, dunque, specie per chi ama muoversi in auto e moto. Il percorso inferiore (corniche infèrieure), a ridosso sul mare, attraversa veri e propri gioielli architettonici come Villfranche-Sur-Mer, Cap Ferrat e Cap d’Ail (queste località sono facilmente raggiungibili anche in treno). Il percorso intermedio (moyenne corniche), invece, è molto più tortuoso e quindi più adatto a motociclisti e scooteristi. Da non perdere il borgo medievale di Eze (vd.foto), considerato uno dei più belli di tutta la Francia. Infine, il percorso sopraelevato (grande corniche) che, oltre a essere il più panoramico dei tre, è meno tortuoso di quello intermedio.Tappa obbligata in questo caso è Roquebrune, paese natale di Le Corbusier, noto architetto e urbanista cui è intitolata anche la promenade cittadina.
10 Carnevale
Per quindici giorni e tre fine settimana di febbraio Nizza si ferma per celebrare il Carnevale, uno dei più grandiosi al mondo; in Europa secondo per fama soltanto a quello di Venezia. Che poi non è che si ferma, tutt’altro, solo che ogni cosa è in funzione di questa ricorrenza che anno dopo anno registra un consenso crescente di pubblico e critica. Come per altre località, anche per Nizza la tradizione carnevalesca risale al XIII secolo. Soltanto, il Carnevale moderno, quello che ha dato il là all’evento come lo conosciamo, risale al 1873, anno in cui venne istituito il Comitato delle Feste. Da quel momento il tema principale, la costruzione dei carri, i vestiti, le sfilate e tutto il resto vennero sottratti all’improvvisazione dei partecipanti e decisi fin nei minimi dettagli. Compresa la celeberrima battaglia dei fiori che venne istituita nel 1876 assurgendo in pochi anni a momento clou dei festeggiamenti. Il lancio di mimose, gerbere, gigli, rose e altre varietà di piante è rivolto al pubblico radunato sulle gradinate ai lati della Promenade su cui sfilano i carri che partono da Piazza Massena. Artisti di strada e musicisti fanno il resto, creando un’atmosfera magica che coinvolge tutti: adulti, bambini, turisti e residenti. Per aggiornamenti sulle singole edizioni, i programmi, le soluzioni alberghiere e quant’altro visita il sito ufficiale: www.nicecarnaval.com.
1 Non sfoggiare oggetti di valore in alcune zone della città
Napoli, Palermo, Praga, Nizza o in qualsiasi altra città di medio-grandi dimensioni in cui vi troviate, le avvertenze sono più o meno sempre le stesse: occhio a non sfoggiare per strada orologi, collane, anelli e altri oggetti di valore. Gli scippi a Nizza e in tutta la Costa Azzurra sono diffusi, per cui è preferibile stare in guardia. Occhio anche al fenomeno particolarmente odioso delle rapine alle auto in transito ai semafori e all’uscita dell’autostrada. Va detto che i casi sono diminuiti negli ultimi tre o quattro anni, ma di tanto in tanto se ne registrano ancora. Insomma, meglio esser prudenti evitando però di rimanere prigionieri di fobie e inutili allarmismi. Molto dipende dal tenore di vita esibito, per cui meglio evitare di dare eccessivamente nell’occhio. Per il resto nessuna paura e godetevi Nizza. Ne vale assolutamente la pena!