Un arcipelago situato tra le coste della Sicilia, da cui dista circa 80 km, e quelle della Tunisia, lontane oltre 200. Malta è la principale delle tre isole che compongono quest’arcipelago (le altre due sono Gozo e Comino, più un’altra miriade di isolotti perlopiù disabitati) e conta oltre 360.000 abitanti. Inevitabile, perciò, che delle tre sia quella che raccoglie la quasi totalità del flusso turistico, a sua volta concentrato per la maggior parte nella capitale La Valletta. E già, perchè non bisogna dimenticare che le città sono più d’una, ciascuna con la propria storia, identità e soprattutto il proprio santo patrono. Malta, infatti, è un’isola profondamente cattolica e la chiesa parrocchiale (se ne contano più di 350) rappresenta quasi sempre il centro architettonico di ogni città e villaggio. Non solo religione. La storia, con le tante dominazioni succedutesi nel corso dei millenni (Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani, Arabi, Normanni, Aragonesi, Francesi e Inglesi) e l’immenso patrimonio naturalistico rappresentano gli altri punti di forza di un territorio che ha nel turismo la sua principale fonte di reddito. Di seguito la nostra speciale lista con le cose da fare e vedere a Malta. Buona lettura.
Malta
12 cose da fare e vedere a Malta
1 Cattedrale di San Giovanni Battista
La prima cosa che balza agli occhi visitando la Cattedrale di San Giovanni Battista a La Valletta è il contrasto tra l’esterno e l’interno. Il primo, semplice, con la facciata principale e le due torri campanarie, cui fa da contraltare il gran numero di decorazioni interne, tipico dell’arte barocca del ‘600. Gli affreschi che decorano il soffitto sono stati realizzati quasi tutti da Mattia Preti, pittore calabrese alle dipendenze dell’Ordine dei Cavalieri di Malta che fondarono la chiesa nel 1577. E infatti qui sono sepolti i Gran Maestri di quest’ordine il cui scopo era proteggere il Mediterraneo dai pericoli e le insidie provenienti dall’Impero Ottomano. Anche le cappelle presenti nelle due navate laterali sono in pari numero (otto) alle lingue parlate dai Cavalieri, a riprova della dimensione europea di quest’ordine religioso direttamente alle dipendenze del Vaticano. Detto brevemente delle decorazioni interne, c’è molto altro ancora da vedere. Soprattutto, le due opere di Caravaggio custodite nell’Oratorio. Stiamo parlando del dipinto di “San Girolamo” e “La Decollazione di San Giovanni Battista”. Specie in quest’ultima opera sono rinvenibili molti tratti salienti dell’arte pittorica del Merisi, dai giochi di luce alla grande drammaticità delle scene ritratte (in questo caso, il momento della decapitazione del Battista). Infine, una curiosità. Quella di San Giovanni Battista è in verità una con-cattedrale. Divide infatti il titolo con l’altrettanto bella chiesa di San Paolo nella vicina città di Medina.
Orari:
>> lunedì-venerdì ore 9.30/16.30
>> sabato ore 9.30/12.30
Ultima entrata 30 minuti prima della chiusura.
Biglietti:
Intero: 6,50 €uro
Ridotto: 3.50 €uro
2 Giardini Barrakka
Gli spazi verdi sono parte integrante della storia di Malta, testimonianza preziosa dell’influenza italiana e inglese nel vissuto dell’isola. Ce ne sono diversi e sono la soluzione ideale per riposare, scattare foto e più in generale per sottrarsi qualche ora al tran tran che scandisce la vita quotidiana in un territorio densamente abitato come quello maltese. I più famosi e visitati sono i “Giardini Barrakka” o, per dirla all’inglese, “Barrakka Gardens”. Il motivo della loro fama è senza dubbio la grande panoramicità con una vista che spazia tra terra e mare quasi senza soluzione di continuità. Sono divisi in due piani: “Lower Barrakka Garden” dove c’è il monumento a Sir Alexander Ball, primo governatore inglese dell’isola; e “Upper Barrakka Garden” dove ci sono diverse installazioni artistiche, tra cui “Les Gavroches” scultura in bronzo dell’artista Antonio Sciortino (1879-1947), nel 2012 ripresa dal governo maltese su una moneta commemorativa emessa in tiratura limitata. Da vedere!
