Capri

Capri

11 cose da fare e vedere a Capri

Capri, la “regina di roccia” di Pablo Neruda, da sempre è associata a un turismo glamour e d’élite. Una fotografia che rispecchia solo in parte l’isola che da molto tempo, invece, deve le sue fortune al turismo crocieristico e alle gite di un giorno (qui gli orari di traghetti e aliscafi per Capri). Nella capacità di contemperare questi due aspetti, sta il merito principale dei capresi, capaci di rendere il “sogno” più accessibile senza tuttavia svenderlo. Quanto alle cose da fare, non si può non cominciare dalla magnifica Grotta Azzurra.

1 Grotta Azzurra

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Appena sbarcati sul porto di Marina Grande, sono ben visibili le indicazioni per le barche che effettuano il trasbordo alla grotta più famosa del mondo. Le opzioni sono due: una è il giro dell’isola con sosta e visita alla Grotta Azzurra; l’altra è il passaggio diretto. Giunti sul posto (previo pagamento di un altro biglietto) occorre passare sui tradizionali gozzi a remi che accompagnano i turisti nel blu di questo meraviglioso anfratto tutelato dal Ministero dei Beni Culturali.

2 Una sosta in piazzetta

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La tappa in Piazzetta è (quasi) un obbligo. Vi consigliamo, però, di non starci molto. Giusto il tempo di un caffè (o un aperitivo), uno sguardo al panorama, qualche fotografia agli scorci tutt’attorno e poi via nei vicoli e le stradine di Capri. Un caffé al tavolo costa circa cinque euro; per un drink, invece, ce ne vogliono circa dieci, euro più euro meno.

3 Chiesa di Santo Stefano

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La chiesa di Santo Stefano è la parrocchia più grande di Capri. Originariamente dedicato a Santa Sofia, l’edificio è stato progettato dall’architetto napoletano Francesco Antonio Picchiatti per recuperare l’antico convento benedettino del ‘500 di cui rimane solo il campanile che affaccia sulla piazzetta. All’interno della chiesa, ex cattedrale, è inoltre custodita la statua di San Costanzo, protettore dell’Isola.

4 Via Camerelle

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Dal Quisisana a via Tragara, Camerelle è la strada dello shopping di Capri. Siamo a livelli altissimi e, va detto, economicamente inaccessibili ai più. Anche solo passeggiare, però, ha il suo perché: l’eleganza, la pulizia e la compostezza di tutte le attività di questa strada non lasciano indifferenti i migliaia di turisti che quotidianamente sbarcano sull’isola.

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5 Giardini di Augusto

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I Giardini di Augusto sono una tappa irrinunciabile per chiunque voglia uno foto con lo sfondo dei Faraglioni, i famosissimi scogli di Capri. Da aprile ad ottobre la visita costa un euro. Affollati tutto il giorno, è preferibile visitarli al mattino e la sera. C’è minor affluenza e sono i momenti della giornata che regalano le foto migliori. Sotto i Giardini di Augusto c’è la splendida Via Krupp, la strada tutta tornanti “capriccio” dell’industriale tedesco Friedrich Alfred Krupp. Purtroppo, a causa del rischio smottamenti, è quasi sempre chiusa e perciò la si può ammirare solo dai Giardini di Augusto.

6 Belvedere Tragara

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Via Tragara è il naturale proseguimento della passeggiata di via Camerelle. La strada termina con un stupendo belvedere che regala uno degli scorci più belli di Capri. I Faraglioni, a differenza della prospettiva dai Giardini di Augusto, sono così vicini che sembra di poterli toccare. A destra, invece, ci sono le case di Capri abbarbicate sui pendii, il Monte Solaro e la baia di Marina Piccola. Sotto il belvedere Tragara c’è la meravigliosa strada (775 gradini!) che porta all’Arco Naturale e Pizzolungo. Percorrendo il sentiero si scorge, perfettamente inserita nella rigogliosa macchia mediterranea di questo tratto di costa, la villa di Curzio Malaparte, capolavoro dell’architettura razionalista del ‘900.