3 Hypogeum di Hal Saflieni
Uno dei monumenti preistorici di maggior valore al mondo scoperto per caso nel 1902 durante alcuni lavori di costruzione. L’ipogeo di Hal Saflieni, nella città di Paola a sud dell’isola, è un santuario sotterraneo interamente scavato nella roccia e suddiviso su tre livelli, approssimativamente realizzati tra il 3600 e il 2400 a.C. Nell’Hypogeum, patrimonio dell’Umanità Unesco, è consentito un numero massimo di 80 visitatori al giorno per cui è necessario prenotare la visita guidata con largo anticipo al sito heritagemalta.org. Sul posto, invece, è possibile acquistare i biglietti presso il Centro visitatori dell’Hypogeum a Paola, oppure presso il Museo Nazionale di Archeologia a La Valletta (nella foto “Sleeping Lady” – Dea della Morte e della Rigenerazione rinvenuta nell’Ipogeo e custodita nel Museo di Archeologia).
4 Għar Dalam
Lunga 144 metri, di cui solo 50 aperti al pubblico, la Grotta di Għar Dalam è la prima testimonianza di nucleo abitato a Malta. Le prime tracce attestanti la presenza dell’uomo sull’isola sono state infatti rinvenute all’interno di questa grotta, nota anche con il nome di “Caverna oscura”, e risalgono a oltre 700.000 anni fa. Il sito si trova a Birzebbugia (Birżebbuġa in maltese) fiorente località turistica a sud della capitale La Valletta, da cui dista circa 9 km. La Caverna, che durante la Seconda Guerra Mondiale venne utilizzata come riparo, è visitabile tutti i giorni dalle 09.00 alle 17.00 (eccetto 24, 25 e 31 Dicembre, 1 Gennaio e il Venerdì Santo). L’ingresso costa 5,00 €uro (ridotto 3,50 €uro) e dà la possibilità di visitare anche l’annesso museo dove sono custoditi reperti fossili di animali ed esseri umani rinvenuti all’interno dell’anfratto nel corso delle diverse campagne di scavo cominciate alla fine del XIX secolo e terminate negli anni ’80 del secolo scorso. Il bene fa parte dei 22 siti amministrati da “Heritage Malta” al cui portale (heritagemalta.org) si rimanda per ulteriori informazioni.
5 Domus Romana e Grotta di San Paolo
Se non siete particolarmente amanti di storia e archeologia e magari avete già visitato Pompei, beh allora potete tranquillamente fare a meno di visitare la Domus Romana di Malta. Se invece l’arte e l’archeologia vi affascinano farete bene a dare un’occhiata a questo sito che si trova a Rabat, località poco distante dalla più famosa Medina, dove si trova invece la Cattedrale di San Paolo, l’edificio religioso più importante dell’isola (ex aequo con la chiesa di San Giovanni Battista). Scoperta casualmente nel 1881, la Domus Romana di Rabat è famosa per i mosaici che ornano il pavimento, testimonianze preziosissime dell’arte pittorica di età ellenistica, coeve se non addirittura leggermente precedenti ad analoghi reperti rinvenuti a Pompei e in Sicilia. Sempre a Rabat c’è anche la Grotta di San Paolo, l’anfratto dove si racconta l’apostolo Paolo trascorse l’inverno a seguito del naufragio dell’imbarcazione che avrebbe dovuto condurlo a Roma per esser processato. E, sempre secondo il racconto religioso, fu proprio l’opera di apostolato di San Paolo il motivo della precoce conversione al cristianesimo dei maltesi. Una curiosità. Papa Benedetto XVI nel 2013 cominciò il suo Viaggio Apostolico proprio dalla grotta dove visse l’Apostolo delle Genti, Paolo di Tarso. Entrambi i siti, la Domus Romana e la Grotta di San Paolo sono aperti tutti i giorni dalle 09.00 alle 17.00 (eccetto 24, 25 Dicembre, 1 Gennaio e Venerdì Santo).
6 Mnajdra e Hagar Qim
Che c’è di più vecchio di Stonehenge in Inghilterra? La risposta è i due templi di Mnajdra e Hagar Qim, nel versante sud-occidentale dell’isola. Non a caso, queste grandi strutture megalitiche sono Patrimonio Unesco. Sia, chiaramente, per l’enorme valore storico-archeologico (si stima siano state realizzate tra il 3600 e il 3200 a.C.) ma anche per la location meravigliosa, a picco sul mare con vista privilegiata sulla piccola isola di Fifla. Molti dei reperti che sono stati ritrovati in loco, altari, colonne e bassorilievi (famose le statue della “signora grassa”) sono custodite nel Museo Nazionale di Archeologia a La Valletta.
Orari:
>> tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00
Chiusi il 24, 25 e 31 Dicembre, 1 Gennaio e Venerdì Santo
Biglietto: 10,00 €uro
7 Villaggio di Marsaxlokk
È nei luoghi meno turistici e affollati che si trova la vera essenza di una località. In un posto di mare, poi, per di più un’isola, la probabilità che il “genius loci“ abiti in un villaggio di pescatori è (quasi) una certezza. Perciò, una volta a Malta, la visita del villaggio di Marsaxlokk (Marsa Scirocco, in italiano), nel versante sud-orientale dell’isola è obbligatoria. Un villaggio colorato di verde, blu, giallo, azzurro, in cui a dominare la scena sono i “luzzu” le tradizionali imbarcazioni da pesca maltesi (vd.foto). Naturalmente il villaggio si anima in occasione del mercato del pesce la domenica mattina, ma non c’è solo il pescato a scandire i ritmi di vita della località. Altre due voci importanti dell’economia locale sono l’artigianato (ricami, pizzi, merletti, stoffe) e la ristorazione, con i tanti piatti della tradizione marinara dell’isola. In una parola: Mediterraneo.
8 Blue Grotto
“Magnifiche“, “meravigliose“, “stupende“, “da vedere assolutamente“… sono i commenti che si leggono in rete a proposito di questo bellissimo sistema di grotte (7 in tutto) di cui la più grande è appunto la Grotta Azzurra. Si trovano lungo la costa di “Wied iz-Zurrieq” frazione del piccolo villaggio di Crendi (Qrendi in maltese), poco più di 2000 anime nel versante sud-occidentale dell’isola. Dal porticciolo della frazione ogni giorno (dalle 09.00 alle 17.00) e tutto l’anno (salvo condizioni meteo avverse) partono le imbarcazioni alla volta di queste caverne che per bellezza non hanno nulla da invidiare alla Grotta Azzurra di Capri. La visita dura circa mezz’ora e il biglietto costa solo 8,00 €uro, molto meno rispetto a Capri dove addirittura occorre farne due (uno per il trasbordo; l’altro per l’ingresso). In ambo i casi, comunque, sono soldi ben spesi. Foto e video d’obbligo! Indimenticabile!
9 Gozo
In rete può capitare di leggere giudizi poco lusinghieri su Malta: affollata; difficile da girare in bus; con spiagge piccole e strapiene, specie in alta stagione. In parte è vero, inutile negarlo, anche se molto dipende dal periodo e dal “taglio” che si vuol dare alla vacanza. Un’idea, che è poi quella che abbiamo provato a seguire anche qui, è quella di lasciar perdere le spiagge, a vantaggio delle tante attrazioni storico-culturali presenti. Per il mare e le spiagge, infatti, meglio guardare alla vicina isola di Gozo, distante solo 4 chilometri. L’imbarco è a Cirkewwa, piccolo porto del versante nord-occidentale di Malta da cui è possibile raggiungere anche Comino, con i suoi 3,5 km la più piccola delle tre isole abitate dell’arcipelago. Gozo, invece, tanto piccola non è, essendo più di 60 km quadrati per una popolazione di circa 30.000 unità. Detto questo, l’ambiente e i ritmi sono molto diversi da quelli di Malta. Soprattutto se vi piace trascorrere le giornate al mare e in spiaggia allora si può benissimo far base su quest’isola e destinare a Malta, invece, il termpo necessario a vederne le diverse attrazioni. Imperdibile, la spiaggia di Dwejra, a ovest dell’isola, famosa per Azure Widow (Finestra Azzurra, in italiano – vd. foto), enorme arco di roccia che è la cartolina indiscussa del territorio. Non c’è solo Dwejra. Anche Rambla Bay (Baia di Rambla, in italiano) con la sua sabbia dal caratteristico color rosso scuro merita di esser vista. Come del resto, merita di esser visitata Victoria, il centro principale di Gozo, dove sono concentrate il maggior numero di attività lavorative e commerciali dell’isola.