7 Villa Malaparte

Foto di elena_mch
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Alla fine del XIX secolo, e ancora per tutta la prima metà del XX secolo, Capri e Anacapri si sono riempite di ville eleganti, capriccio di questo o quel magnate. Stili diversi – dal neoclassico al gotico passando per il liberty – così come diverse erano le sensibilità, le attitudini e talvolta i vizi dei committenti di queste dimore di pregio. Discorso a parte per “Casa come me” la villa di Curzio Malaparte sulla Punta Masullo, spuntone di roccia sulla strada che porta all’Arco Naturale e Pizzolungo. Costruita nel 1938, anche grazie all’amicizia col potente Galeazzo Ciano, Villa Malaparte è uno dei capolavori dell’architettura moderna. Diversissima da tutte le altre ville presenti sull’isola ma, nondimeno, perfettamente inserita nell’ambiente circostante. Per dire, la facciata è rossa e dispone di 4 grandi finestroni per lato, ciascuno con un panorama diverso dell’isola. Si racconta che nelle sale della sua dimora caprese, Curzio Malaparte abbia scritto buona parte di Kaputt, uno dei suoi romanzi più famosi. Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, Villa Malaparte non è visitabile. Bisogna perciò accontentarsi di fotografare questo gioiello del razionalismo del ‘900, cosa che fanno sistematicamente i tanti “turisti dell’architettura” affascinati dalla grandeur caprese.

8 Villa San Michele

Foto di Ehpien
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Villa San Michele si trova ad Anacapri, a circa 300 metri sul livello del mare. Opera del medico svedese Axel Munthe, la villa da molti anni è adibita a museo. Museo che ospita moltissimi reperti di età romana (colonne, vasi, marmi ecc.) personalmente scovati da Munthe in giro per l’isola, insieme ad altre opere d’arte appartenute o donate in vita all’uomo.
Per gli orari, i prezzi e le modalità di visita di Villa San Michele clicca qui.

9 Monte Solaro

Foto di Peter Dean
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Con i suoi 589 metri sul livello del mare, Monte Solaro è la vetta più alta dell’isola. Il modo più semplice e comodo di arrivarci è la seggiovia che si trova in piazza Vittoria ad Anacapri. Il panorama abbraccia i due golfi di Napoli e Salerno, l’isola d’Ischia e, ça va sans dire, i mitici Faraglioni. Volendo, si può salire anche a piedi (uno dei sentieri parte dal viale di Villa San Michele), opzione che però è più consigliabole per la discesa, senz’altro meno faticosa e alla portata di tutti.

10 Cimitero acattolico

Foto di Hilary Bravo
Booking.com: mostra mappa con hotel vicino a Cimitero acattolico

È dalla seconda metà dell’Ottocento che Capri è una località turistica di livello internazionale. Sull’isola accorrevano – e accorrono ancora – da tutto il mondo: dalla Germania e l’Inghilterra soprattutto, ma anche dalla Russia e dagli Stati Uniti. Personaggi famosi, uomini di cultura ma anche tanti giovani nordeuropei che approdavano sull’isola per le virtù benefiche del clima mediterraneo. Ovvio che a un certo punto sia sorta la necessità di garantire degna sepoltura anche a persone di diverso credo religioso (anglicani, ebrei, ortodossi ecc.). Un’esigenza soddisfatta nel 1878, grazie alla sensibilità di Ignazio Cevio, padre del più famoso Edwin che, dopo il lascito paterno, donò alla “causa” altri seicento metri quadri del proprio terreno. Nel cimitero acattolico di Capri sono sepolte oggi 204 persone. Tra queste, lo scrittore inglese Norman Douglas, famoso per “Vento del Sud” (“South Wind” in inglese) romanzo del 1917 che ebbe vasta eco internazionale. Tra l’altro, la trama si svolge a “Nepente”, un’isola immaginaria del Mediterraneo che altro non è che la trasposizione letteraria dell’amata Capri.

Orario di visita 8.00-19.00
Festivi: 7.00-12.00

Ingresso libero

11 Giro in barca

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Come per il trasbordo alla Grotta Azzurra, appena sbarcati a Marina Grande trovate tutte le informazioni per il giro dell’isola in barca. Le formule sono diverse: dal tour organizzato,  pensato prevalentemente per il turista di un giorno, al noleggio (con conducente) di
motoscafo e laser. Ad ogni modo, il giro dell’isola è un “must” per chiunque visiti Capri.
Fare un bagno, poi, in prossimità dei Faraglioni e della Grotta Azzurra è un’esperienza
bellissima. Più che raccontarla, bisogna viverla!

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