10 Blue Lagoon
Blue Lagoon (Laguna Blu) è l’attrazione principale dell’isola di Comino. Come è facilmente intuibile dal nome, l’aspetto sbalorditivo di questa piccola insenatura è il luccichio del mare. Acque cristalline in cui è bellissimo immergersi, fare snorkeling, scattare foto e video, magari con l’ausilio di una Go-Pro. Il consiglio, perciò, è di non dimenticare maschera, boccaglio, macchina fotografica e tutto l’occorrente per immortalare immagini e ambienti che non hanno nulla da invidiare alle più famose località caraibiche. Unico inconveniente l’affollamento, specie nei mesi di luglio e agosto. Il suggerimento, in questo caso, è di partire la mattina presto dal porto di Cirkewwa. Sul posto è possibile noleggiare ombrellone, lettino e sdraio, e sono inoltre presenti diversi bar-ristoranti per rifocillarsi in alternativa al pranzo al sacco. Da vedere!
11 Vita notturna
Monumenti, chiese, templi megalitici, siti naturalistici e musei non sono le uniche attrazioni di Malta. Certo, trattandosi di un’isola dalla storia millenaria è normale che il “turismo culturale” giochi un ruolo importante nell’economia del territorio, ma guai a trascurare il by night maltese. La vita notturna dell’isola è scandita da diversi festival (Summer Malta Arts Festival, Valletta Baroque Festival, Opera Festival, International Jazz Festival ecc.) e da numerose discoteche ed eventi all’aperto dove si esibiscono i migliori DJ del momento. Non mancano, naturalmente, ristoranti, bar, disco-pub e locali etnici concentrati perlopiù nelle località di St.Julian’s (in particolare il quartiere di Paceville) e Sliema. Da non perdere anche le tante feste patronali in giro per l’isola, immancabilmente chiuse da spettacolari fuochi d’artificio (vd. foto) a cui i maltesi sono da sempre molto affezionati. Basti pensare che ogni anno qui si svolge il “Malta International Fireworks Festival” con appassionati ed esperti provenienti da ogni parte del mondo. Menzione a parte per il Teatro Manoel (Teatru Manoel, in maltese) dal nome del suo committente il Gran Maestro dei Cavalieri di Malta, il portoghese António Manoel de Vilhena. Si tratta di un gioiello architettonico dell’arte barocca costruito in soli 10 mesi nel 1731 per far fronte alla crescente domanda “lirica” del popolo maltese a cavallo tra XVII e XVIII secolo. Ancora oggi l’attività concertistica è intensa con un calendario fitto tutto l’anno.
12 Cosa si mangia
Al netto dei pochi a cui piace sperimentare, gli italiani in vacanza all’estero spesso pretendono di mangiare come a casa. Altrettanto spesso con risultati disastrosi. Malta è un’eccezione. A parte la facile reperibilità dei prodotti italiani in tutti i supermercati, la cucina tradizionale maltese non è poi tanto diversa da quella italiana. Zuppe di pesce, polpi, totani e aragoste sono all’ordine del giorno (da non perdere il mercato del pesce la domenica mattina a Marsaxlokk) anche se il piatto tipico dell’isola è il coniglio. Un primato questo che Malta condivide con Ischia, dove il coniglio è quasi una religione, anche se quello maltese è più speziato e “rosso” rispetto alla ricetta ischitana. Assolutamente da provare i “pastizzi”, dolci di pasta frolla ripiena con ricotta e purea di piselli (vd. foto). Si vendono dappertutto, anche se è meglio puntare su una pastizzeria (locale specializzato nella preparazione della pietanza) anziché entrare nel primo bar che capita. Ottimo anche il vino. Pure se non è possibile far paragoni con l’Italia, l’enologia è un settore in costante crescita. Le aziende sul territorio sono diverse e quasi tutte visitabili. Per il resto la dimensione cosmopolita dell’isola ha avuto riflessi anche sulla gastronomia. A Malta si può mangiare cinese, thai, francese, inglese e naturalmente italiano. Occhio, però alle “trappole per turisti” che promettono molto e offrono poco.